Buffon a 360 gradi
La prossima sfida contro il Genoa, l’esordio in Champions che si avvicina, i nuovi compagni che più lo hanno colpito, l’”in bocca al lupo” a Del Piero, il contratto...
Gigi Buffon parla con Sky Sport e lo fa a 360 gradi. Ecco i temi affrontati dal numero uno bianconero.
I tanti impegni ravvicinati
«Saranno un esame in più e sarà importante vedere come riusciremo a gestire tante gare ravvicinate. E’ un bel banco di prova per tutti».
Chi sarà l’anti-Juve?
«Ci sono tre o quattro squadre che magai ai nastri di partenza potevano essere dietro di noi, ma che credo potranno venire fuori alla distanza. Penso al Milan, all’Inter, alla Roma e soprattutto al Napoli, che avendo un sistema collaudato e lavorando da tempo con lo stesso allenatore e molti dei giocatori in rosa, potrà essere avvantaggiato rispetto alle altre».
Il sistema della Juve ormai è collaudato. L’assenza di Conte dalla panchina pesa lo stesso?
«Il mister lo scorso anno ha compiuto un vero miracolo, perché ci ha regalato convinzione e determinazione Ha rivoltato la squadra come un calzino q i traguardi raggiunti ci hanno dato convinzione nei nostri mezzi. Detto questo un allenatore come Conte mancherebbe a qualsiasi squadra e mancherà a noi, fino a quando non potrà tornare in panchina».
Il compagno nuovo che più lo ha impressionato.
«Asamoah è stata davvero una sorpresa, perché ha saputo affrontare un “salto triplo”, come quello che si deve compiere passando da una squadra pur forte come l’Udinese alla Juventus. Lo ha fatto dimostrando grinta, forza, abnegazione e grande tecnica. Mi ha davvero colpito, ma non è il solo. Credo che anche Isla potrà essere una freccia importante al nostro arco».
La gara di contro il Genoa.
«La mia passione giovanile per i rossoblu? E’ nata a causa di uno zio che tifava per il Grifone e aveva lo stemma sul cruscotto della macchina. Da piccoli ci si appassiona per le cose che colpiscono maggiormente e a me piacevano quei colori e quell’animale mitologico. Poi, con gli anni le cose cambiano, ma non credo sarebbe giusto rinnegare il proprio passato. Ritroveremo Borriello, un ragazzo che s fa apprezzare, perché mette allegria e, al di là dell’innegabile bravura, sa farsi volere bene. Lo temo molto, così come temo Immobile. Tutto quello che ha ottenuto se l’è sudato e ora vorrà sfruttare questa occasione che li si è presentata».
Il ritorno in Champions.
«Per tanti martedì e mercoledì sono stato costretto a guardarla dal divano di casa. Ho un buon televisore e si vedere bene, ma il campo è un’altra cosa... E’ mancata a me e ai miei compagni, ma questi due anni di esilio ci hanno fatto bene, perché ora lotteremo fino all’ultima goccia di sudore in ogni partita. Il Chelsea? Lo scorso anno hanno fatto un miracolo, perché c’erano squadre più attrezzate. Di Matteo però è riuscito a dare compattezza e solidità al loro gioco ed è grazie a questo se sono riusciti a vincere. La fatica degli impegni ravvicinati non la sentiremo, perché quando superi scogli importanti, raddoppi le energie».
L’avventura australiana di Del Piero
«Ha voluto intraprendere una nuova vita, che lo arricchirà molto. Gli faccio un grosso in bocca al lupo e sono convinto che avrà una carriera ancora lunga, nella quale potrà battere altri record».
Il contratto
«Come ho già detto non ho pruriti. Ho la fortuna di essere in un ambiente stimolante, nella quale mi sento protagonista e riesco a dimostrarlo in campo. Quando questo accade sono felice, e quindi non avrò problemi ad accettare le proposte che mi verranno fatte. Non ho fretta, anche perché la Juventus ha avuto altre cose a cui pensare in questo periodo ed era giusto che la mia situazione passasse in secondo piano. Volere il contrario sarebbe stato da egoisti. Il futuro? Non ci ho ancora pensato. Mai dire mai, ma credo proprio che quando smetterò con la Juve non giocherò più in Italia».