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Pablo Picasso

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view post Posted on 7/2/2011, 20:04     +1   -1




Pablo Picasso (nome completo Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno María de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Mártir Patricio Clito Ruiz y Picasso[1]; Málaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973) è stato un pittore spagnolo di fama mondiale, considerato uno dei maestri della pittura del XX secolo. Usava dire agli amici di considerarsi «anche un poeta». Picasso è figlio di María Picasso López e di José Ruiz Blasco, anch'egli pittore ed insegnante.

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L'infanzia e la formazione culturale

Pablo Picasso nacque nel 1881 a Málaga, in Spagna, primogenito di José Ruiz y Blasco e María Picasso y López che aveva ascendenze, in parte, italiane (il bisnonno materno, Tommaso, lasciò il comune ligure di Sori per stabilirsi a Malaga). Il padre di Picasso, José Ruiz, era un pittore specializzato nella rappresentazione naturalistica (soprattutto degli uccelli), in vita fu professore presso la locale scuola di belle arti e curatore di un museo. Il giovane Picasso manifestò sin da piccolo passione e talento per il disegno; secondo la madre la prima parola da lui pronunciata fu "piz", abbreviazione dello spagnolo lápiz, "matita"[2]. Fu il padre ad impartire a Picasso le basi formali dell'arte figurativa, quali il disegno e la pittura a olio. Picasso non completò i corsi superiori all'Accademia di San Fernando di Madrid, lasciando l'istituto entro il primo anno di studi.

Dopo aver trascorso a Málaga i primi dieci anni della sua vita e dopo aver abitato a La Coruña nel periodo tra i dieci e i quattordici anni, Picasso arriva dunque a Barcellona e vi resta fino all'età di ventiquattro anni. Da allora in poi, pur cambiando talvolta residenza ed effettuando anche diversi viaggi, egli si stabilisce in Francia dove resterà fino alla sua morte, avvenuta l'8 aprile del 1973. I suoi ricordi di Malaga sono ricordi d'infanzia in una città molto provinciale e in seno ad una famiglia della piccola borghesia, di condizioni modeste, molto chiusa nel proprio ambiente, formalista ed abitudinaria. Tuttavia, il fatto che il padre di Picasso fosse professore di disegno alla scuola di belle arti ebbe un influsso decisivo sulla formazione culturale dell'artista. Picasso, come ha ricordato in seguito, non avrebbe potuto partecipare ad un concorso di disegni per bambini, in quanto, già nella sua infanzia aveva gia nozioni tecniche di un adulto, imparate si dal padre ma dovute anche all'innato dono prodigioso che egli fu ben presto in grado di sviluppare. Durante i quattro anni che passò a La Coruña, Picasso sviluppò queste nozioni tecniche ad un punto tale che suo padre, un giorno, notando la qualità eccezionale di un esercizio di disegno che egli stesso aveva proposto, spinto dall'emozione, decise di consegnare definitivamente al figlio la tavolozza e i pennelli, considerandolo fin da allora in grado di farne un uso molto migliore di quanto lui stesso ne avesse mai fatto. Il passaggio da una città andalusa piena di allegria e di luci ad una tetra città galiziana fu sicuramente, nella formazione della personalità del pittore, una esperienza importante.

La sua mente era già presa dalle preoccupazioni e dall'eccezionale potere creativo che dettero vita, in seguito, alla sua opera. Picasso, avendo raggiunto il massimo grado di perfezione nella tecnica appresa da suo padre, acquistò una grande fiducia in se stesso, al punto tale, di realizzare, non ancora quattordicenne, una mostra dei suoi lavori a la Coruna. Durante il periodo barcellonese, l'opera di Picasso ha subito una evoluzione di capitale importanza per capire le sue tappe successive e l'insieme in generale. Picasso arrivò a Barcellona con una solida formazione accademica, acquisita soprattutto durante il periodo di vicinanza al padre. Le sue doti eccezionali ne fecero subito un giovane pittore di grandi qualità, come lo dimostrano gli onori tributati al suo quadro "Scienza e Carità". Ma il contatto con gli artisti barcellonesi lo portò a riflettere sulle possibilità che la libertà creatrice. allora fermamente proclamata, poteva offrirgli. Era più che naturale che Picasso, tenuto conto delle realizzazioni dei suoi nuovi amici e delle opere che richiamavano all'impressionismo e al postimpressionismo, cominciasse a liberarsi dalla rigidità accademica per lanciarsi in creazioni di ben più ampio respiro e di maggior forza espressiva.

Agli inizi si avverte un certo schematismo delle forme e l'uso di un cromatismo più audace e più libero. Non si può dire che Picasso sia passato attraverso una tappa impressionistica; in realtà, se adottò la tecnica divisionista non fu affatto con lo scopo di dissociare la luce e di fissare gli elementi fuggenti della natura. Egli usa forme semplici e colori puri soprattutto per ottenere una maggiore intensità espressiva.

Picasso a Parigi

Nei primi anni del XX secolo, a Parigi, il giovane Picasso iniziò una lunga relazione affettiva con Fernande Olivier. È lei che appare ritratta in molti dei quadri del "periodo rosa". Fu lasciata per Marcelle Humbert, che Picasso chiamava Eva, inserendo dichiarazioni d'amore per lei in molti dei suoi quadri cubisti. Picasso frequentava i quartieri di Montmartre[3] e Montparnasse, annoverando tra le sue amicizie André Breton, Guillaume Apollinaire e la scrittrice Gertrude Stein.

La seconda guerra mondiale

Durante la seconda guerra mondiale Picasso rimase nella Parigi occupata dai tedeschi. Il regime nazista disapprovava il suo stile, pertanto non gli fu permesso di esporre. Riuscì inoltre ad evitare il divieto di realizzare sculture in bronzo, imposto dai nazisti per economizzare il metallo. Uno dei più famosi lavori di Picasso è "Guernica", tela dedicata al bombardamento della cittadina basca di Guernica ad opera dei tedeschi, in cui sono rappresentate la disumanità, la brutalità e la disperazione della guerra. Quello di Guernica fu infatti il primo bombardamento aereo contro una popolazione civile inerme che la storia ricordi. La tela ha un forte significato simbolico: il toro rappresenta la furia della guerra, il cavallo il popolo ferito, i caduti a terra la sconfitta dell'umanità. Deformando i volti dei personaggi, le espressioni, riesce a denunciare in modo sconvolgente la guerra.

Le donne di Picasso

Sposato due volte, ha avuto cinque figli da quattro donne diverse e numerose relazioni extra-coniugali. Nel 1918 sposò a Parigi Olga Khokhlova, una ballerina della troupe di Sergei Diaghilev, per cui Picasso stava curando il balletto Parade. La Khokhlova introdusse Picasso nell'alta società parigina degli anni venti. I due ebbero un figlio, Paulo, che successivamente si dedicherà alle corse motociclistiche. L'insistenza della moglie sul corretto apparire in società collideva però con lo spirito bohémien di Picasso creando tra i due motivo di continua tensione. Nel 1927 Picasso conobbe la diciassettenne Marie-Thérèse Walter e iniziò una relazione con lei. Il matrimonio con Olga Khokhlova si concluse in una separazione anziché in un divorzio perché secondo le leggi francesi un divorzio avrebbe significato dividere equamente le proprietà della coppia tra i due coniugi, cosa che Picasso non volle fare. I due rimasero legalmente sposati fino alla morte della Khokhlova, avvenuta nel 1955. Dalla relazione con Marie-Thérèse Walter nacque la figlia Maia. Marie-Thérèse visse nella vana speranza di unirsi in matrimonio all'artista e si suiciderà impiccandosi quattro anni dopo la sua morte. Anche la fotografa Dora Marr fu amica e amante di Picasso. I due si frequentarono spesso tra la fine degli anni trenta e l'inizio degli anni quaranta; fu lei a documentare la realizzazione di Guernica.

Dopo la liberazione di Parigi nel 1944, Picasso divenne il compagno di una giovane studentessa d'arte, Françoise Gilot. Insieme ebbero due figli, Claude e Paloma. Fu lei, unica tra le tante, a lasciare l'artista, stanca delle sue infedeltà. Dopo l'abbandono di Françoise Gilot, Picasso passò un brutto periodo; molti dei disegni a china di quella stagione riprendono il tema di un nano vecchio e brutto come contrappunto ad una giovane ragazza, mostrando come Picasso, ormai sulla settantina, inizi a percepire sé stesso come grottesco e poco attraente. Tra quei disegni vi sono quelli dedicati a Geneviève Laporte, che lei metterà successivamente all'asta nel giugno del 2005. Non rimase tuttavia solo per molto tempo; conobbe Jacqueline Roque alla Madoura Pottery, mentre lavorava alla produzione di ceramiche da lui decorate. I due rimasero insieme fino alla morte dell'artista, sposandosi nel 1961.Picasso ebbe anche alcuni flirts con nobildonne italiane, quali la Principessa della dolce vita.Giovanna Pignatelli Aragona Cortes alla quale regalo' un quadro della Promenade des Anglais a Nizza, in occasione della nascita di suo figlio Olivier Doria il 7/12/1957. Oltre alla sua produzione artistica, Picasso ebbe anche una carriera cinematografica, apparendo in alcuni film sempre nel ruolo di sé stesso. Tra i "cameo", la sua apparizione nel Testamento di Orfeo di Jean Cocteau. Collaborò inoltre alla realizzazione del film "Il mistero Picasso" di Henri-Georges Clouzot.

La morte

Pablo Picasso morì per un attacco di cuore l'8 aprile 1973 a Mougins, in Provenza, all'età di 91 anni, dove aveva fatto erigere la propria residenza. Alcune biografie accennano al fatto che Picasso prima di morire abbia pronunciato il nome del suo presunto rivale: Amedeo Modigliani[senza fonte]. Fu sepolto nel parco del castello di Vauvenargues.

Pacifismo

Picasso rimase neutrale durante la guerra civile spagnola, la prima e la seconda guerra mondiale, rifiutandosi di prendere posizione per qualsiasi parte. Non si espresse mai al riguardo, ma incoraggiò l'idea che ciò fosse dovuto alle sue convinzioni pacifiste, di cui i suoi contemporanei non furono però completamente convinti. In quanto cittadino spagnolo residente in Francia, non fu obbligato a combattere contro l'invasore tedesco nelle due guerre mondiali; durante la guerra civile spagnola gli spagnoli residenti all'estero non erano obbligati ad arruolarsi, avrebbe potuto far ritorno in Spagna aggregandosi sia al fronte falangismo che a quello repubblicano. Attraverso la sua arte espresse tuttavia condanna e rabbia contro Franco e il franchismo.

Rimase inoltre distante dal movimento indipendentista catalano, benché durante gli anni giovanili esprimesse un generale supporto e amicizia a numerosi dei suoi attivisti. Nessun movimento politico sembrava coinvolgerlo in grande misura, ciò nonostante si iscrisse al partito comunista francese. Dopo la seconda guerra mondiale Picasso si reiscrisse al partito comunista francese e partecipò ad una conferenza internazionale per la pace in Polonia. Le critiche del partito rivolte ad un suo ritratto di Stalin ritenuto insufficientemente realistico raffreddarono tuttavia il suo impegno politico, anche se rimase membro del partito fino alla sua morte. Nel 1949, recandosi a Roma per l'assemblea della presidenza mondiale del movimento dei partigiani della pace, in una celebre colazione ritrasse con uno schizzo a matita il volto "splendente" di Rita Pisano (anch'ella presente in quell'occasione, e componente di spicco del comitato dei pacifisti), e lo intitolò La jeune fille de Calabre. L'opera è oggi conservata nella collezione privata che apparteneva a Carlo Muscetta. Durante i suoi soggiorni romani frequenta una trattoria, quella dei Fratelli Menghi, intorno a cui si ritrovano tutti gli artisti di Roma, pittori, poeti, ma anche attori, registi e sceneggiatori.

L'arte di Picasso

Il lavoro di Picasso è spesso categorizzato in "periodi". Benché i nomi dei periodi più recenti siano oggetto di discussione, quelli più comunemente accettati sono il "periodo blu" (1901-1904), il "periodo rosa" (1905-1907), il "periodo africano" (1908-1909), il "cubismo analitico" (1909-1912), il "cubismo sintetico" (1912-1919).

Prima del 1901

L'apprendistato di Picasso col padre iniziò prima del 1890; i suoi progressi possono essere osservati nella collezione dei primi lavori conservati presso il Museo Picasso di Barcellona, che raccoglie una delle più complete raccolte dei primi lavori dell'artista. Il carattere infantile dei suoi quadri scompare tra il 1893 e il 1894, anno in cui si può considerare un pittore agli inizi. Il realismo accademico dei lavori della metà degli anni '90 è ben visibile nella "Prima comunione" (1896), dove viene ritratta la sorella Lola. Nello stesso anno dipinge il "Ritratto di zia Pepa", considerato "senza dubbio uno dei più grandi dell'intera storia della pittura spagnola"[5]. Nel 1897 il suo realismo viene influenzato dal simbolismo in una serie di paesaggi dipinti con innaturali toni del violetto e del verde. Seguì quello che alcuni chiamano il "periodo modernista" (1899-1900). La conoscenza delle opere di Rossetti, Steinlen, Toulouse-Lautrec ed Edvard Munch, unita all'ammirazione per i suoi vecchi maestri preferiti come El Greco, portò Picasso ad elaborare nei lavori di questo periodo una visione personale del modernismo.

Il periodo blu

Il periodo blu 1901-1904 consiste di dipinti cupi realizzati nei toni del blu e del turchese, solo occasionalmente ravvivati da altri colori. Si tratta, come dice il nome stesso, di una pittura monocromatica, giocata sui colori freddi, dove i soggetti umani rappresentati, appartenenti alla categoria degli emarginati e degli sfruttati, sembrano sospesi in un'atmosfera malinconica che simboleggia l’esigenza di interiorizzazione: l’umanità rappresentata è quella deprimente di creature vinte e sole che appaiono oppresse e senza speranza. Tra le opere di questo periodo ricordiamo: Donna con lo scialletto blu Collezione privata, 1902, Celestina Coll. privata, 1903, Donna che stira New York, Guggenheim Mus., 1904. L'inizio del periodo è incerto tra la primavera del 1901 in Spagna o l'autunno dello stesso anno a Parigi.

Nel suo austero uso del colore e nei soggetti (prostitute e mendicanti sono soggetti frequenti) Picasso fu influenzato da un viaggio attraverso la Spagna e dal suicidio dell'amico Carlos Casagemas. Dall'inizio del 1901 dipinse diversi ritratti postumi di Casagemas, culminanti nel triste dipinto allegorico La Vita (1903) oggi conservato presso il museo d'arte di Cleveland[6]. Lo stesso umore pervade la nota acquaforte Il pasto frugale (1904) che ritrae un uomo cieco e una donna, entrambi emaciati, seduti ad una tavola praticamente vuota. Anche la cecità è un tema ricorrente nei lavori di Picasso di questo periodo, rappresentata inoltre nella tela Il pasto del cieco (1903, conservato presso il Metropolitan Museum of Art) e nel ritratto Celestina (1903). Altri soggetti frequenti sono gli artisti, gli acrobati e gli arlecchini. Questi ultimi, dipinti nel tipico costume a quadri, diventano un simbolo personale dell'artista.

Il periodo rosa

Il "periodo rosa" (1905-1907) è caratterizzato da uno stile più allegro, ravvivato dai colori rosa e arancione e ancora contraddistinto dagli arlecchini. In questo periodo Picasso frequenta Fernande Olivier e molti di questi lavori risentono positivamente della relazione tra i due, oltre che del contatto con la pittura francese. Nel Periodo Rosa giace un rinnovato interesse per lo spazio ed il volume, ma nel quale la malinconia, per quanto temperata, è sempre presente. I soggetti privilegiati sono arlecchini, saltimbanchi, acrobati ambulanti o comunque soggetti legati al mondo del circo quasi tutti i quadri rappresentano le persone del circo dietro le quinte, ma mai sul palco per far comprendere a tutti quanto sia difficile praticare quello stile di vita che è in netta contrapposizione con lo scopo del loro mestiere: far ridere.

Tra le opere di questo periodo ricordiamo: Famiglia d'acrobati (1905, Goteborg, Konstmuseum), Donna col ventaglio (1905, New York, Collezione Whitney), Due fratelli (1906, Basilea, Museo di belle arti). Oltretutto Picasso pubblica dei dipinti "spinti" ad esempio donne mestruate o scene sessuali.

Il periodo africano

Picasso ebbe un periodo in cui la sua produzione artistica risultò influenzata dall'arte africana (1907-1909); se ne considera l'inizio il quadro Les demoiselles d'Avignon, in cui due figure sulla destra del dipinto sono ispirate da oggetti d'artigianato africano. Le idee sviluppate in questo periodo portano quindi al successivo periodo cubista. Nell'opera di Les Demoiselles d'Avignon Picasso, attraverso l'abolizione di qualsiasi prospettiva o profondità, abolisce lo spazio: si simboleggia perciò una presa di coscienza riguardo ad una terza dimensione non visiva, ma mentale. Nella realizzazione delle figure centrali Picasso ricorda la scultura iberica, mentre nelle due figure di destra è evidente l'influsso delle maschere rituali dell'Africa.

Soprattutto la figura in basso, con gli occhi ad altezza diversa, la torsione esagerata del naso e del corpo, evidenzia come Picasso sia giunto alla simultaneità delle immagini, cioè la presenza contemporanea di più punti di vista.La struttura dell’opera è data da un incastro geometricamente architettato di piani taglienti, ribaltati sulla superficie della tela quasi a voler rovesciare gli oggetti verso lo spettatore, coinvolto direttamente dalla fissità dello sguardo delle figure femminili e dallo scivolamento della natura morta quasi fuori del quadro. L’immagine si compone di una serie di piani solidi che si intersecano secondo angolazioni diverse. Ogni angolazione è il frutto di una visione parziale per cui lo spazio si satura di materia annullando la separazione tra un corpo ed un altro.

Il cubismo analitico (1910-1912)


Il periodo analitico inizia nel 1910 in corrispondenza al fatto che ora il paesaggio occupa soltanto un ruolo limitato nelle opere di Picasso e di Braque. Chiusi nei loro atelier, i due artisti producono numerose nature morte a cui si aggiungono alcune figure e ritratti. L’immagine del visibile si frantuma, e i visi e gli oggetti (chitarre, bicchieri, violini, boccali...), a loro volta, si frammentano in una miriade di faccette. L’adozione di una molteplicità di punti di vista permette così di raggiungere una visione totale e di creare un oggetto estetico estremamente strutturato. Questa nuova concezione dello spazio pittorico e della forma favorisce la monocromia e lo studio della luce. Poiché si caratterizzano attraverso una ricerca comune, risulta ora quasi impossibile distinguere con precisione le opere di Picasso da quelle di Braque, opere in cui, fra l’altro, i toni sono volontariamente ridotti alla gamma degli ocra e dei grigi.

Il cubismo sintetico (1912-1914)

Dopo il cubismo analitico (che porta a una sorta di “esplosione” del visibile) si presenta alla ribalta del movimento cubista il periodo sintetico. La “sintesi” (quale è realizzata soprattutto da Picasso, Braque, Gris...) inizia con l'introduzione progressiva di lettere stampate, di listelli di legno e di altri oggetti in tromp-l’oeil 1, attraverso collages2 e papiers collés3, che si presentano come autentici brani di realtà integrati al quadro. Léger, da parte sua, che non fu mai analitico nel senso proprio della parola, gioca sugli incastri e i contrasti di forme introducendo nel cubismo i tre colori primari costituiti dal rosso, dal giallo e dal blu.

Classicismo e surrealismo

Nel periodo successivo alla prima guerra mondiale Picasso produsse lavori di stile neoclassico. Questo "ritorno all'ordine" è evidente nel lavoro di numerosi artisti europei negli anni venti; tra essi Derain, Giorgio de Chirico e gli artisti del movimento del neoggettivismo. I dipinti e i disegni di Picasso di questo periodo ricordano spesso il lavoro di Ingres. Durante gli anni trenta il minotauro sostituisce l'arlecchino come motivo ricorrente e compare anche in "Guernica". L'uso del minotauro è parte da ascriversi all'influenza del surrealismo. Considerato da molti il più famoso lavoro di Picasso, Guernica è dedicato al bombardamento tedesco della cittadina basca di Guernica ed è rimasto esposto al Museum of Modern Art di New York fino al 1981, anno in cui è stato restituito alla Spagna. Esposto inizialmente al Casón del Buen Retiro e poi al museo del Prado, nel 1992 è stato trasferito al Reina Sofía in occasione della sua apertura.

Gli ultimi lavori

Picasso fu uno dei 250 scultori che esposero alla "Terza mostra Internazionale di Scultura" tenutasi presso il museo delle arti di Filadelfia nell'estate del 1949. Negli anni cinquanta il suo stile cambia nuovamente; l'artista si dedica alla reinterpretazione dell'arte dei maestri producendo una serie di lavori ispirati al dipinto Las Meninas di Velázquez e dipinti ispirati all'arte di Goya, Poussin, Manet, Courbet e Delacroix. Gli venne commissionato un bozzetto per una scultura di oltre quindici metri da installare a Chicago. Accolse l'invito con entusiasmo realizzando una scultura (Il Picasso di Chicago) dall'aspetto ambiguo e controverso.

Non è chiaro cosa la figura rappresenti, può sembrare un uccello, un cavallo, una donna o una figura completamente astratta. La scultura fu svelata nel 1967 e Picasso la donò alla città rifiutandone il pagamento di 100.000 dollari. Gli ultimi lavori di Picasso furono una miscela di stili. Dedicando tutte le sue energie al lavoro, Picasso divenne ancora più audace, colorato ed espressivo producendo dal 1968 al 1971 tantissimi dipinti e centinaia di acqueforti. All'epoca questi lavori furono pesantemente accolti dalla critica, salvo essere riscoperti dopo la morte dell'artista e valutati come opere di neoespressionismo in anticipo sui tempi. Picasso si è occupato anche di Mail art.

Genio o malattia?

Secondo il neuroscienziato olandese Michel Ferrari[8], all'origine dei quadri cubisti di Picasso ci sarebbe stata l'emicrania: volti tagliati in verticale e particolari del volto sproporzionati sono infatti il frutto delle visioni "spezzate" dei malati di aura visiva, una patologia di cui Picasso probabilmente soffriva, come anche De Chirico. Picasso era inoltre dislessico.

Lasciti

Al momento della sua morte, molti dei suoi dipinti erano di sua proprietà, dato che Picasso tenne fuori dal mercato le opere che non aveva bisogno di vendere. Oltre a ciò, Picasso possedeva una considerevole collezione di opere di artisti suoi contemporanei come ad esempio Henri Matisse, con cui scambiò lavori. Non lasciando un testamento, le tasse di successione vennero pagate allo stato francese attingendo alle sue opere e alla sua collezione. Questi lavori andarono a formare il nucleo dell'immensa collezione del Musée Picasso di Parigi. Nel 2003 i parenti di Picasso inaugurarono un museo dedicato ai suoi lavori nella sua città natale in Spagna, il Museo Picasso Málaga.

Il Museo Picasso di Barcellona ospita molti dei primi lavori di Picasso, creati durante la sua vita in Spagna, incluse alcune opere raramente esibite in cui si rivela la sua solida preparazione classica. Il museo inoltre possiede alcuni studi di figura fatti sotto la guida del padre nonché la collezione di Jaime Sabartés, amico di Picasso dai suoi giorni di Barcellona che fu per molti anni anche suo segretario personale. Nel film Surviving Picasso (1996) l'artista viene raccontato attraverso l'esperienza personale di Françoise Gilot. L'artista è interpretato da Anthony Hopkins.

Le maggiori quotazioni



Alcuni dei quadri di Picasso sono tra i più costosi dipinti del mondo

* Nudo su un armadio nero - venduto per 45,1 milioni di dollari statunitensi nel 1999 a Les Wexner, che ne fece dono al Wexner Center for the Arts.
* Le nozze di Pierrette - venduto per oltre 51 milioni di dollari statunitensi nel 1999.
* Ragazzo con pipa - venduto per 104 milioni di dollari statunitensi da Sotheby's il 4 maggio 2004, stabilisce un record.
* Dora Maar e il gatto - venduto per 95,2 milioni di dollari statunitensi da Sotheby's il 3 maggio 2006.
* L'arlecchino cubista - valutato oltre 30 milioni di dollari.
* Nude, Green Leaves and Bust - venduto per oltre 106 milioni di dollari statunitensi da Christie's il 4 maggio 2010 a New York, stabilisce un nuovo record.


Aneddoti e curiosità


# Un uomo criticò Picasso perché creava arte poco realistica. Picasso gli chiese: «Mi può mostrare dell'arte realistica?» L'uomo gli mostrò la foto della moglie. Picasso osservò: «Quindi sua moglie è alta cinque centimetri, bidimensionale, senza braccia né gambe, e senza colori tranne sfumature di grigio?»[10]
# Il Guinness dei Primati cita Picasso come il pittore più prolifico.[senza fonte]
# I soldati del Führer domandarono a Picasso vedendo il quadro di Guernica "Avete fatto voi questo orrore, maestro?" e lui rispose "No, è opera vostra."[senza fonte]
# Ad un uomo che lo accusava di dipingere come un bambino di cinque anni il pittore rispose: "Magari potessi!"[senza fonte]
# Picasso era mancino.
# In seguito al furto della Gioconda, (1911) dal Museo del Louvre, per il suo carattere estroso ed irregolare fu sospettato di essere l'autore del furto; fu indagato ed interrogato per questo, risultando poi del tutto estraneo ai fatti.
# Accusato di plagio rispose: «I mediocri imitano, i grandi copiano».[senza fonte]
# Era peniafobico, vale a dire che aveva il timore di diventare povero[11].
# In un'intervista il cantante Miguel Bosé ha raccontato, «andavamo spesso nella sua villa vicino a Cannes, la Californie. E lui ci faceva disegnare. Metteva i pennelli in mano a me e a mia sorella Lucia, e ci chiedeva di aiutarlo, usando solo due colori: il verde e il rosa. [...] Una volta, a New York, in casa di amici, davanti a un Picasso, ho riconosciuto un angolo rosa che avevo fatto io»

Figli

* Paulo (4 febbraio 1921 - 5 giugno 1975) - con Olga Khokhlova
* Raul (27 aprile 1921 - ) - con Lola Fernandez
* Maya (5 settembre 1935 - ) - con Marie-Thérèse Walter
* Claude (15 maggio 1947 - ) - con Françoise Gilot
* Paloma (19 aprile 1949 - ) - con Françoise Gilot


Opere

# Moulin de la Galette (1900)
# Autoritratto (1901)
# Evocazione (1901)
# Arlecchino pensoso (1901)
# Autoritratto - Io, il re (1901)
# Margot (1901)
# Donna in blu (1901)
# I due saltimbanchi (1901)
# La bevitrice d'assenzio (1901)
# Ritratto di Jaime Sabartès (1901)
# Le due sorelle (1902)
# "Poveri in riva al mare" (1903)
# La famiglia Soler (1903)
# La vita (1903)
# Madre con bambino malato (1903)
# Ritratto di Benet Soler (1903)
# Il vecchio chitarrista cieco (1903)
# Il vecchio ebreo (1903)
# La Celestina (1904)
# L'attore (1904 - 1905)
# Acrobata e giovane equilibrista (1905)
# Due acrobati con cane (1905)
# Famiglia di acrobati con scimmia (1905)
# Ragazza di Maiorca (1905)
# Ragazzo con pipa (1905)
# Ragazzo che conduce un cavallo (1905-06)
# Ritratto di Gertrude Stein (1905-06)
# Due fratelli (1906)
# Autoritratto (1907)
# Les demoiselles d'Avignon (1907)
# Donna con ventaglio (1908)
# La casetta in giardino (1908)
# La contadina (1908)
# La driade (1908)
# Tre donne (1908-09)
# Serbatoio a Horta de Ebro (1909)
# Donna con mandolino (1909)
# Donna con pere (1909)
# Donna con ventaglio (1909)
# Fabbrica di mattoni a Tortosa (1909)
# L'appuntamento (1909)
# Natura morta con bottiglia di liquore (1909)
# Ritratto di Ambroise Vollard (1909-10)
# Ma Jolie (1911-12)
# Chitarra (1912-1913)
# Natura morta con sedia impagliata (1912)
# Violino, bicchiere di vino, pipa e calamaio (1912)
# Chitarra (1913)
# Donna con camicia in poltrona (1913)
# Violino e fruttiera (1913)
# Bottiglia di Bass, clarinetto, chitarra, violino (1914)
# Chitarra sul tavolo (1914)
# Natura morta verde (1914)
# Ritratto di ragazza (1914)
# Arlecchino (1917)
# Sipario per "Parade" (1917)
# Ritratto di Olga in poltrona (1917)
# Pierrot (1918)
# Bicchiere, bouquet, chitarra e bottiglia (1919)
# Donna seduta (1920)
# I tre musici (1921)
# Tre donne alla fontana (1921)
# Grande bagnante (1921-22)
# Due donne che corrono sulla spiaggia (1922)
# Arlecchino - Ritratto di Jacinto Salvado (1923)
# Il flauto di Pan (1923)
# Arlecchino musicista (1924)
# Paulo vestito da Arlecchino (1924)
# Il bacio (1925)
# I tre ballerini (1925)
# Studio con testa di gesso (1925)
# L'atelier della modista (1926)
# Bagnante seduta (1930)
# La crocefissione (1930)
# Donna nuda su una poltrona rossa (1932)
# Il sogno (1932)
# Studio per la copertina di Minotaure (1933)
# Corrida (1934)
# Nudo in giardino (1934)
# "Two Characters" (1934)
# La Musa (1935)
# Minotauromachia (1935)
# Donna che piange (1937)
# Ritratto di Marie-Thérèse (1937)
# Sulla spiaggia (1937)
# Guernica (1937)
# Dora Maar seduta (1937)
# Ritratto di Nush Eluard (1937)
# Donna seduta (1938)
# Maya con la bambola (1938)
# Il maglione giallo (1939)
# Serenata al mattino o L'aubade (1942)
# Le tre età dell'uomo (1942)
# Femme en vert (1943-44)
# La cucina (1948)
# Massacro in Corea (1951)
# L'ombra (1953)
# Donne di Algeri (1955)
# Donna nuda davanti al giardino (1956)
# Las Meninas (1957)
# La Californie (1958)
# Jacqueline au ruban jaune (1961-62)
# Femme assise - Jacqueline (1962)
# Il pittore e la modella (1963)
# Visage (1970)
# Donna sul divano I (1970-1971)
# Graffito di Pablo Picasso (Museo Monumento al deportato di Carpi)

Edited by .:._Silver_.:. - 1/5/2011, 13:03
 
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.:._Silver_.:.
view post Posted on 7/2/2011, 20:34     +1   -1




Moulin de la Galette (1900)
Moulin de la Galette (1900)
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Picasso ricorda alcuni insegnamenti degli impressionisti come Degas e Manet. Si pone dal punto di vista di un osservatore molto interessato allo spettacolo. Quest'idea viene data dalla precisione del dipinto e dai dettagli. L'autore usa colori nuovi per le sue caratteristiche: l'opera ha toni vivaci che danno un'alone di fascino e artificiosità alla scena che sembra muoversi.

Autoritratto1901
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Autoritratto è un olio su tela di cm 80 x 60 realizzato nel 1901 dal pittore spagnolo Pablo Picasso; ora conservato al Musée National Picasso di Parigi. Il quadro risale al Periodo blu dell'artista, che durerà fino al 1904. Picasso si ritrae avvolto

Arlecchino pensoso (1901)
Pensive Harlequin (1901)
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In questo quadro si può notare come il colore blu acquisti sempre maggiore rilevanza nelle opere picassiane, tanto da divenire predominante su tutti gli altri, e quale importanza abbiano i personaggi del circo per l'artista, che li ripropone costantemente.

Margot (1901)
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Picasso, nello scegliere il soggetto di questo dipinto, si è propbabilmente ispirato ai temi più tipici del pittore Toulouse–Lautrec: la vita notturna parigina e i suoi protagonisti. I colori, molto violenti, ricordano quelli utilizzati dai Fauves; la tecnica, invece, è simile a quella usata da Van Gogh: leggeri tocchi ravvicinati di pennello.

L'opera è nota anche come L'attesa (La Espera, in spagnolo) o Prostituta con una mano sulla spalla



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Donna in blu (1901)
Woman in Blue (1901)
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Per dipingere questo quadro Picasso pare essersi ispirato al celebre La regina Maria Anna d'Austria di Velázquez.
L'opera non ottenne però il successo sperato: presentata, infatti, all'Esposizione di Belle Arti di Madrid non trovò acquirenti e i critici la valutarono in termini piuttosto negativi.

I due saltimbanchi (1901)
Two acrobats (1901)
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I due saltimbanchi o Arlecchino e la compagna è un olio su tela di cm 73 x 60 realizzato nel 1901 dal pittore spagnolo Pablo Picasso.
È conservato al Museo Puškin di Mosca.
Il dipinto ha molti punti di contatto con l'Arlecchino pensoso, primo fra tutti il soggetto circense, molto amato dall'artista.

La bevitrice d'assenzio (1901)
The drinker of absinthe (1901)
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La bevitrice d'assenzio è un olio su tela di cm 73 x 54 realizzato nell'autunno del 1901 a Parigi, dal pittore spagnolo Pablo Picasso.
È conservato al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo.
Il quadro vuole mostrare, nella figura della donna, la solitudine da cui il pittore era stato colpito in quel periodo.

Ritratto di Jaime Sabartès (1901)
Portrait of Jaime Sabartes (1901)
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Ritratto di Jaime Sabartés è un olio su tela di cm 82 x 66 realizzato nel 1901 dal pittore spagnolo Pablo Picasso.
È conservato al Museo Puškin di Mosca.
Jaime Sebartés era un caro amico di Picasso e ne divenne anche uno dei principali biografi.

Le due sorelle (1902)
Two Sisters (1902)
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Le due sorelle o L'incontro è un dipinto ad olio su tela di cm 152 x 100 realizzata nel 1902 dal pittore spagnolo Pablo Picasso.
È conservato al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo.
Questa tela è stata realizzata nell'estate del 1902 a Barcellona, in segutio agli studi eseguiti presso il carcere femminile di Saint-Lazare, durante il soggiorno parigino. Numerosi sono i disegni preparatori che precedettero l'esecuzione di questo dipinto.
Il quadro rappresente due donne, una prostituta e la madre, secondo le intenzioni dell'artista. Il titolo deriva da un errore dell'amico Sabartès, che trascrisse soeur (sorella) al posro di mère (madre).
La figura a destra tiene in braccio un bambino: questo particolare rimanda alle Visitazioni, in particolare a quella di El Greco.
Alcuni critici, come riportato da Richardson[1], interpretano l'opera come allegoria di amore sacro e amore profano.

Poveri in riva al mare" (1903)
Poor in the sea "(1903)
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Poveri in riva al mare (Des pauvres au bord de la mer) è un dipinto realizzato olio su tela nel 1903 da Pablo Picasso.
Attualmente è conservato a Cleveland, nel Cleveland Museum of Art. Appartiene ad una fase della produzione di Picasso che la critica definisce "periodo blu" (1901-1904). Le tre figure umane mostrano chiaramente la preparazione accademica dell’artista; sono definite da una linea di contorno marcata e presentano un aspetto plastico grazie alle ombre. Riflettono un senso di chiusura in se stessi, il che determina solitudine, malinconia e dolore. Come le altre opere di questo periodo il tema principale è l'incomunicabilità, infatti i personaggi sono statici, immobili, incapaci di relazionarsi fra loro.

La famiglia Soler (1903)
Soler Family (1903)
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La famiglia Soler è un'opera realizzata nel 1903 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È realizzata con la tecnica dell'olio su tela e misura cm 150 x 200. La tela è conservata a Liegi nel Musée d'Art Moderne et d'Art Contemporain.
Il quadro fu dipinto a Barcellona per il sarto Soler, in cambio di alcuni abiti. Il soggetto è costituito dalla famiglia Soler con il cane, ritratti durante un pic-nic; sopra alla tovaglia si trovano del vino, della frutta e una lepre appena cacciata col fucile accanto.
All'origine, lo sfondo era di un blu uniforme, come fosse un fondale di teatro: questa soluzione non piacque al committente, che convinse Picasso a permettere al pittore Sebastiá Junyer Vidal di ambientarlo in un paesaggio. Quando nel 1913 il quadro fu acquistato dal mercante d'arte parigino Daniel-Henri Kahnweiler, Picasso riportò il quadro come era in origine.
Venduto al Wallraf-Richartz-Museum di Colonia, fu considerato dai nazisti espressione di arte degenerata: posto in vendita alla Galleria Fischer di Lucerna nel 1939, fu acquistato dall'attuale proprietario.

La vita (1903)
Life (1903)
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"La Vita" 1903
Di gradi dimensioni "La Vita" è stato dipinto a Barcellona nell' estate del 1903 e rappresenta uno dei lavori più ambiziosi di Picasso, soprattutto per la pregnanza simbolica. Il lavoro è importante, sia per le dimensioni che per lo studio che precede la tela ultimata. Conosciamo infatti due schizzi preparatori, a penna e a matita, quest' ultimo realizzato sul retro di una lettera. In esso, la figura maschile ha i tratti dello stesso autore, mentre nel quadro definitivo avrà quelli di Casagemas. L' allegoria che Picasso ha voluto rappresentare non è di facile decorazione. Alcuni critici hanno liuquidato il problema definendo la tela"un' opera problematica" altri, invece, riconoscedo il motivo simbolico delle due coppie, hanno dato diverse letture della relazione tra queste: per alcuni esse esprimono l' incompatibilità fra vita e amore sessuale, per altri la coppia umana, fonte della vita, mostra e indica il frutto dell' unione fisica, tenuto tra le braccia della donna con mantello. La composizione è semplice, simetrica e le figure sono rappresentate in una rigidezza quasi statuaria. Sullo sfondo, fra i due gruppi di figure, sono raffigurati due studi di nudi, come se la scena si svolgesse nell' "atelier" di un pittore. Nonostante il tema in primo piano sia l' amore terreno, i disegni retrostanti, come un monito, sembrano rammentare a chi guarda che la vita è dolore. Probabilmente il progetto originario era più complesso (l' autore decise di cambiare il volto di uno dei protagonisti rispetto agli schizzi, e di non raffigurarlo completamente nudo). Qualunque sia la lettura di "La Vita", questo quadro rimane ambiguo. Fonti religiose e profane si mescolano in un' atmosfera che ricorda il dolore e la tristezza di Adamo ed Eva di fronte alla perdita dell' eternità, rappresentata da un bambino che sembra quasi morto e da una donna non piu giovane.

Madre con bambino malato (1903)
Mother with sick child (1903)
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Madre con bambino malato è un dipinto a olio su tela di cm 47,5 x 41 realizzato nel 1903 dal pittore spagnolo Pablo Picasso.
È conservato al Museu Picasso di Barcellona.
Il quadro fa parte del cosiddetto periodo blu, caratterizzato, oltre alla predominanza del colore blu, da atmosfere di angoscia e da soggetti malati o ai limiti della società.

Ritratto di Benet Soler (1903)
Portrait of Benet Soler (1903)
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Ritratto di Benet Soler è un olio su tela realizzato nel 1903 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. L'opera misura cm 100 x 70.
È conservata al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo.
Il soggetto ritratto è Benet Soler, uno degli amici barcellonesi del pittore.
L'atmosfera della tela è cupa e il protagonista presenta un'espressione assente e malinconica.

Il vecchio chitarrista cieco (1903)
The old blind guitarist (1903)
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Il vecchio chitarrista cieco è un dipinto ad olio su tavola di cm 121 x 92 realizzato nel 1903 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al The Art Institute di Chicago.
Picasso rappresenta in questo quadro un vecchio mendicante cieco, su di un marciapiede, intento a suonare una grossa chitarra, che nel quadro occupa molto più spazio di lui e si contrappone nella sua rotondità alla magrezza del vecchio.
La chitarra e gli altri strumenti affini, come il mandolino, diventeranno uno dei soggetti più ricorrenti di Picasso.

Il vecchio ebreo (1903)
The old jew (1903)
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Il vecchio ebreo è un olio su tela realizzato nel 1903 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. Misura cm 125 x 92.
È conservato al Museo Puškin di Mosca.
Il quadro risale al periodo blu dall'artista. Picasso utilizzò spesso come soggetti delle sue tele gli emarginati, ai quali si sentiva molto vicino, in particolare gli artisti del circo sono tra i soggetti di alcune delle sue tele più celebri.




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La Celestina (1904)
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La Celestina è un'opera realizzata nel 1904 dal pittore spagnolo Pablo Picasso: si tratta di un olio su tela che misura cm 81x60. È conservata a Parigi nel Musée National Picasso.

L'opera fu eseguita dal pittore a Barcellona, nel marzo 1904, poco prima di partire per Parigi.
Il soggetto è una mezzana, o protettrice, cieca da un occhio, divenuta simbolo, per il pittore, della Spagna licenziosa. In molti paesi spagnoli, le vecchie erano associate alla morte, poiché toccava loro annunziare i decessi recenti.
Celestina è anche un personaggio della Tragicomedia de Calisto y Melibea di Fernando de Rojas, autore vissuto nel XV secolo. Il romanzo divenne così popolare che Celestina divenne presto sinonimo di "ruffiana" o "mezzana". Picasso era in possesso del libro fin da adolescente e ne collezionò diverse edizioni antiche.
La storia narra che Celestina si intromette nella storia d'amore di Calisto e Melibea, con l'intenzione di ricavarne un guadagno: la morte del giovane e il suicidio conseguente dell'amata conducono alla morte anche Celestina e i suoi complici.
Celestina, però, non era solo ruffiana, ma anche sarta, profumiera, esperta di cosmesi e di ricostruzione della verginità: come la definisce uno dei suoi complici, era anche "un poco strega".
La donna ritratta ha un'inquietante somiglianza con la zia di Picasso, Pepa, uttavia la modella fu Carlotta Valdivia, che abitava a pochi passi dalla casa del pittore.
Questo soggetto tornerà anche in altre opere di Picasso, fino alle rielaborazioni del 1967, che la vedranno nelle vesti di sarta, strega o imbellettatrice.



L'attore (1904 - 1905)
The actor (1904 - 1905)
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L'attore è un'opera realizzata nell'inverno del 1904 - 1905 dal pittore spagnolo Pablo Picasso e conservata al Metropolitan Museum of Art di New York. Quest'opera è realizzata con la tecnica dell'olio su tela e misura cm 196,2 x 115,5. Il dipinto è entrato a far parte della collezione del museo nel 1952 a seguito della donazione fatta dalla sig.ra Thelma Chrysler Foy
Il 22 gennaio 2010, la tela è stata danneggiata, incidentalmente, da una visitatrice del museo che ha provocato un taglio nella parte inferiore del dipinto di 15 cm. Il taglio non coinvolge aspetti focali dell'opera e la stessa è stata immediatamente trasferita in un laboratorio per effettuare il restauro


Acrobata e giovane equilibrista (1905)
Young acrobat and tightrope walker (1905)
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Acrobata e giovane equilibrista è un dipinto ad olio su tela di cm 147 x 95 realizzato nel 1905 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Museo Puškin delle belle arti
In questo quadro Picasso inizia ad affiancare il rosa alle tonalità del blu. Iniziano anche a cambiare i temi rappresentati: amore e giovinezza prendono il posto di vecchiaia e malattia.

Due acrobati con cane (1905)
Two Acrobats with a Dog (1905)
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Due acrobati con cane è un gouache su cartone realizzato nel 1905 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. Misura 105,5 × 75 cm. È conservato al Museum of Modern Art di New York.
Come molte altre opere di Picasso, il soggetto è di ambito circense; sono infatti rappresentati due saltimbanchi accompagnati dal cane. Uno dei due è vestito da Arlecchino, personaggio molto amato dall'artista per via del costume a losanghe. Come nella Ragazza di Maiorca i due ragazzi mostrano un'aria melanconica e rattristata, dovuta probabilmente alla loro condizione di emarginatezza dalla società.




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Famiglia di acrobati con scimmia (1905)
Family of Acrobats with Monkey (1905)
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Famiglia di acrobati con scimmia è un'opera realizzata nel 1905 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. Questa tela è realizzata con tecniche miste su cartoncino (gouache, acquerello, pastello ed inchiostro di china) e misura cm 104 x 75. È conservata a Göteborg al Konstmuseum.
Nel 1905, comincia il cosiddetto periodo rosa di Picasso, durante il quale il pittore abbandona le cromie dell'azzurro per passare a quelle del rosa.
Il quadro rappresenta un acrobata che indossa una tuta molto aderente che mette in risalto la sua magrezza. Egli è seduto vicino a quella che è con molta probabilità la sua compagna, la quale tiene in braccio il suo piccolo bambino in un momento di pausa dal lavoro del circo. In basso a destra troviamo una scimmia, che, così come l'uomo e la donna, guarda il bimbo sul quale è rivolta l'attenzione di tutti i personaggi dipinti. Proprio per questo motivo, questo quadro in qualche modo ci ricorda il presepe, anche per la grande delicatezza e tenerezza che infonde all'osservatore.
I colori sono prevalentemente sui toni del rosa, dell'arancio e del bianco; vi si aggiungono il blu-verde per una parte dello sfondo e il nero per la pelliccia della scimmia e le scarpette dell'acrobata. Un dettaglio importante da notare è che il cappello dell'uomo non è stato dipinto, traspare il cartone sottostante, su cui l'opera è stata eseguita.


Ragazza di Maiorca (1905)
Girl of Majorca (1905) picasso
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Ragazza di Maiorca è un gouache su cartoncino di cm 67 x 51, realizzato nel 1905 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. L'opera è conservata a Mosca nel Museo Puškin.
Si tratta di uno studio per I giocolieri, realizzato poco dopo.

Ragazzo con pipa (1905)
Boy with a Pipe (1905)
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Ragazzo con la pipa (in francese: Garçon à la pipe) è un dipinto di cm 100 x 81 realizzata nel 1905 dal pittore spagnolo Pablo Picasso, subito dopo essersi sistemato nella sua residenza di Montmartre (Parigi).
Fa parte di una collezione privata.
La tela ritrae un ragazzino, conosciuto come Petit Louis, che si aggirava nello studio del pittore spagnolo. I toni grigi della pelle fanno sembrare il ragazzo malsano e contribuiscono a creare un’atmosfera decadente. Il rosso carico della corona di rose contrasta fortemente con i colori smorzati del resto.
L'opera è stata acquistata nel 1950 dai Whitney, una famiglia di collezionisti, per una somma allora equivalente a 30 mila dollari. Nel corso degli anni, la famiglia Whitney è riuscita ad accumulare una raccolta di opere di Picasso, Manet, Sargent e Braque, molte delle quali sono esposte attualmente in alcuni dei più prestigiosi musei statunitensi.
Nel 2004 la tela è stata aggiudicata all’asta da Sotheby's, a New York, per 104,1 milioni di dollari, costituendo il record mondiale degli acquisti di opere d'arte fino al 03 febbraio 2010, quando è stata superata dalla scultura «L'Homme Qui Marche I», di Alberto Giacometti, venduta a Londra per 65 milioni di sterline (104,3 milioni di dollari).

Ragazzo che conduce un cavallo (1905-06)
Boy leading a horse (1905-06)
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Ragazzo con cavallo è un'opera realizzata tra il 1905 e il 1906 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È realizzata con olio su tela e misura cm 220,3 x 130,6. È conservata al Museum of Modern Art di New York. Alfred Barr scrisse riguardo a quest'opera, che si inserisce nel primo periodo classico di Picasso: "...una semplicità semplice e naturale di ordine e di atteggiamento, che fa apparire grossolani e sbiaditi i custodi ufficiali della tradizione greca come Ingres e Puvis de Chavannes". Non troviamo in questa tela nessuna volontà narrativa, nessun dettaglio ne animazione sullo sfondo. Allo scopo di evocare la semplicità e la purezza. Picasso sceglie l'immagine archetipa di un uomo in armonia con l'animale, entrambi inseriti in un paesaggio scarno e primitivo: un non luogo dove tempo e stagioni non esistono. I colori terracotta e grigio, lontani da quelli proposti dai fauves, esposti nello stesso anno al Salon des Indèpendants, sono un esplicito rifiuto ai nuovi pigmenti brillanti. Picasso preferisce ancora la monocromia alla policromia. E’ conservato al Museum of Modern Art di New York.




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Ritratto di Gertrude Stein (1905-06)
Portrait of Gertrude Stein (1905-06)
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Ritratto di Gertrude Stein è un dipinto a olio su tela di cm 99,6 x 81,3 realizzato nel 1905–1906 dal pittore spagnolo Pablo Picasso.
È conservato al Metropolitan Museum of Art di New York.
Il quadro è considerato dai critici come l'opera che precorse il Cubismo. Il soggetto, la scrittrice statunitense Gertrude Stein, fu una cara amica di Picasso nonché collezionista di quadri cubisti e prima vera mecenate e sostenitrice delle opere del pittore spagnolo. La forte personalità della Stein, che rimase poi proprietaria della tela fino alla morte, fu rappresentata da Picasso grazie all'evidenziamento dei suoi profondi occhi neri.
Pare che nel realizzare questo dipinto Picasso abbia esitato a lungo prima di realizzare il volto che come si può notare è molto diverso dal resto del dipinto, soprattutto dalle mani. In effetti si ritrovano nei tratti duri e irrealisti le influenze dell'arte africana (l'interesse per la quale fioriva in quegli anni) ed il germe del cubismo. Lo sviluppo di questa tendenza nell'arte di Picasso si avrà l'anno successivo con Les demoiselles d'Avignon.
Dopo la morte della Stein, l'opera passò in dono al Metropolitan Museum.

Due fratelli (1906)
Two Brothers (1906)
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Due fratelli è un'opera realizzata nel 1906 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. Questa opera è realizzata con a gouache su cartone e misura cm 80 x 59.
È conservata a Parigi nel Musée National Picasso: un'opera omonima si trova al Kunstmuseum di Basilea.
Il dipinto è stato realizzato a Gòsol, piccolo villaggio sperduto tra i Pirenei catalani. I primi lavori eseguiti durante l'estate si rifanno a quelli del periodo parigino, come L'abbeverata, che hanno come protagonisti giovani nel pieno delle forze. In quest'opera un ragazzo porta sulle spalle un bambino, forse il fratello minore: sulla sinistra, si intravede un tamburo, che richiama l'ambiente circense già trattato.

Autoritratto (1907)
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Autoritratto è un olio su tela realizzato nel 1907 dal pittore spagnolo Pablo Picasso, di misura cm 80,5 x 60. È conservato a Praga alla Narodnì galerie v Praze.
Il 1907 è un anno importante nel percorso artistico di Picasso, nel quale si verifica uno profondo mutamento di stile, anche a causa dell'incontro con Braque.
La tela è caratteristica di questa fase di passaggio, e lo si può riscontrare, ad esempio, nei lineamenti poco realistici, come il naso sproporzionato rispetto al resto del volto.

Les demoiselles d'Avignon (1907)
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Les Demoiselles d'Avignon è uno dei più celebri dipinti di Pablo Picasso. È un olio su tela, realizzato nel 1907, di misura cm 243,9 x 233,7. È conservato al MoMA di New York.
Il quadro mostra cinque prostitute in un bordello di calle Avignon, a Barcellona. Picasso creò oltre un centinaio di studi preparatori e schizzi in preparazione a questo lavoro, uno dei più importanti nello sviluppo iniziale del Cubismo.
Quando fu esposto per la prima volta nel 1916, il quadro fu tacciato di immoralità. Molti critici trovarono delle somiglianze tra quest'opera e Les Grandes Baigneuses di Cézanne, connessioni messe però in discussione dai commentatori successivi.
Picasso dipinse in maniera differente ciascun personaggio. La donna che tira la tenda sul fondo è cosparsa di un pesante strato di vernice. La sua testa è la più cubista di tutte e cinque, e rappresenta una forma geometrica acuta. La testa cubista della figura che si accascia ha subito almeno due revisioni e dalla figura originale di iberico è passata alla sua forma attuale. Le maschere sembrano derivare dalle maschere tribali africane. Si pensa che Maurice Vlaminck abbia introdotto Picasso alla scultura africana di tipo Fang nel 1904.




Edited by .:._Silver_.:. - 22/5/2011, 16:00
 
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Donna con ventaglio (1908)
Woman with Fan (1908)
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Donna con ventaglio è un olio su tela di misura cm 152 x 101, realizzato nel 1908 dal pittore spagnolo Pablo Picasso.
È conservato a San Pietroburgo al Museo dell'Ermitage.
La tela presenta la mescolanza di varie correnti e influenze che stavano influenzando l'opera di Picasso in questo periodo: Paul Cézanne, l'arte africana e quella greca classica.

La casetta in giardino (1908)
The cottage garden (1908)
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La casetta in giardino è un'opera realizzata nel 1908 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È realizzata con olio su tela e misura cm 92 x 73.
È conservata a Mosca nel Museo Puškin.
Il quadro è ispirato al lavoro di Braque, amico di Picasso, col quale l'artista aveva stretto una stretta collaborazione, che si risolse qualche anno dopo con la nascita del Cubismo.

La contadina (1908)
The farmer (1908)
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La Contadina è un'opera realizzata nel 1908 dal pittore spagnolo Pablo Picasso.
La tecnica utilizzata è quella dell'olio su tela; la tela misura cm 81 x 56.
È conservata a San Pietroburgo al Museo dell'Ermitage.




Edited by .:._Silver_.:. - 22/5/2011, 16:04
 
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view post Posted on 18/4/2011, 23:20     +1   -1




La driade (1908)
The Dryad (1908)
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La driade è un'opera realizzata nel 1908 dal pittore spagnolo Pablo Picasso.
Questa tela è realizzata con olio su tela, misura cm 185 x 108 ed è conservata a San Pietroburgo nel Museo dell'Ermitage.
Il soggetto del quadro è una donna nuda, col corpo scomposto ma bilanciato.


Tre donne picasso (1908-09)
Three women picasso (1908-09)
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Tre donne è un olio su tela realizzato tra il 1908 ed il 1909 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. Misura cm 200 x 178.
È conservata a San Pietroburgo nel Museo dell'Ermitage.
La tela mostra la pesante influenza che ebbero in questo periodo su Picasso l'arte africana e i lavori di Braque.


Serbatoio a Horta de Ebro (1909)
Tank Horta de Ebro (1909)
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Serbatoio a Horta de Ebro è un olio su tela realizzato nel 1909 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. Misura cm 65 x 81 ed è conservato al Museum of Modern Art di New York.
Il quadro fu dipinto a Horta de Ebro, secondo la tecnica del passaggio, che consiste nella concezione delle forme come superfici cromatiche che tendono a scivolare le une sulle altre senza soluzione di continuità, creando interessanti effetti di luce e colore. La tela sembrerebbe ispirata a Paul Cézanne.


Donna con mandolino (1909)
Woman with Mandolin (1909)
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Donna con mandolino è un olio su tela realizzato nel 1909 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. Misura cm 92 x 73. È conseravto nel Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo.
A partire dal 1908 Picasso iniziò ad interessarsi al mondo della musica, riempiendo le sue tele di violini, chitarre e mandolini.
Questo quadro risulta essere molto equilibrato, grazie alla dolcezza con cui la donna pizzica le corde del mandolino e ai suoi linemanti delicati.


Donna con pere (1909)
Woman with Pears (1909)
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Donna con pere è un'opera realizzata nel 1909 dal pittore spagnolo Pablo Picasso e conservata al Museum of Modern Art di New York. Quest'opera è realizzata con la tecnica dell'olio su tela e misura cm 92 x 73,1.
Il soggetto della composizione è Fernanda, modella nonché amante di Picasso.




Edited by .:._Silver_.:. - 22/5/2011, 16:09
 
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view post Posted on 18/4/2011, 23:47     +1   -1




Donna con ventaglio (1909)
Woman with Fan (1909)
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Donna con ventaglio è un dipinto ad olio su tela di cm 100 x 81 realizzato dal pittore spagnolo Pablo Picasso, nel 1909. È conservato al Museo Puškin di Mosca.
In questo quadro si può notare l'influsso che ebbe l'arte africana sulle opere di Picasso realizzate in questo periodo, ad esempio nei lineamenti cupi e scolpiti del viso e dalla forma ovale degli occhi.


Fabbrica di mattoni a Tortosa (1909)
Brick factory in Tortosa (1909)
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Fabbrica di mattoni a Tortosa è un'opera realizzata nel 1909 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. Questo quadro è un olio su tela e misura cm 53 x 60. È conservata al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo.
La forte luminosità del quadro rende semi-trasparenti i solidi in esso dipinti.


L'appuntamento (1909)
The appointment (1909)
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L'appuntamento è un pastello su carta di cm 53 x 56, realizzato nel 1909 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Museo Puškin di Mosca.
Alcuni ipotizzano [senza fonte] che questo dipinto sia stato ispirato dai quadri di Edvard Munch, artista che Picasso non incontrò mai personalmente, ma del quale ebbe modo di conoscere le opere.
Il quadro mostra due amanti che si stanno scambiando un bacio; i due non sono, però, riconoscibili, in quanto Picasso non ci mostra i loro volti.




Edited by .:._Silver_.:. - 22/5/2011, 16:11
 
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Natura morta con bottiglia di liquore (1909)
Still life with bottle of liquor (1909)
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Natura morta con bottiglia di liquore è un'opera realizzata nel 1909 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservata al Museum of Modern Art di New York. Quest'opera è un olio su tela e misura cm 81,6 x 65,4.
Questo è uno degli ultimi quadri naturalistici di Picasso: dall'anno seguente, infatti, i singoli elementi della composizione diverranno sempre più astratti.


Ritratto di Ambroise Vollard (1909-10)
Portrait of Ambroise Vollard (1909-10)
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Ritratto di Ambroise Vollard è un dipinto ad olio su tela di cm 92 x 65, realizzato nel 1909-1910 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato nel Museo Puškin di Mosca.
È il quadro più esemplificativo del Cubismo Analitico. Si tratta del ritratto di Ambroise Vollard, un famoso gallerista, amico di numerosi artisti e poeti, rappresentato seduto ad una scrivania, con un libro aperto in mano. L’immagine dell'uomo emerge a fatica dal reticolo di piani e linee che si intrecciano sulla superficie pittorica e subisce traslitterazioni e trasferimenti. I colori sono ridotti a poche tonalità spente (grigio, ocra) e utilizza la tecnica divisionista. Suggerisce la profondità spaziale attraverso linee diagonali che convergono in un punto che si sviluppa alle spalle del gallerista, mentre le linee curve suggeriscono il volume (es. testa) Il colore fuoriesce dai margini, il che crea ancora più confusione.


Ma Jolie (1911-12)
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Ma Jolie è un'opera realizzata ad olio su tela di cm 100 x 65,4 nel 1911-1912 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservata al Museum of Modern Art di New York.
La tela appartiene al periodo cubista di Picasso ed è dedicata a Eva Gouel, amante dell'artista. La scritta Ma Jolie, che compare in basso, era il ritornello di una popolare canzonetta del tempo.


Chitarra (1912-1913)
Guitar (1912-1913)
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Chitarra è un'opera realizzata tra il 1912 e il 1913 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservata al Museum of Modern Art di New York. Questa opera è realizzata con lamina e filo metallico e misura cm 77 x 35 x 19,3.
Questa è una delle prime opere costruite con la tecnica dell'assemblaggio, l'equivalente di un collage, ma su tre dimensioni.



Natura morta con sedia impagliata (1912)
Still Life with a cane chair (1912)
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Natura morta con sedia impagliata è un'opera realizzata nella primavera del 1912 dal pittore spagnolo Pablo Picasso, misura cm. 27 x 35 ed è conservata presso il Musée National Picasso di Parigi.
È un collage di pittura ad olio, tela cerata, carta e corda su tela. Rappresenta la superficie di un tavolo ovale decorato lungo il bordo, coperto da un ritaglio di tela cerata su cui sono visibili: un giornale, una pipa, un bicchiere, un cucchiaio, uno spicchio di limone ed una conchiglia (o un guscio d'uovo). Sono oggetti che l'autore ha già inventariato nella sua produzione precedente. La visione (mai da un solo punto di vista nel lasso di tempo) avviene dall'alto. La natura morta dipinta segue le regole visive del Cubismo analitico, mentre la superficie su cui è collocata appare tattile. Questo quadro, fondamentale nella storia dell'arte, crea le premesse al successivo Cubismo sintetico.




Edited by .:._Silver_.:. - 22/5/2011, 16:13
 
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Violino, bicchiere di vino, pipa e calamaio (1912)
Violin, glass of wine, pipes and ink (1912)
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Violino, bicchiere, pipa e calamaio è un olio su tela di cm 81 x 54, realizzato nel 1912 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato a Praga alla Nàrodnì galerie v Praze.
La tela utilizzata per questo quadro è ovale, forma utilizzata da Picasso in diverse altre sue opere.


Chitarra (1913)
Guitar (1913)
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Chitarra è un'opera realizzata nel 1913 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. Quest'opera è realizzata con carboncino, matita, inchiostro e carta incollati su tela e misura cm 66,3 x 49,5. È conservata al Museum of Modern Art di New York.
Questo lavoro è un chiaro esempio della duttilità di Picasso e della molteplicità di tecniche utilizzate: in questo caso ci troviamo di fronte a un collage di vari materiali.



Edited by .:._Silver_.:. - 22/5/2011, 16:14
 
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Donna con camicia in poltrona (1913)
Women's shirt in an armchair (1913)
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Donna con camicia in poltrona è un oilo su tela (cm 148 x 99) realizzato nel 1913 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. Fa parte della collezione Ganz di New York.
Il quadro rappresenta un nudo femminile seduto.


Violino e fruttiera (1913)
Violin and Fruit Dish (1913)
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Violino e fruttiera è un'opera realizzata nel 1913 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. Quest'opera è realizzata su tela e misura cm 65 x 50. È conservata a Filadelfia, al Museum of Art.


Bottiglia di Bass, clarinetto, chitarra, violino (1914)
Bottle of Bass, clarinet, guitar, violin (1914)
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Bottiglia di Bass, clarinetto, chitarra, violino, giornale, asso di fiori è un'opera realizzata nel 1914 dal pittore spagnolo Pablo Picasso.
Quest'opera è realizzata con olio su tela e misura cm 81 x 75. È conservata a Parigi, al Centre Pompidou.


Chitarra sul tavolo (1914)
Guitar on the table (1914)
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Chitarra sul tavolo è un'opera ad olio su tela, di cm 133 x 104, realizzata nel 1914 dal pittore spagnolo Pablo Picasso e conservata al Kunsthaus Zurich di Zurigo.
Nel quadro sagome squadrate vengono sovrapposte dall'artista a imitare una chitarra.


Natura morta verde (1914)
Green Still Life (1914)
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Natura morta verde è dipinto olio su tela realizzato nel 1914 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. Misura cm 59,7 x 79,4. È conservato al Museum of Modern Art di New York.


Ritratto di ragazza (1914)
Portrait of girl (1914)
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Ritratto di ragazza (o Donna seduta davanti a un caminetto) è un dipinto ad olio su tela di cm 130 x 97, realizzata nel 1914 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Centre Pompidou di Parigi .
Il quadro fu dipinto da Picasso durante un suo viaggio ad Avignone; i colori vivaci rispecchiano l'amore per Eva e la stabilità economica che caratterizzò questo periodo.




Edited by .:._Silver_.:. - 22/5/2011, 16:16
 
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Arlecchino (1917)
Harlequin (1917)
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Arlecchino è un dipinto ad olio su tela di cm 116 x 90, realizzato nel 1917 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Museu Picasso di Barcellona.
Il quadro fu dipinto da Picasso durante un soggiorno a Barcellona. Le tonalità pastello ricordano un altro suo quadro contemporaneo, Sipario per Parade.


Sipario per "Parade" (1917)
Curtain for "Parade" (1917)
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Sipario per Parade è un'opera realizzata nel 1917 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. La tecnica utilizzata è quella della tempera su tela; la tela misura cm 1060 x 1724. È conservata a Parigi al Centre Pompidou.
Il quadro fu dipinto da Picasso durante un viaggio a Roma. Il soggetto è un circo con pagliacci, ballerine ed animali.


Ritratto di Olga in poltrona (1917)
Portrait of Olga in an armchair (1917)
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Ritratto di Olga in poltrona è un'opera realizzata nel 1917 dal pittore spagnolo Pablo Picasso, che misura cm 130 x 88,8. La tecnica utilizzata è l'olio su tela. È conservata al Musée National Picasso di Parigi.
Durante il soggiorno a Roma, Picasso conobbe Olga Kokhlova, una ballerina di cui si innamorò, e che divenne motivo di ispirazione e soggetto di molti suoi lavori.


Pierrot (1918)
Pierrot (1918)
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Pierrot è un'opera pittorica ad olio su tela di cm 92 x 73 realizzata dal pittore spagnolo Pablo Picasso nel 1918. È conservata al Museum of Modern Art di New York.
Pierrot viene, in questo quadro, rappresentato stanco e privo di energie.




Edited by .:._Silver_.:. - 22/5/2011, 16:18
 
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Bicchiere, bouquet, chitarra e bottiglia (1919)
Glass, Bouquet, Guitar and Bottle (1919)
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Bicchiere, bouquet, chitarra e bottiglia è un'opera del pittore spagnolo Pablo Picasso, realizzata nel 1919 ad olio su tela, di cm 100 x 81. È conservata al Sammlung Berggruen, Staaliche Museen zu Berlin Preubischer Kulturbesitz di Berlino.
Il quadro fu dipinto durante una vacanza in Costa Azzurra di Picasso. Come suggerisce il titolo, l'opera rappresenta un tavolo con un bicchiere, un bouquet di fiori, una chitarra e una bottiglia.


Donna seduta (1920)
Seated Woman (1920)
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Donna seduta è un'opera del pittore spagnolo Pablo Picasso, realizzata nel 1920, ad olio su tela, di cm 92 x 65. È conservata al Musée National Picasso di Parigi.
Il quadro è il proseguimento di un suo precedente lavoro: Ritratto di Olga in poltrona, realizzato durante il suo viaggio romano.
Picasso realizzò un altro quadro intitolato Donna seduta nel 1938.


I tre musici (1921)
The three musicians (1921)
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I tre musici è un olio su tela realizzato nel 1921 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. Misura cm 200,7 x 222,9 ed è conservato al Museum of Modern Art di New York.
Quest'opera tratta un soggetto musicale ed è considerata il capolavoro del Cubismo sintetico. L'immagine viene scomposta in zone geometriche, differenziate soprattutto dal diverso uso del colore, e successivamente viene ricomposta sinteticamente, componendo un'immagine inedita.
La celebre opera raffigura tre personaggi mascherati: sulla sinistra c'è Pulcinella, che suona un clarinetto, al centro Arlecchino con una chitarra e a destra un monaco che canta.
La visione per quanto riguarda i tre musici è frontale e bidimensionale ma cambia per quanto riguarda la stanza in quanto si recupera il senso di tridimensionalità e profondità. La concezione dello spazio è tuttavia contradditoria in quanto la parete di sinistra appare innaturalmente più lunga rispetto a quella di destra.
I colori di questo dipinto sono piatti e distesi su ampie porzioni del dipinto. Da notare la differenza di colore tra i dipinti del cubismo analitico (terrosi, neutri, tendenti alla monocromia) e i dipinti del cubismo sintetico (brillanti).


Tre donne alla fontana (1921)
Three women at the fountain (1921)
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Tre donne alla fontana è un dipinto ad olio su tela di cm 203,9 x 174 realizzata nel 1921 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Museum of Modern Art di New York.
Il quadro è stato realizzato a Fontainebleau.
Nel 1920 Picasso compie un viaggio a Roma e osserva l’opera di Michelangelo, si nota infatti un riferimento nella monumentalità plastica dei corpi solidi e massicci, come fossero sculture. Rappresenta tre figure femminili così massicce da occupare quasi tutto lo spazio. La donna in piedi sulla sinistra indossa una veste che ricorda le scanalature delle colonne; quella al centro, per la rotondità delle forme e per il fatto che versa dell’acqua allude alla fecondità della natura. Si tratta di immagini che trasferiscono il soggetto rappresentato su un piano arcano e misterioso, non quindi figure reali, ma che vogliono trasmettere contenuti particolari e simbolici.


Grande bagnante (1921-22)
Large Bather (1921-22)
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Grande bagnante è un dipinto ad olio su tela di cm 180 x 101,5 realizzato tra il 1921 ed il 1922 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Musée de l'Orangerie di Parigi.
La tela riprende il dipinto La bagnante seduta in giardino di Renoir, quadro acquistato da Picasso nel 1920.


Due donne che corrono sulla spiaggia (1922)
Two women who are on the beach (1922)
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Due donne che corrono sulla spiaggia, noto anche col titolo di La corsa), è un dipinto a gouache su compensato di cm 32,5 x 41,1, realizzato nel 1922 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Musée National Picasso di Parigi.
Nel 1924 una copia (10,4 per 11,7 metri) di questo quadro fu fatta dipingere dal produttore Serge Diaghilev come fondale di scena in occasione del balletto di Darius Milhaud Le Train bleu: tale copia è adesso parte della collezione del Victoria & Albert Museum di Londra.


Arlecchino - Ritratto di Jacinto Salvado (1923)
Harlequin - Portrait of Jacinto Salvado (1923)
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Arlecchino (Ritratto di Jacinto Salvado) è un dipinto ad olio su tela di cm 130 x 97, realizzato nel 1923 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Centre Pompidou di Parigi.
Picasso fece molteplici ritratti a Jacinto Salvado, pittore catalano suo amico, qui raffigurato con un costume da Arlecchino.


Il flauto di Pan (1923)
The pan flute (1923)
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Il Flauto di Pan è un dipinto ad olio su tela di cm 205 x 174 realizzato nel 1923 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Musée National Picasso di Parigi.
Il soggetto di questo quadro sono due ragazzi rappresentati vicino ad alcune costruzioni squadrate di colore beige, col mare sullo sfondo. Uno dei due sta suonando il flauto di Pan da cui il quadro deriva il suo titolo.


Arlecchino musicista (1924)
Harlequin musician (1924)
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Arlecchino musicista è un dipinto ad olio su tela di cm 113,8 x 97,2 realizzato nel 1924 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato alla National Gallery of Art di Washington.
Il quadro rappresenta un Arlecchino che suona una chitarra.




Edited by .:._Silver_.:. - 22/5/2011, 16:25
 
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view post Posted on 22/5/2011, 17:02     +1   -1




Paulo vestito da Arlecchino (1924)
Paulo dressed as Harlequin (1924)
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Paulo vestito da Arlecchino è un dipinto ad olio su tela di cm 130 x 97,5 realizzato nel 1924 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Musée National Picasso di Parigi.
Il celebre quadro rappresenta Paulo, il figlio nato dal matrimonio del pittore con Olga Khokhlova.


Il bacio (1925)
The Kiss (1925)
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Il bacio è un dipinto ad olio su tela di cm 130 x 97,7 realizzata nel 1925 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Musée National Picasso di Parigi.
La tela rappresenta due amanti stetti in un bacio così appassionato, che a stento si distinguono l'uomo (a sinistra) dalla donna. il quadro è stato dipinto durante il cubismo che come principio principale e la scomposizione degli oggetti per farli diventare delle immagini geometrizzate e scomposte


I tre ballerini (1925)
The three dancers (1925)
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I tre ballerini è un dipinto ad olio su tela di cm 215 x 142 realizzato nel 1925 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato alla Tate Gallery di Londra.

Il dipinto mostra tre ballerini, dei quali il primo sulla destra a mala pena visibile. Si sta svolgendo una macabra danza: il ballerino a sinistra ha la testa piegata secondo un angolo impossibile. Il ballerino a destra è solitamente identificato con Ramon Pichot, amico di Picasso morto mentre il pittore stava realizzando questo quadro. Quello sulla sinistra, invece, si ritiene essere la moglie di Pichot, Germaine Gargallo; infine il ballerino centrale è identificato con Carlos Casagemas, amico pure lui di Picasso, nonché amante di Germaine. Casagemas si suicidò dopo il tentato omicidio di Germaine, 25 anni prima della morte di Pichot, e la perdita di due dei suoi migliori amici spinse Picasso a dipingere questa agghiacciante rappresentazione del triangolo amoroso.
Il quadro appartiene al Periodo surrealista.




Studio con testa di gesso (1925)
Studio with plaster head (1925)
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Studio con testa di gesso è un dipinto ad olio su tela di cm 98,1 x 131,2 realizzato nel 1925 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Museum of Modern Art di New York.
Il quadro è contemporaneo al Bacio, ma si pone agli antipodi rispetto ad esso: non è presente infatti la volontà di stupire lo spettatore, e il dipinto è caratterizzato da un'impotenza nei confronti del mondo circostante a noi, opposta alla violenza dirompente del Bacio.


L'atelier della modista (1926)
The studio of milliner (1926)
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L'atelier della modista è un dipinto ad olio su tela di cm 172 x 256 realizzato nel 1926 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Centre Pompidou di Parigi.
Il quadro si struttura su di una sostanziale contrapposizione delle linee rette delle strutture architettoniche, in opposizione a quelle curve che formano i personaggi della tela.


Bagnante seduta (1930)
Bather session (1930)
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Bagnante seduta è un dipinto ad olio su tela di cm 163,2 x 129,5 realizzato nel 1930 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Museum of Modern Art di New York.
La testa della donna assomiglia ad una mantide religiosa, ma sorprende la sensualità e la femminilità del corpo deforme.


La crocefissione (1930)
The Crucifixion (1930)
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La Crocifissione è un dipinto ad olio su legno di cm 50 x 65,5 realizzato nel 1930 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato al Musée National Picasso di Parigi.
L'episodio fu sceltpo da Picasso non con intento religioso, ma per rappresentare la morte di un uomo qualunque e il dolore dei suoi congiunti.


Donna nuda su una poltrona rossa (1932)
Nude Woman in a Red Armchair (1932)
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Donna nuda su una poltrona rossa è un dipinto di cm 130 x 97 realizzata nel 1932 dal pittore spagnolo Pablo Picasso.
È conservato alla galleria Tate Modern di Londra.


Il sogno (1932)
The Dream (1932)
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Il sogno è un dipinto ad olio su tela di cm 130 x 97 realizzato nel 1932 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. Fa parte della collezione privata Ganz, conservata a New York.
Tra il gennaio e il marzo del 1932, Picasso produsse una serie di ritratti di donne addormentate, per le quali prese a modello Marie Thérèse, simbolo di sensualità e femminilità ai suoi occhi.



Studio per la copertina di Minotaure (1933)
Study for the Cover of Minotaure (1933)
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Studio (o Maquette) per la copertina di Minotaure è un'opera realizzata con collage di matita su carta, cartone ondulato, carta argentata, nastro, carta da parati, centrino di carta, foglie di lino bruciate, bullette e carboncino su legno, di misura cm 48,5 x 41, realizzata nel 1933 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservata al Museum of Modern Art di New York.

Questo è lo studio di quella che fu la copertina del primo numero della rivista Minotaure del 1 giugno 1933. Nel primo numero era incluso un saggio che esaltava i collage di Picasso, a seguito del quale l'artista decise di realizzare la copertina proprio con la tecnica tanto elogiata.


 
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15 replies since 7/2/2011, 20:04   30800 views
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