Caceres: «Vogliamo vincere ancora»
In camera, nel ritiro di Châtillon, parlano spagnolo. Ma sul campo, Martin Caceres e Arturo Vidal parlano invece la lingua della Juventus. Una lingua che Antonio Conte ha contribuito a far diventare loro sempre più familiare.
Il concetto “più fatti e meno parole” è ormai di uso comune. E dopo il cileno, sentito dopo la prima uscita di Saint-Vincent, oggi è toccato all’uruguaiano sedersi al tavolo della sala stampa. «Qui tutti vogliamo vincere ancora, il campionato e anche la Champions League. Ma queste per ora sono solo parole. Dobbiamo solo parlare sul campo e questa Juve può provare ad arrivare in fondo a tutto. Per questo stiamo lavorando duro qui in ritiro e la società sta allestendo una rosa competitiva che ci aiuti ad affrontare una stagione che sarà difficile».
Benché ancora giovanissimo, Caceres può già vantare una grande esperienza. Maturata in società di blasone e molto vincenti. Su tutte, oltre a quella alla Juventus, spicca la sua esperienza al Barcellona, con cui nel 2009 ha centrato il “triplete”: Liga, Coppa del Re e Champions League. Scontata la domanda sul paragone tra quel Barça e questa Juve e tra i due allenatori Guardiola e Conte. «Sì, vedo delle similitudini. Conte è un tecnico molto ambizioso, me ne sono accorto l’anno scorso e anche in questi giorni per come cura la preparazione. Con lui possiamo fare tanto. Il nostro gioco è diverso da quello del Barcellona, ma le ambizioni e la voglia di vincere sono le stesse».
Per Martin, quella appena iniziata è la terza stagione alla Juventus. Ma quello di Châtillon è il primo ritiro estivo. In Valle d’Aosta, l’uruguaiano ha confermato ancora una volta quella che è una delle sue grandi doti: la duttilità. Nelle partitelle d’allenamento lo si è visto schierato in diverse posizioni e nella prima uscita contro l’Aygreville ha giocato come esterno di sinistra nella difesa a tre, a fianco del nuovo arrivo Lucio. «Posso giocare in tutte le posizioni di difesa – conclude Caceres -. Posso essere schierato anche come terzino, ma il ruolo che preferisco è il centrale. Ma queste sono cose che decide il mister, per me conta solo poter giocare. Con Lucio mi sto trovando bene. Lui è un grande difensore, ha fatto bene ovunque è andato. Nella sua carriera ha vinto tutto e vuole continuare a farlo qui alla Juve. Per affrontare una stagione così lunga, è importante avere campioni come lui in rosa».