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Balotelli/Raiola non fanno gli “ospiti”
Caro Moratti, non ti crediamo. Quando il presidente dell’Inter dice “Non sono per nulla preoccupato dal fatto che Raiola abbia preso la procura di Balotelli perché con lui abbiamo fatto ottimi affari”, in realtà, dice una bugia. Il passaggio di Super Mario sotto la scuderia del buon Carmine, infatti, non preannuncia nulla di buono. Preannuncia, anzi, un addio anticipato all’Inter. Perché questo racconta la storia passata. E perché questo racconta la storia recente. In Corso Vittorio Emanuele, infatti, il padrone di casa è abituato a farlo Jorge Mendes il quale, oltre a Mourinho, ha già portato in nerazzurro Figo, Maniche, Pelè e Quaresma. La voce (assai grossa) fuori dal coro era quella di Ibrahimovic e tutti sappiamo come sia andata a finire la vicenda. Come accaduto in passato con Ajax e Juventus, Ibra ha deciso di lasciare l’Inter con largo anticipo rispetto al previsto e ha fatto le valigie in un amen. La volontà dell’Inter? Ha contato nulla.
Raiola, a suo tempo, organizzò con Moggi la strategia giusta per far sì che lo svedesone lasciasse l’Olanda, poi si accordò con Moratti mettendo l’inesperta dirigenza bianconera spalle al muro, infine prese la coppia Maxwell-Ibrahimovic e, bella impacchettata, la spedì nel meraviglioso lido catalano. Sempre facendo quella voce grossa che a Milano, come detto, è abituato a utilizzare il buon Mendes.
Ora: Balotelli, rimasto fuori dalla scuderia di Jorge Mendes, ha pagato sulla sua pelle (vedi rapporti con Mourinho) la scelta adottata e, adesso, ha già un piede lontano da Appiano Gentile. Per andare dove? Nessuno lo sa. L’Inghilterra (Arsenal, Manchester City e Chelsea) è pista assai praticabile, ma lo stesso Barcellona è attratto non poco dal Mariolone nazionale. Sempre che il Milan non decida di fare l’ennesimo sgarro ai cugine. Difficile, però: 55 milioni di euro (quelli della clausola rescissoria) sono davvero tanti. Per i club italiani, s’intende…Fonte
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