Giaccherini: «Se sono in Nazionale è merito di Conte»
CRACOVIA - Quattro anni fa, quando l'Italia giocava gli Europei in Austria e Svizzera, Giaccherini era in C2. Dopo quattro anni sembra destinato a vivere da titolare la spedizione in Polonia e Ucraina. «Ho sentito Conte - ha detto, parlando nel ritiro di Cracovia - gli ho detto che gli sono vicino in questo momento e l'ho ringraziato per quello che mi ha dato sia da punto di vista umano che tecnico, perchè se sono qua gran parte del merito è suo». «Ma non lo vedo come un riscatto - ha detto - io il corso della mia carriera lo rifarei perchè mi ha fatto capire tante cose e se sono arrivato qua è perchè ho passato dei momenti difficili, sono stato bocciato tante volte per il mio fisico, ma sono sempre ripartito e quindi sono contento di essere arrivato fin qua».
Dopo lo scudetto vinto con la Juventus che lo proietterà anche nel palco del calcio europeo, è pronto ad esordire con la Nazionale per regalare una vittoria ad un calcio sconvolto dalle polemiche. «In questo periodo pensiamo solo a noi stessi - ha detto - per far bene all'Italia e per cercare di vincere questo europeo. Il calcioscommesse è una brutta storia perchè tocca tutti quelli che sono nell'ambito del calcio, ma ci sono i magistrati che risolveranno la questione». Sul protagonista degli Europei fa invece un nome: «Penso che Balotelli possa essere il giocatore che può dare qualcosa in più a questa squadra».
La sconfitta con la Russia? «Può solo che aver fatto bene, primo perchè così non partiamo favoriti come magari prima poteva essere, secondo perchè dentro di noi è scattata ancora di più la voglia di dimostrare il nostro valore, di riscattarci e di smentire i pronostici». Lo sostiene Emanuele Giaccherini, esterno della Juve e della nazionale, che domenica sera potrebbe essere schierato in campo fin dal primo minuto, nella sfida con la Spagna. La duttilità di Giaccherini potrebbe convincere Prandelli ad usarlo largo nel 3-5-2. «Sul modulo - ha detto - stiamo provando soluzioni diverse, anche perchè abbiamo giocatori per poter cambiare il modulo in corso d'opera. Io mi trovo benissimo a giocare largo nel 3-5-2, perchè l'ho già fatto anche in passato, è un ruolo in cui devi sacrificarti molto perchè hai da fare tutta la fascia, ma ho le caratteristiche sia fisiche che tecniche».