Juventus The Best Forum

Claudio Marchisio, Tutto su di lui

« Older   Newer »
  Share  
^debby89^
view post Posted on 3/6/2012, 13:50     +1   -1




Campioni d’Italia: Claudio Marchisio



fe827fa3-f077-4389-8db9-14d3be72f9de



Ma quale “Principino”, ma quale “Capitan futuro! Dopo una stagione del genere occorre inventarsi soprannomi nuovi per Claudio Marchisio, perché quelli sopra citati suonano male di fronte a un campione della sua levatura.

Non che negli anni passati non si fosse già dimostrato un leader, per carità. Ma in questo campionato la Juve si è ritrovata con uno dei centrocampisti più forti del mondo, cresciuto per di più con il bianconero nella mente e nel cuore.

Con 36 presenze e 3.206 minuti giocati il suo peso in mezzo al campo si è sempre fatto sentire e anche quest’anno le statistiche parlano chiaro: 2.083 palle giocate, 588 giocate utili, 63 contrasti vinti... In queste voci Claudio è sempre stato tra i primi della squadra. Il vero salto di qualità, però, l’ha compiuto in avanti: 33 dribbling utili, 38 filtranti, 31 tiri nello specchio, 4 assist e, soprattutto, 9 reti, alcune pesanti e bellissime.

La prima, contro il Parma è un’opera d’arte, la doppietta contro il Milan, o il gol a San Siro contro l’Inter, sono già nella storia della Juve. E il bello è che quella di Claudio ha ancora tante pagine da scrivere...

 
Top
MiSsBlackWhitE
view post Posted on 17/6/2012, 08:57     +1   -1




Marchisio: «La maglia? Mi piace il tricolore»

60e12930-cdff-4b42-b8a8-38200255a0be



Con una gara da “dentro o fuori” ormai alle porte, la concentrazione di tutti gli azzurri è massima. Si pensa alla sfida con l’Irlanda cercando di non farsi distrarre da Spagna-Croazia, l’altra sfida decisiva per il passaggio del turno. Tra i protagonisti della spedizione azzurra c’è sicuramente Claudio Marchisio. Il centrocampista ha disputato due ottime gare sfiorando anche il gol. Un gol che cercherà di fare contro la squadra del Trap.

Si parla di Marchisio e di Trapattoni e non si può non pensare alla Juve. Anche dalla Polonia Claudio ha un pensiero sulla squadra che sta nascendo, pronta a recitare ancora il ruolo da protagonista dopo la vittoria dello Scudetto. Proprio quello Scudetto che tornerà a far capolino sulle nuove maglie, già indossate da Marchisio in anteprima per lo shooting fotografico. «La cosa più bella è sicuramente il tricolore sul petto, che inseguivamo da tanto tempo e che vogliamo rivincere. Non importano le due o tre stelle, è importante quanto uno se ne senta dentro. La squadra della prossima stagione? La società sta lavorando molto bene. Sono sicuro che in Europa faremo bene, non andremo lì solamente per fare presenza e dovremo esser ancor più competitivi».

Poi la testa torna subito all’azzurro. Troppo importante la partita di lunedì, da vincere a tutti i costi. In attesa di capire se Prandelli farà nuovamente affidamento sul blocco Juve – che con il ritorno di Barzagli diventerà di sette giocatori! -, Marchisio vede alcuni accostamenti tra la sua esperienza in bianconero e quella in azzurro. «Intanto il 3-5-2 non è stato imposto dal nostro blocco, è stato il mister a capire che con gli uomini che aveva portato poteva cambiare modulo. Nelle due partite che abbiamo giocato la squadra ha mostrato dei buoni meccanismi, non abbiamo rischiato così tante volte di prendere gol. Qui non vedo meno furore rispetto alla Juve. Gli avversari sono molto più forti, ci sono i più grandi giocatori d'Europa. È vero che ci sono tanti juventini, ma siamo a fine stagione, la competizione è diversa, non si possono fare paragoni, prendiamo quello che di buono abbiamo fatto e cerchiamo di migliorare dove non è stato fatto bene. L'Italia finalizza poco? Mi è sembrato di rivivere le stesse sensazioni con la Juventus, quando crei tante occasioni e non riesci a vincere. In un Europeo però hai poche partite a disposizione quindi non c’è tempo per recuperare. Il gol manca anche a me, ho avuto occasioni ma non è andata bene. Ma non è importante chi di noi segni l'unica cosa che conta è che arrivi il risultato».

A chi invece di parlare solo di Italia-Irlanda pensa a Spagna-Croazia, Marchisio risponde così: «La Spagna vincerà? Ci credo, dobbiamo crederci. Altrimenti non dovremmo nemmeno scendere in campo. La Croazia è una buonissima squadra e non è detto nemmeno che perda contro la Spagna. Ha giocatori importanti, attaccanti che corrono per 90 minuti facendo molto pressing e Modric mi ha impressionato. Ma a me interessa solo che vinca l'Italia».
 
Top
^debby89^
view post Posted on 9/8/2012, 09:35     +1   -1




Marchisio: «Questa maglia ha sempre fame»



4dbdc80d-0959-4e6b-8b81-0c395d9569aa



Che Claudio Marchisio sia ormai un campione fatto e finito non ci sono dubbi. Basta vedere l’ultimo campionato, vinto da protagonista assoluto, o l’Europeo, in cui è stato uno dei punti fermi degli azzurri. Il Principino però ormai è campione anche fuori dal campo e davanti ai microfoni parla con la sicurezza del leader, con il piglio di chi sa di essere un giocatore imprescindibile della squadra Campione d’Italia: «Dobbiamo dimostrare contro il Napoli di essere i più forti - esordisce Claudio, parlando della prossima sfida in Supercoppa - ci giochiamo il primo trofeo della stagione, siamo i campioni in carica e vogliamo farlo vedere sul campo. Questa maglia ha sempre fame».




La gara di sabato è l’unico pensiero dei bianconeri ed è evidente anche quando viene chiesto a Marchisio quale partita sogni per la prossima stagione che vedrà la Juve in Champions e in quale stadio vorrebbe giocare: «A Pechino, contro il Napoli, vincendo», è la secca risposta.

La squadra di Mazzarri non è certo un avversario abbordabile: «Negli ultimi anni sono cresciuti molto, con innesti di qualità e ci hanno sempre dato del filo da torcere. Come ho detto però i campioni in carica siamo noi e anche loro sanno si affrontare una squadra tosta, che vuole continuare a vincere».

Del resto i rinforzi sono arrivati anche alla Juve, in particolare a centrocampo che già lo scorso anno si era affermato come uno dei migliori d’Europa: «D’altra parte lo scorso anno giocavamo una gara a settimana, per quanto con tutti i vari rinvii abbiamo attraversato un periodo in cui ci sono stati diversi turni infrasettimanali. C’era bisogno di forze fresche, anche a centrocampo, dove, dopotutto, di vincono le partite. La società si è mossa benissimo e Asamoah e Isla sono giocatori importanti, che hanno fatto la fortuna dell’Udinese in questi anni. Di Asamoah mi aveva parlato benissimo Di Natale, mentre eravamo in Nazionale e in effetti è un ragazzo splendido, oltre che un giocatore prezioso e duttile. Il mister lo ha provato come esterno di centrocampo nelle amichevoli e ha fatto benissimo, ma può giocare anche come mezz’ala».

Quanto a possibili nuovi arrivi in altri reparti, in particolare in avanti, Claudio ha le idee chiare: «Io mi tengo stretti i nostri attaccanti, ai quali quest’anno si è aggiunto Giovinco, che si è subito inserito benissimo e non avevo dubbi su questo. Seba è maturato, gli anni passano e a Parma ha potuto giocare con maggiore serenità, facendo vedere quanto vale. Sono stato con lui in Nazionale e in vacanza e so che vuole fare altrettanto qui».

Tornando alla gara contro il Napoli, è evidente il desiderio di rivincita di Marchisio. Dopo aver perso la finale di Coppa Italia contro i partenopei e quella dell’Europeo con la Spagna, per lui è giunto il momento di invertire la rotta: «Qualcuno dice che sia meglio non arrivare in finale se poi si deve perdere, ma io non sono d’accordo. Sono queste partite a far crescere un giocatore e ti permettono di imparare come affrontare quelle successive. Non c’è una favorita, si affronteranno due grandi squadre e vincerà chi ha più fame».

Certo, giocare a Pechino è piuttosto inusuale, ma l’accoglienza che ha trovato la Juve non ha nulla da invidiare a quella che avrebbe trovato in Italia: «E’ segno di quanto sia importante la Juve nel mondo e non possiamo che ringraziare tutti i nostri tifosi cinesi che ci seguono e ci aspettano in albergo per un autografo o una foto. Qui sono forse più seguiti il campionato spagnolo o quello inglese, ma il calcio italiano non è inferiore e l’Europeo condotto dalla Nazionale lo dimostra».

L’Europeo dimostra che, quando si pensa solo al campo, le vicende extracalcistiche non possono condizionare i giocatori: «E noi infatti pensiamo solo alla partita. Abbiamo la pelle dura e vedendo il mister, sempre concentrato, non possiamo non esserlo anche noi. Tutto quello che ci accade intorno non ci tocca, anzi, ci dà la carica. E’ un po’ l’indole di noi italiani...».

Non solo la Supercoppa. La Juve sta preparando tutta una stagione, che sarà esaltante e impegnativa. Come lo scorso anno, quando dopo due settimi posti, in pochissimi avrebbero pensato ad un possibile successo dei bianconeri: «Certo, dopo due stagioni deludenti ti passano tanti pensieri per la testa, ti chiedi se il problema sei tu. Però ho sempre tenuto duro, io come i miei compagni e l’enorme gioia che abbiamo provato quando abbiamo vinto lo scudetto è figlia anche di quei momenti. Quella vittoria ci ha dato fiducia, ora dobbiamo rimanere su quei livelli, perché troveremo di fronte a noi squadre ancora più agguerrite».

E Claudio è pronto a trascinare ancora la Juve, con la maglia bianconera indosso e il suo numero 8 sulle spalle: «Il 10 l’ho indossato qualche volta nelle Giovanili e non nego che qualche anno fa, quando giocavo da attaccante, vestire quello della Prima Squadra era il mio sogno. Il 10 è stato indossato da campioni che con un tocco o un’invenzione incendiavano le folle, penso a Paltini, Baggio, Del Piero... Io però non sono quel tipo di giocatore. Credo di essermi ritagliato un’identità precisa e penso che l’8 mi si addica maggiormente».


 
Top
^debby89^
view post Posted on 26/8/2012, 08:31     +1   -1




Marchisio: «Bene i tre punti, ma vogliamo crescere»



d1fdfdc7-c50c-4779-a4c2-b6e05ccb26dd



La fascia da capitano sul braccio, Claudio Marchisio, l’aveva già indossata, ma forse, alla prima di campionato, regala un’emozione in più. «Sono sempre orgoglioso quando capita», precisa Claudio, soddisfatto per l’esordio della sua Juve: «Abbiamo vinto ed era quello che volevamo. Prendiamo i tre punti, consapevoli di dover migliorare ancora. Non credo ci sia stata grande differenza tra il primo e il secondo tempo, perché quando abbiamo alzato il ritmo, abbiamo creato le nostre occasioni anche nei primi 45 minuti. Dobbiamo ancora crescere però e ora potremo approfittare del fatto che non ci sono ancora le coppe per lavorare e preparare la prossima gara».

In campo, al suo fianco, gioca la più bella sorpresa della stagione: «Non sono sorpreso del suo inserimento, perché ha grandi qualità fisiche e tecniche. Ha la stoffa per vestire questa maglia».

Claudio si sofferma poi sulla novità degli arbitri d’area: «Quando siamo entrati in campo, ho chiesto loro “Ma quanti siete? Era solo una battuta naturalmente, ma devo dire che la presenza di due uomini in più è un bene e lo si è visto sul gol di Andrea».Quindi un pensiero per Conte: «E’ sempre importante per noi, ma anche mister Carrera ha l’esperienza e il carattere per guidarci durante la partita».
 
Top
MiSsBlackWhitE
view post Posted on 31/8/2012, 17:33     +1   -1




Marchisio: «Sono un ragazzo fortunato»


Tradizione che vince non si cambia. Come nella stagione scorsa, è toccato nuovamente a Claudio Marchisio aprire la stagione di Filo Diretto, uno dei programmi di punta di Juventus Channel.

Nel giorno del terzo compleanno del suo primogenito Davide (auguri da tutti gli juventini), il centrocampista torinese si è presentato negli studi della tv ufficiale bianconera per rispondere alle curiosità dei tifosi: «L’anno scorso sono venuto qui alla prima puntata e la stagione è andata benissimo, speriamo porti bene anche questa volta».

È un Marchisio in grande forma, proprio come quello che si vede sul campo. Carico e pronto a un’altra annata super, in Italia e anche in Europa. La Champions League è l’obiettivo che stuzzica tutto l’ambiente e il giorno dopo il sorteggio, che ha inserito i bianconeri nel gruppo con Chelsea, Shakhtar e Nordsjaelland, Claudio commenta così l’esito: «Sulla carta possiamo dire che è andata bene, anche se come sempre non c’è da sottovalutare nessuno. Il Chelsea lo conosciamo di più, ma anche le altre squadre hanno qualità. C’è rispetto di tutti e paura di nessuno. Vogliamo dare tutto in Champions e non vediamo l’ora di giocare».

Il 16 settembre, giorno dell’esordio a Stamford Bridge contro il Chelsea, è ancora relativamente lontano. In mezzo c’è la pausa per la Nazionale e due gare di campionato. La prima ormai dietro l’angolo, quella di domenica a Udine. Una sfida difficile secondo Marchisio. «L’Udinese è da tanti anni che allestisce una squadra competitiva, anche vendendo i suoi campioni. Peccato sia uscita dalla Champions, ha giocato bene con il Braga e ha perso solo per gli episodi. Proverà a trasformare la delusione in carica, sappiamo quindi che non sarà facile andare al Friuli e vincere. Ci teniamo a fare bene perché il campionato sarà avvincente e sappiamo che non sarà facile ripetersi. Le altre si sono rinforzate, ma noi abbiamo ancora tanta voglia di vincere».

Obiettivo quindi ripetersi in Italia e stupire ancora in Europa. Continuare quindi l’opera iniziata lo scorso anno dopo l’arrivo di Antonio Conte. E crescere ancora grazie all’inserimento di giovani talenti. Continua Marchisio. «Fin dal suo arrivo il mister ci ha trasmesso tanta voglia di vincere ogni singola partita. Devo confessare che mi ha sorpreso la sua esperienza nonostante sia un tecnico molto giovane. Merito anche del ruolo di centrocampista che ricopriva da giocatore, che gli permetteva di fare sia la fase difensiva che quella offensiva. I giovani? Bravi Pogba e Marrone. Pogba è cresciuto in una scuola importante come quella del Manchester, ha il futuro davanti a sé. Ha qualità, personalità e un gran fisico che mi ricorda quello di Vieira. Deve solo abituarsi al nostro calcio. Luca ha la grande tranquillità trasmessa dal nostro gruppo, merito anche di Andrea Pirlo vicino a cui si allena. È cresciuto molto anche se ha giocato poco. Da difensore è atipico perché a volte tocca più palloni di noi mezze ali».

Si parla di Juventus, ma anche del Claudio Marchisio giocatore e ragazzo nel corso di Filo Diretto. «Per il fatto di poter giocare nella Juventus, la squadra per cui ho tifato fin da bambino, mi ritengo un ragazzo fortunato. Ogni tanto mi guardo indietro e rivedo le annate passate qui, ho alcuni momenti fissi nella mente, e mi accorgi che gli anni passano anche per me. Il mio è stato un sogno realizzato con i sacrifici, miei ma anche dei miei familiari. Momenti difficili? I due anni chiusi al settimo posto sono stati duri, soffrivo molto e non è stato facile uscirne. Probabilmente tutta la rabbia accumulata ci ha fatto sfogare talmente bene che abbiamo vinto lo Scudetto senza perdere una sola partita!»
 
Top
229 replies since 26/9/2008, 20:56   9608 views
  Share