Vucinic: Pochi gol? Basta che la Juve vinca
TORINO - Se si valuta un attaccante esclusivamente per il numero di gol segnati, allora il rendimento di Mirko Vucinic nella prima stagione di Juventus è al di sotto delle aspettative perché tre gol in cinque mesi sono un bottino piuttosto scarso. Ma se il giudizio è complessivo e include anche l’atteggiamento, il sacrificio per la squadra, la corsa, i movimenti, gli assist, la qualità, l’ispirazione, allora la pagella del montenegrino si arricchisce di un buon sette perché il giocatore si è calato nel progetto bianconero, sta seguendo alla lettera i dettami di Antonio Conte e si è rivelato un tassello determinante per la squadra.
GOL PESANTI - «Mettetemi davanti alla porta e poi vedete quanti gol faccio...» la sfida che Vucinic aveva lanciato a inizio stagione, quando si era messo a disposizione del tecnico. Proprio il ruolo più defilato di esterno rispetto alla prima punta, oltre al compito tattico in fase di copertura, non ha consentito al montenegrino di andare spesso al tiro e al gol, ma il giocatore non vive l’ansia della rete, o il distress per dirla alla Conte. «E’ molto motivato, ha una voglia irrefrenabile - sostiene il suo agente, Alessandro Lucci - E’ vero, ha segnato poco, ma questo non lo mette di certo in crisi: conta l’apporto che riesce a dare alla squadra e la prestazione collettiva. Da lui ci si aspettano gol pesanti: meglio segnarne pochi, ma utili. C’è ancora un girone di ritorno da disputare, si entrerà nella fase più delicata del campionato, verranno le occasioni che saprà sfruttare. E poi lui non è il finalizzatore, come Matri , ha un ruolo diverso, però sa essere comunque determinante: partecipa sempre alle azioni d’attacco, sa vivacizzare la manovra, ci mette fantasia e qualità per spezzare le partite».