Difficile trovare, nella gara di ieri pomeriggio, un giocatore della Juventus sotto la sufficienza. La squadra di Del Neri ha comandato il gioco dal primo minuto, mettendo in evidenza l’ormai solito Krasic sulla corsia di destra e un rigenerato Marchisio in mezzo al campo, senza dimenticare Quagliarella, autore di un gol d’autore. Situazione diametralmente opposta tra le fila friulane. La squadra è apparsa in netta involuzione rispetto alla gara di sabato scorso a San Siro: fragile dietro, molle in mezzo, poco incisiva davanti. Guidolin corra ai ripari: la classifica ora piange.
UDINESE (3-4-3):
Handanovic 5: Due ottimi interventi su Bonucci e Iaquinta, ma la goleada juventina nasce da un suo errore.
Zapata 5: Sempre in difficoltà contro Quagliarella, che gli sfugge in occasione dello 0-2.
Coda 4,5: Dovrebbe dirigere la difesa. Dovrebbe, appunto: perché finisce per essere travolto dagli attaccanti ospiti. Sfortunato in occasione dell’autogol.
Domizzi 5: Lascia troppo spesso Pasquale in balìa di Krasic. Fuori posizione sul gol di Quagliarella.
Isla 5,5: Prova a combattere contro Pepe sull’out di destra, con discreti risultati (dal 1’ st Pinzi 5: Rispetto al cileno soffre molto di più).
Inler 5,5: Qualche buona giocata gli riesce, ma si prende troppe pause nell’arco della gara.
Asamoah 5: La grinta, e questo è risaputo, non gli manca. Però va spesso fuori giri facendo più confusione che altro.
Pasquale 4,5: Nel primo tempo le azioni della Juve nascono tutte dalla sua parte. Si arrende alla velocità di Krasic con troppa facilità (dal 22’ st Armero s.v.).
Sanchez 5,5: Fallisce, dopo un aggancio difettoso, una buona occasione a inizio ripresa, ma nell’attacco friulano è l’unico a fare movimento (dal 24’ st Abdi s.v.).
Floro Flores 5: Parte centravanti, poi si sposta sul centro-sinistra. Si vede pochissimo in entrambe le posizioni.
Di Natale 5: Un paio di buoni spunti e poco più: da uno come lui ci si aspetta qualcosa di diverso.
All. Guidolin 4,5: Se contro Genoa e Inter le sconfitte erano da attribuirsi a singoli episodi, ieri l’Udinese ha meritato di soccombere sia sul piano del gioco che su quello della voglia. Onorevole prendersi tutte le responsabilità a fine match, ma bisogna sbrigarsi a togliere quello zero alla voce “punti in classifica”.
JUVENTUS (4-4-2)
Storari 6,5: Ottima respinta di piede su Sanchez a inizio ripresa, chiude su Di Natale nel finale.
Motta 6: Rispetto al solito spinge poco, ma tiene meglio dal punto di vista difensivo (dal31’ st Legrottaglie s.v.).
Bonucci 6,5: A volte sembra giocare con eccessiva sicurezza, ma alla fine dei conti si disimpegna bene. Partecipa attivamente al gol del vantaggio.
Chiellini 6: Qualche sbandamento di troppo, insolito per lui. Nel primo tempo rischia il rosso per fallo da ultimo uomo su Sanchez. Meglio nella ripresa.
Grygera 6: Sostituisce De Ceglie in un ruolo non suo e tutto sommato se la cava, lasciando pochi spazi sulla corsia mancina.
Krasic 7: Ripete le buone prestazioni contro Samp e Lech, stritolando il malcapitato Pasquale. Dai suoi cross nascono il secondo ed il terzo gol.
Felipe Melo 6: Partita ordinata e diligente. Anche stavolta, però, rischia di farsi cacciare: urgono provvedimenti (dal 26’ st Sissoko s.v.)
Marchisio 7: Finalmente una bella prova di qualità e sostanza in mezzo al campo, coronata dal secondo consecutivo in campionato.
Pepe 6,5: Nel primo tempo si limita al lavoro sporco, poi viene fuori anche dalla metà campo in su creando pericoli dalle parti della difesa ospite.
Del Piero 6,5: Palla al piede è sempre pericoloso: fa partire il cross dello 0-1, mette sulla testa di Bonucci la palla che Handanovic devia sulla traversa, poi dà il via all’azione del terzo gol (dal 7’ st Iaquinta 6,5: Entra bene nel match andando a segno con un bel diagonale e sfiorando la doppietta nel finale).
Quagliarella 7: Fa tanto movimento e a volte finisce per perdere la lucidità e peccare di egoismo. Ma quel gol di tacco è da cineteca.
All. Del Neri 7,5: Tanto disorganizzata era stata la squadra dalla trasferta di Bari in poi, tanto compatta e ordinata è stata ieri. Partita perfetta anche dal punto di vista psicologico: la Juve è entrata in campo con l’intenzione di comandare il gioco fin dal primo minuto e lo ha fatto con grande autorevolezza.
ARBITRO: Bergonzi 5: Vede male (e dire che era a due passi) in occasione del fallo di Chiellini su Sanchez lanciato a rete sullo 0-0. Più di un dubbio su un paio di fuorigioco nel primo tempo.
