Emanuele Giaccherini, Tutto su di lui

Emanuele Giaccherini sta sostenendo a Torino le visite mediche. Dopo le analisi alla Clinica Fornaca di Sessant, si sposterà all’Isokinetic e successivamente all’Istituto di Medicina dello Sport per completare gli esami.

ACCORDO CON LA SOCIETA' A.C. CESENA RELATIVO AL CALCIATORE EMANUELE GIACCHERINI

Torino, 25 agosto 2011 -- Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver acquistato a titolo definitivo dalla società A.C. Cesena S.p.A. il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Emanuele Giaccherini per un importo di E 6 milioni pagabili in 3 anni. Contestualmente le due società hanno stipulato un accordo di partecipazione (ex art. 102 bis N.O.I.F.) relativo al medesimo calciatore per un importo di E 3 milioni pagabili dal Cesena in 3 anni.

Brevilineo, rapidissimo e tecnicamente più che dotato. Emanuele Giaccherini, 26 anni da Talla, in provincia di Arezzo, ha già mostrato nel Cesena tutte le sue qualità di ala d’attacco: il dribbling secco, la capacità di sfornare assist, ma anche l’ottima vena realizzativa, che gli ha permesso di andare a segno sette volte nello scorso campionato. Uno score pesante per la salvezza dei romagnoli, nelle cui fila ha militato per tre stagioni, dopo aver debuttato nel Forlì nel 2004, in C2 e aver proseguito nella medesima categoria per altri due anni tra le file del Bellaria. Dopo la parentesi a Pavia, approda al Cesena con cui centra due promozioni consecutive, dalla Lega Pro Prima Divisione fino alla serie A, in cui riesce a trascinare la squadra sino all’agognata salvezza, ottenuta il 15 maggio contro il Brescia, proprio grazie ad un suo gol. Ora una nuova avventura nella Juventus e soprattutto nuovi obiettivi.

Juventus.com

Giaccherini: velocità allo stato puro

Brevilineo, rapidissimo e tecnicamente più che dotato. Emanuele Giaccherini, 26 anni da Talla, in provincia di Arezzo, ha già mostrato nel Cesena tutte le sue qualità di ala d’attacco: il dribbling secco, la capacità di sfornare assist, ma anche l’ottima vena realizzativa, che gli ha permesso di andare a segno sette volte nello scorso campionato. Uno score pesante per la salvezza dei romagnoli, nelle cui fila ha militato per tre stagioni, dopo aver debuttato nel Forlì nel 2004, in C2 e aver proseguito nella medesima categoria per altri due anni tra le file del Bellaria. Dopo la parentesi a Pavia, approda al Cesena con cui centra due promozioni consecutive, dalla Lega Pro Prima Divisione fino alla serie A, in cui riesce a trascinare la squadra sino all’agognata salvezza, ottenuta il 15 maggio contro il Brescia, proprio grazie ad un suo gol. Ora una nuova avventura nella Juventus e soprattutto nuovi obiettivi.

Non ho parole...

Per me aveva più senso riportare a Torino Seba. Lo so il ruolo non è lo stesso, ma io continuo a sostenere che Seba come esterno farebbe sfracelli.

Giaccherini: «Juve, puoi centrare qualsiasi obiettivo»

TORINO, 2 settembre - Ci sono momenti nella vita in cui tutto fila davvero per il verso giusto. Emanuele Giaccherini, da qualche mese ne sta vivendo uno che si augura non finire mai: l’11 giugno si è sposato, tra circa mese diventerà papà e, nel mezzo, è arrivato il trasferimento alla Juventus: «Sono sogni che si avverano, meglio di così, davvero non potrebbe andare», commenta Emanuele dagli studi di Juventus Channel, dove ha partecipato alla trasmissione Filo Diretto, entrando così in contatto con i suoi nuovi tifosi per la prima volta. Con i compagni il contatto c’è invece già stato e si è rivelato una piacevole sorpresa: «Sono stato accolto benissimo e le sensazioni sono più che positive. Pur essendo arrivato in una squadra tra le più importanti d’Italia e d’Europa, popolata di campioni, mi sono sentito subito trattato come uno di loro».

LAVORO PER VINCERE - Arrivare alla Juve è sempre un traguardo, ma per Emanuele, che ha fondato tutta la sua carriera sul duro lavoro, è un punto di partenza: «I primi tre campionati da professionista li ho giocati in serie C. Lì c’è più agonismo, più corsa e meno tecnica che aumenta e man mano che si cambia categoria. Quando arrivi in A, puoi correre quanto vuoi, ma devi avere anche la qualità, altrimenti non vai da nessuna parte. Io ho sempre creduto che impegnandomi sarei arrivato e ora che sono in alto non ho intenzione di fermarmi. Ho grande voglia di dimostrare il mio valore e di fare il più possibile per questa squadra. Sono una persona molto determinata sul lavoro e sono convinto che questo ti permetta di raggiungere qualsiasi obiettivo». Parole queste che suoneranno come musica per le orecchie di Antonio Conte, che sul duro lavoro vuole costruire la sua Juve: «È vero, con il mister si fatica parecchio e ne abbiamo avuto una prova anche in questi giorni in cui non si è giocato. Ci ha messo davvero sotto, ma è un bene, perché è l’unico modo per crescere».

LE CARATTERISTICHE - Con le sue qualità Giaccherini è perfetto per il modulo di Conte. Potrà far valere la sua velocità e anche la capacità realizzativa: «Lo scorso anno, giocando nel 4-3-3 ho segnato sette gol. Forse con il 4-2-4 sarò un po’ più lontano dalla porta, ma spero comunque di riuscire a raggiungere e magari superare quella cifra. Conte mi chiede sacrificio e qualità nell’uno contro uno e penso di avere le caratteristiche per soddisfare le sue esigenze».

Giaccherini: «La Juve ha di nuovo “fame”»

Ancora una settimana e Emanuele Giaccherini tornerà ad allenarsi con i compagni. L’ecografia cui si è sottoposto questa mattina ha escluso lesioni di fibre muscolari, evidenziando un stato infiammatorio edematoso del muscolo ileo-psoas di sinistra che scomparirà nei prossimi giorni con le cure e una ripresa attenta del lavoro. Insomma, buone notizie, che lo stesso Giaccherini conferma ai microfoni di Sky Sport: «Sto bene, presto sarò di nuovo con il gruppo e gli esami mi hanno permesso di tirare un sospiro di sollievo».

Lo stesso sospiro lo avrà tirato anche Conte, visto il ruolo sempre più importante che Emanuele si sta ritagliando nello scacchiere del tecnico. Tra i nuovi esterni arrivati in bianconero durante l’estate, Giaccherini è stato il primo ad ambientarsi, sfruttando anche il vantaggio della lingua: «Per gli stranieri forse è un po’ più complicato inserirsi, ma presto anche Elia e Estigarribia faranno vedere il loro valore. Cosa ci chiede il mister? Continui tagli e profondità e seguendolo presto arriveranno anche i gol».

La vittoria contro il Milan ha portato ulteriore convinzione ad una squadra che, rispetto al recente passato, ha già cambiato volto: «Vedendo la Juve dall’esterno, lo scorso anno, sembrava abbattersi nelle difficoltà, senza riuscire a uscirne, anche nel corso di una sola partita. Ora la mentalità è cambiata, c’è più voglia ed entusiasmo e sembra di rivedere la squadra di un tempo, quella che non mollava mai. Il mister del resto ci trasmette grande carica e determinazione per affrontare ogni partita con il giusto atteggiamento, perché i risultati non possono arrivare senza “fame” e “cattiveria”».

Giaccherini, il piccoletto che sgomita tra i grandi

In meno di 3 anni dalla Lega Pro a Cesena alla serie A nel nuovo tempio della Juventus. Una favola? Un sogno irrealizzabile? No, questa è la storia di Emanuele Giaccherini, uno che alla parola "mollare" non ha mai creduto. E' l'11 settembre 2010, allo stadio Manuzzi il Cesena affronta il Milan. Sembra una partita scontata, ma i rossoneri non hanno fatto i conti con "la pulce di Talla": gol e una prestazione fantastica. Da lì incomincia una stagione incredibile per Emanuele che riesce a salvare i bianconeri (dati per spacciati già da agosto) con un bottino personale di ben 7 reti. In estate lo coinvolge una telenovela, resta o parte? Alla fine arriva la chiamata della Juve, un treno che non passa due volte. Un anno dopo quella serata a Cesena, "Giak" affronta di nuovo il Milan: parte dalla panchina, ma quando entra sono dolori per la difesa rossonera, come un anno prima. Krasic, Elia, Pepe e mettiamoci pure Estigarribia: ostacoli giganti che sembrano insormontabili per il piccoletto che la gavetta se l'è fatta davvero tutta. Piano piano però, a piccoli passi, sta conquistando la fiducia di Mister Conte, uno abituato a sgomitare e a lottare tra i grandi. Del resto i colori non cambiano, ma le responsabilità raddoppiano. Titolare inamovibile a Cesena, in una realtà come quella della Juventus, Giak sta lavorando davvero tanto per far vedere quanto vale a chi ha storto il naso al momento del suo acquisto. Rimpiazzo? Lo vedremo con l'andare della stagione, ma di sicuro Emanuele non mollerà, del resto non l'ha mai fatto.

Fiocco rosa in casa Giaccherini

Nella nottata successiva a Juventus-Fiorentina, altra lieta notizia in casa bianconera: è nata la primogenita di Emanuele e Dania Giaccherini, la piccola Maria. Tutta la redazione di Canale Juve porge i propri auguri e le dovute congratulazioni alla famiglia Giaccherini per il nuovo arrivo.

Auguri!

Come tutti saprete Emanuele Giaccherini è di Talla, un Paese con circa 1500 abitanti in Provincia di Arezzo...Io ho un anno meno di Giaccherini ed ho avuto il piacere di giocarci contro diverse volte in quanto Giaccherini, fino a 16 anni è rimasto a giocare nel Bibbiena...Una squadra di un comune confinante col mio...

Nella nostra zona, ovvero nel Casentino, Falterona-Bibbiena era il derby ed è ancora il derby dei settori giovanili..Parliamo di Paesini di 6000-10000 abitanti...
Giaccherini era un predestinato fin dai 6 anni...Il suo allenatore, eviterò di fare nomi, comunque S.G, disse che questo bambino sarebbe arrivato in SerieA nello stesso istante in cui lo allenò la prima volta...


Ben presto Giaccherini era divenuto famoso in tutto il Casentino, lo conoscevano tutti e gli stadi si riempivano con l' unico scopo di vedere questo nanetto umiliare tutti gli avversari...

Ovviamente ci volle poco perchè fosse visto dai grandi club piu importanti della Zona, ovvero Arezzo e Fiorentina...
Le voci, praticamente certe raccontano però che Giaccherini venne scartato per la sua altezza..O meglio si sa con certezza che l'Arezzo avrebbe preteso che Giaccherini si sottoponesse a una cura ormonale per prenderlo..Il padre si rifiutò, ed ecco spiegato perchè questo autentico fenomeno rimase fino a 16 anni a calcare campi completamente inadeguati per il suo livello...


Giaccherini era probablmente il talento piu luminoso di tutta la Regione Toscana, addirittura segnava 4 volte i gol che segnava PAzzini nel Margine Coperta..Ma niente, Giaccherini rimaneva a Bibbiena...


Fino a che non si arrivò all' anno della svolta....

1 Giaccherini prima di tutto fece quello che aveva sempre fatto...Segnare tipo 50 gol all' anno o anche piu...Per precisione quell' anno realizzò 34 reti negli Allievi Regionali MA GIOCANDO SOLAMENTE L' ANDATA...Il ritorno lo saltò perchè un Portiere, per un uscita fortuita, gli spappolò la Milza...Quindi, non so se lo sapevate, GIACCHERINI E' TUTT' OGGI PRIVO DI MILZA...

2 Il rientro dopo il gravissimo infortunio avvenne proprio contro di me, nel derby, Falterona-Bibbiena, giocammo bene dato che riuscimmo a perdere solamente 4-1...Giaccherini era al 20% ma cio non gli impedi di realizzare una tripletta sostanzialmente decisiva...
Ricordo i complimenti che mi fece a fine gara e ricordo che disse anche ai suoi amici ( io all' epoca avevo un anno meno di lui quindi lui andava in classe coi miei compagni di squadra ma non con me), che avevano un grande attaccante..E si riferiva a me..Dette da Giaccherini non era poco...

3 Dopo l' allenatore della prima squadra del Bibbiena decise di convocarlo fra la sorpresa generale..Parliamo di un ragazzino basso ma che all' epoca era anche minuscolo fisicamente messo a giocare con bestioni enormi di 1 metro a 90..
Immaginatevelo un ragazzino altro un metro e una buca e pesante 45 kg infiliato nel mezzo a una Prima Squadra..
Tra l' altro il Bibbiena giocava in Promozione, quindi una Categoria di tutto rispetto...Non è che il bibbiena giocasse in Terza Categoria...

4 Perchè l' allenatore decise di convocarlo??? Beh..Il Bibbiena era ultimo e retrocesso, aveva 5 punti dalla penultima a 6 giornate dalla fine...Non so, magari tentò il tutto per tutto...Il marito della mia cugina giocava in quel Bibbiena...
Tutti i giocatori del Bibbiena, ma anche tutto o Stadio si chiese cosa avesse in mente l' allenatore quando decise di infilarlo dentro a 15' dalla fine in una partita che il Bibbiena perdeva 1 a 0...
Lo capirono presto...Pa-Pam..Doppietta di Giaccherini, il Bibbiena vince 2 a 1...
Le ultime 5 partite rappresentarono uno degli spettacoli piu allucinanti al quale il Casentino abbia mai assistito...12 reti in 5 partite per Giaccherini, Bibbiena 18 punti su 18 nelle ultime 6 giornate, Bibbiena miracolosamente salvo...


5 Con quello che accadde se Fiorentina e Arezzo dormivano, si fece avanti il Cesena, che a 16 anni lo portò in Romagna...


Poi, penso che da qui in poi la storia la conosciate tutti...


fonte: tifosibianconeri.com
www.tifosibianconeri.com/forum/topi...na-alla-juvent/


ps: Mi sono venuti i brividi

Piccoli campioni crescono...