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| | | | 1482 Adorazione dei Magi
246 x 243 cm - olio su tavola - Galleria degli Uffizi, Firenze
È un dipinto a olio su tavola di 246 x 243 cm realizzato tra il 1481 ed il 1482. Questa tavola era stata commissionata nel marzo del 1481 dai monaci di San Donato a Scopeto ma, poiché non venne mai portata a termine, essa rimase, alla partenza di Leonardo per Milano, nella stanza della casa del suo amico Amerigo Benci. Passò successivamente nella collezione della famiglia de' Medici per poi arrivare alla Galleria degli Uffizi. In primo piano, al centro la Madonna col Bambino circondata da una folla di personaggi fra cui anche i Magi. Sullo sfondo, in alto a destra sono presenti cavalli impennati che derivano dai disegni di Leonardo dei cavalieri contro il drago.
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1483 -1486 La Vergine delle rocce - Parigi
189,5 x 120 cm - olio su tavola - Museo del Louvre, Parigi
È un dipinto a olio su tavola di 189,5 x 120 cm realizzato tra il 1495 e il 1508. È conservato al Louvre di Parigi. Fu commissionato a Leonardo il 25 aprile 1483 dai fratelli de Predis. Di questo quadro esistono due versioni, la seconda delle quali è conservata a Londra .
Differenze tra il dipinto del Louvre e quello della National Gallery di Londra:
- in questo quadro l'angelo (senza ali ma con un mantello rosso) indica con il dito San Giovannino
- San Giovannino non ha la croce
- lo sguardo dell'angelo si posa sul Bambino accanto a lui mentre nell'altra versione lo sguardo si perde oltre il quadro
- la Vergine, il Bambino e San Giovannino non hanno le aureole che invece compaiono nel quadro a Londra
- i colori di questa versione sono più cupi di quelli utilizzati da Leonardo nel quadro che dipinse successivamente
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| 1486 Ritratto di musico
43 x 31 cm - olio su tavola - Pinacoteca Ambrosiana, Milano
È un dipinto a olio su tavola di 43 x 31 cm realizzato nel 1486. È conservato alla Pinacoteca Ambrosiana. L'uomo raffigurato dovrebbe essere Franchino Gaffurio, maestro di cappella del Duomo di Milano dal 1484 nonché frequentatore della corte ducale e certamente in rapporti amichevoli con Leonardo. Nel 1904 fu decisa la rimozione dello strato di vernice in basso che ricopriva la mano destra ed il cartiglio, sul quale sono evidenti righe e note di una partitura musicale. Le parti realizzate velocemente, come il vestito, non dovrebbero essere di Leonardo; nel corso degli anni quest'opera ha subito varie ridipinture.
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| | | 1488 - 1490 La dama con l'ermellino - Cecilia Gallerani
54,8 x 40,3 cm - olio su tavola - Czartoryski Muzeum, Cracovia
È un dipinto a olio su tavola di 54,8 x 40,3 cm realizzato tra il 1488 ed il 1490. È conservato al Czartoryski Muzeum di Cracovia. In alto a sinistra è presente la scritta apocrifa "LA BELE FERONIERE LEONARD DA VINCI". Dovrebbe essere il ritratto di Cecilia Gallerani, una della amanti del duca Ludovico Sforza, protettore di Leonardo a Milano, in quanto Ludovico aveva come emblema araldico l'ermellino. Per il suo pelo bianco, l'animale era considerato simbolo di purezza. Dai raggi X emerge che dietro la spalla sinistra della dama era anticamente dipinta una finestra.
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| | | 1490-1495 Ritratto di dama - La Belle Ferronnière
63 x 45 cm - olio su tavola - Museo del Louvre, Parigi
La Belle Ferronnière è un dipinto a olio su tavola di 63 x 45 cm realizzato tra il 1490 ed il 1495. È conservato al Museo del Louvre di Parigi. Il titolo con cui il dipinto è universalmente noto, "La Belle Ferronnière" ( "la bella moglie di un mercante di ferramenta") altro non è che il risultato di un equivoco che si generò nel corso del Settecento, nel momento in cui, inventariandolo, esso venne confuso con un altro ritratto di dama. L'identificazione della dama ha oscillato tra la stessa Cecilia Gallerani, Elisabetta Gonzaga e Lucrezia Crivelli.
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| | | 1494-1498 Il Cenacolo
460 x 880 cm - dipinto murale con tempera ed olio - Santa Maria delle Grazie, Milano
L'ultima cena (detta anche Il Cenacolo) è un dipinto a tempera e olio su due strati di preparazione gessosa stesi su intonaco, di 460 x 880 cm realizzato tra il 1494 e il 1497. Luca Pacioli lo menziona come già finito nella lettera dedicatoria a Ludovico il Moro del suo trattato De divina proportione dell'8 febbraio 1498.
Il Cenacolo è il più grande tra i dipinti di Leonardo ed il suo unico affresco sopravissuto.Viene rappresentata l'Eucaristia nel momento in cui Cristo proferisce la frase: "Uno di voi mi tradirà". Giuda si sente chiamato in causa. San Giacomo il Maggiore spalanca le braccia attonito; vicino a lui San Filippo porta le mani al petto. San Pietro si china impetuosamente avanti, mentre Giuda, davanti a lui, indietreggia con aria colpevole. All'estrema destra del tavolo, da sinistra a destra, San Matteo, San Giuda Taddeo e San Simone esprimono con gesti concitati il loro smarrimento e la loro incredulità. Al centro è raffigurato Cristo con le braccia aperte. La scena si svolge in uno spazio virtuale che estende la parete del refettorio. La luce virtuale proveniente da sinistra coincide con la luce reale del refettorio dove, proprio sulla parete di sinistra, sono poste le finestre.
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| | | 1497-1499 Sala delle asse - Castello Sforzesco
Soffitto della Sala delle Asse - pennello su intonaco - Castello Sforzesco, Milano
Il soffitto dipinto da Leonardo e da alcuni suoi aiutanti nella Sala grande delle Asse del Castello Sforzesco raffigura una grande allegoria dei "Vinci". Al culmine dell'intreccio vegetale la glorificazione del buon governo del Moro è rappresentata dallo stemma araldico degli Sforza. E' probabile che Leonardo si sia avvalso di aiutanti e discepoli per completare l'opera.
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| | | 1499-1500 Isabella d'Este
63 x 46 cm - gessetto e sanguigna su carta - Museo del Louvre, Parigi
A Mantova Leonardo riceve la richiesta per un dipinto che ritragga Isabella d'Este. Il quadro, più volte richiestogli, non fu mai realizzato. Questo è il disegno preparatorio.
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| | | 1501 Madonna dei fusi
48,3 x 36,9 cm - olio su tavola - collezione Buccleuch
Noto da una lettera di Pietro da Novellara a Isabella d'Este del 1501, questo quadro viene descritto come "Madonna che siede come se volesse inaspare fusi" mentre il Bambino gioca con l'aspo che suggerisce la forma della croce. Se ne conoscono tre versioni; questa, che si trova a New York in una collezione privata, sembra essere quella di Leonardo. Alcuni sostengono che già in questo quadro siano numerosi gli interventi degli allievi di Leonardo a cui comunque è attribuito il quadro.
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| | | 1501 Sant'Anna, la Madonna, il Bambino e San Giovannino
141,5 x 104 cm - gessetto nero, biacca e sfumino su carta - National Gallery, Londra
Sant'Anna, la Madonna, il Bambino e San Giovannino (Cartone di Burlington House) è un dipinto a gessetto nero, biacca e sfumino su carta di 141,5 x 104 cm, realizzato tra il 1501 ed il 1508. È conservato alla National Gallery di Londra. Sono rappresentate le tre generazioni della famiglia di Cristo: Sant'Anna tiene sua figlia Maria sulle sue ginocchia e quest'ultima trattiene il Figlio, che si rivolge verso San Giovannino. Il dipinto ad olio non fu mai eseguito da Leonardo.
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