| Buffon, primo tuffo dopo il crac
Gigi torna ad allenarsi in campo: «Pronto a rientrare a inizio anno»
Questa è la storia di Gigi e Steven, una storia di portieri in prova. Ieri allo Juve Center di Vinovo se ne sono visti cinque (c'erano pure Manninger, Chimenti e Pinsoglio), un viavai degno di un hotel di lusso più che di una squadra di calcio. Gigi è Buffon, il numero uno della Nazionale. È fermo dal 5 ottobre, il giorno del crollo con il Palermo, per una lesione di secondo grado agli adduttori della coscia destra.
«Sono stato uno stupido, non dovevo giocare - spiegò -. Mi ha tradito la mia generosità». Ha pagato con tre mesi di stop. Ora vede la luce in fondo al tunnel e per la prima volta è tornato ad allenarsi sul campo, riassaporando la gioia di fare il suo mestiere: tuffi tra i pali ed esercizi col pallone, evitando solo di calciarlo e di partecipare alla partitella. Quanto basta per regalare un sorriso a Claudio Ranieri: all'inizio del 2009, come previsto, il tecnico lo riavrà a disposizione. Probabilmente già per il match dell'11 gennaio contro il Siena. Anche se c'è un però, un piccolo dubbio. Così si spiega la prova: Buffon svolgerà un programma di allenamento completo fino a domenica, quindi sarà la risposta del suo fisico a condizionare le prossime scelte. «Penso di rientrare nel nuovo anno - conferma lui -, sto bene e tutto fa presagire che il recupero sia totale».
Steven non è Gerrard, capitano e anima del Liverpool, ma il suo sosia in guanti e calzamaglia: Mario Kirev, classe '89 (è nato a Dupnitsa il 15 agosto), portiere bulgaro arrivato in prova dallo Slavia Sofia. Agli osservatori bianconeri, che l'hanno seguito nelle partite dell'Under 21 di cui è il capitano, è piaciuto a tal punto che l'hanno portato a Torino per uno stage di qualche giorno. Se convincerà lo staff tecnico potrebbe essere tesserato a gennaio. Le prime impressioni? Qualche fondamentale è da rivedere, ma non dispiacciono fisico e personalità. «Kirev è promettente - spiega il ds Alessio Secco -. Dovessimo prenderlo, potremmo girarlo in prestito per fargli fare esperienza». Intanto Mario lo spilungone (192 cm per 85 kg) è già entrato nel cuore dei compagni. «Bravo Steven!» gli ha urlato Grygera durante la partitella. Dopo un attimo di smarrimento, ha spiegato tutto Legrottaglie: «È identico a Gerrard, ecco perché nello spogliatoio lo chiamiamo così. È bravo e simpatico. Quanto a Gigi, resta il numero uno dei numeri uno. Il suo rientro ci darà qualcosa in più».
È la campagna acquisti della Juve. Dopo Zanetti (ieri bloccato in palestra, mentre Marchisio ha la febbre) e Camoranesi (sempre in dubbio per l'Atalanta per i problemi alla spalla destra), con il nuovo anno oltre a Buffon rientreranno i campioni lungodegenti - da Trezeguet a Tiago a Poulsen - con cui Ranieri intende dare l'assalto all'Inter in campionato e inseguire il sogno della finale di Champions a Roma. «Siamo sulla strada giusta - racconta Buffon -, ma ora viene il difficile perché quando stai facendo bene è più facile peggiorare che migliorare». Là davanti, l'Inter non sembra intenzionata a fare sconti: «Noi ci accontenteremmo di mantenere questo rendimento, così possiamo essere la loro antagonista. Altrimenti sarà dura, perché la squadra di Mourinho vince agevolmente quasi tutte le partite». Quanto alla Champions, domani c'è il sorteggio degli ottavi a Nyon. Buffon spera: «Mi piacerebbe evitare Arsenal e Chelsea, perché le inglesi ci hanno sempre creato problemi».
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