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Giallo del cetriolo 'killer', il mistero s'infittisce

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view post Posted on 1/6/2011, 18:36     +1   -1




Sorgono dubbi sull'origine del batterio E. coli. La Germania fa dietrofront e la Spagna minaccia azioni legali. E mentre in Italia crolla l'export di verdura, a Bruxelles la parola d'ordine è 'mantenere la calma'

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Emergenza E. Coli: tutta colpa del cetriolo? Forse no. Dalle analisi condotte in Germania, gli agenti patogeni che sono stati trovati sui 'cetrioli killer' - e che hanno causato sinora quattordici morti e molti intossicati nel Nord Europa - non saebbero compatibili con quelli ritrovati nelle feci di alcuni degli infetti.
Si tratterebbe invece di agenti appartenenti al sierogruppo E. Coli Vtec 0104. E ora, la Spagna chiede all’Ueuropea un procedimento nei confronti del governo tedesco.

Intanto, sul fronte dei mercati, a risentire dell'allarme cetriolo non sono i colleghi spagnoli: anche in Italia l'export di frutta e verdura è crolalto.

Della questione si è occupato il Consiglio informale Agricoltura organizzato dalla presidenza ungherese, sostanzialmente stravolto a causa dell''affaire cetrioli'.

Il commissario all'Agricoltura Dacian Ciolos ha chiesto agli Stati membri di "non lanciare accuse" sull'origine dell'intossicazione, come ha fatto la Germania puntando l'indice contro cetrioli importati dalla Spagna e causando il crollo delle importazioni di ortofrutta fresca da quel Paese, quando ancora non si conoscevano i risultati delle analisi che si stanno effettuando per determinare la causa della contaminazione. Bruxelles prevede che gli esiti dei test saranno noti al massimo domani e aggiunge anche che non c'è necessità di bloccare le importazioni perché è tutto sotto controllo e servono approfondimenti sulle cause del contagio.

Ciolos ha messo in guardia contro "l'importante rischio di ripercussioni economiche" per il settore agricolo ed ha chiesto prudenza per evitare di creare allarmi ingiustificati. Circa possibili aiuti al settore colpito, Ciolos ha chiarito che si metteranno in campo tutti gli strumenti di cui dispone l'Unione Europea, pur sottolineando che le misure che può adottare Bruxelles in casi di questo tipo sono "limitate".

Secondo quanto riferisce l'agenzia Europapress, una mezza dozzina di Stati membri, tra cui Germania, Belgio e Austria, hanno deciso di ritirare dai propri mercato i cetrioli ed altri ortaggi importati dalla Spagna per timore che siano all'origine della contaminazione. Anche la Russia ha deciso la chiusura totale del suo mercato. Nel frattempo, il ministro dell'Agricoltura spagnolo Rosa Aguilar Rivero ha reso noto che le prime analisi tedesche scagionano i cetrioli spagnoli, ha ipotizzato una richiesta di risarcimento danni nei confronti della Germania ed ha chiesto che l'Unione europea intervenga a sostegno dei produttori spagnoli.

Nella ridda delle ipotesi che si susseguono sulla provenienza del batterio killer, era stata indicata come possibile zona di provenienza anche la Danimarca. Ipotesi immediatamente smentita dalle analisi condotte lo scorso fine settimana dalla Dfva (Danish food and veterinary authorities), che hanno escluso la presenza di ogni traccia del batterio dai cetrioli analizzati.

"Non è quindi possibile che i cetrioli danesi siano all'origine dell'epidemia di E. coli che ha colpito anche la Danimarca stessa - ha fatto sapere il ministero danese per l'Agricoltura, l'alimentazione e la pesca - La Dfva mantiene l'allarme sui cetrioli, i pomodori e la lattuga provenienti dal nord della Germania e sui cetrioli spagnoli".

Intanto in Italia si guarda con preoccupazione agli sviluppi della situazione nel Nord Europa ma, ancora con maggiore preoccupazione, al mercato interno dell'ortofrutta fresca. In seguito alle notizie proveniente dai Paesi del Nord Europa il consumo si è ridotto e a pagare le conseguenze della situazione sono i produttori, soprattutto del settore orticolo.

"A rendere complessa la situazione c’è anche il calo dei consumi nazionali (tra il 5 e l’8 per cento). In pochi giorni il danno ha superato abbondantemente i 20 milioni di euro. Ecco perché occorrono al più presto interventi concreti di sostegno per un settore in evidente crisi". E’ quanto sollecita la Cia - Confederazione italiana agricoltori che chiede l’immediata apertura di un Tavolo presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali per affrontare l’emergenza.
"Le notizie confuse che giungono dall’Europa, l’amplificazione mediatica della vicenda che ha messo ingiustamente sotto accusa soprattutto cetrioli e la mancanza di un’informazione chiara si stanno rivelando - sottolinea la Cia - devastanti per il settore".

La Cia sottolinea che in Italia "i controlli sono rigidi e funzionano. Le nostre produzioni di verdure e ortaggi sono sicure e facilmente riconoscibili dall'etichetta di origine, che per il settore dell'ortofrutta è obbligatoria per legge".

Si unisce alla Cia anche Franco Manzato, assessore all'agricoltura del Veneto: "I consumatori cerchino i prodotti nostrani e li gustino con la massima tranquillità: sono supercontrollati".

Niente dubbi dunque sulla qualità dell'ortofrutta delle filiere nazionali: Manzato l'ha dimostrato personalmente martedì 31 maggio al Mercato agroalimentare di Padova assaggiando un improvvisato piatto di cetrioli a Km 0. Compagni d'insalata, il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, il direttore generale dell'Ulss 16 di Padova Fortunato Rao, il presidente del Maap Franco Frigo e i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole, che hanno voluto testimoniare direttamente la sicurezza e le modalità di controllo dei prodotti regionali italiani.

"Anche questa volta come in molte, troppe occasioni in passato – ha ricordato Manzato – il problema viene da fuori confine" ma ha anche sottolineato che "non possiamo, anche in questa tragica occasione, pagare e far pagare ai nostri agricoltori colpe altrui. I nostri prodotti sono stracontrollati, le filiere sono in ordine".

"Made in Veneto e Made in Italy - ha concluso Manzato - non sono slogan pubblicitari, ma rappresentano una garanzia".


Paola Francia
 
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view post Posted on 2/6/2011, 15:24     +1   -1




Batterio killer, un'altra vittima. Oms: un ceppo finora sconosciuto

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Sale l'allarme per l'epidemia causata dal batterio killer, variante 0104 dell'E-coli. che oggi ha fatto salire a 18 il bilancio delle vittime in Europa. Mentre resta ancora ignota l'origine del contagio, visto che le ultime analisi hanno scagionato i cetrioli spagnoli.
''Si tratta di un ceppo nuovo, mai individuato in precedenza'', ha dichiarato il portavoce dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Aphaluck Bhatiasevi.
Scienziati del Genomics Institute di Pechino sono arrivati a simili conclusioni, affermando che "questo E-coli è un batterio di un nuovo ceppo, altamente tossico".
Il bilancio delle vittime è salito a 18 (17 in Germania e una in Svezia) con la morte, resa nota dalle autorità sanitarie tedesche, di una donna di 81 anni in un ospedale di Amburgo.
Dilaga intanto la paura del contagio. Da oggi Mosca ha vietato l'importazione di tutta la verdura fresca proveniente dall'Unione Europea, accusando le autorità di Bruxelles di non aver vegliato a sufficienza contro la diffusione del batterio killer E-coli. L'agenzia russa per il controllo alimentare, Ruspotrebnadzor, ha deciso l'estensione del bando che fino a ieri si applicava solo alle verdure provenienti da Spagna e Germania. Il valore delle esportazioni di verdura europea in Russia si aggira sui 600 milioni di euro annui.
Ispettori sanitari sono stati incaricati di rimuovere e distruggere tutta la verdura fresca di provenienza europea presente nei negozi e nei depositi dell'intero territorio russo. Gennady Onishchenko, direttore del Ruspotrebnadzor, ha duramente attaccato l'efficacia delle leggi sanitarie europee accusando l'Ue di ipocrisia per aver più volte suggerito alla Russia di adottare i propri standard. "Questa vicenda -ha detto in una conferenza stampa- è la prova che la tanto lodata legislazione sanitaria europea, che hanno cercato di far seguire anche alla Russia, non funziona. Non penso che i miei colleghi in Germania e altri paesi europei siano poco professionali, ma la loro legislazione sanitaria è politicizzata e gli lega le mani".
Da Bruxelles si bolla come ''reazione sproporzionata'' la decisione presa dalle autorità russe. Il portavoce del commissario Ue alla Protezione dei consumatori John Dalli ha sottolineato che l'Unione europea è già in contatto con le autorità russe per risolvere la questione e che oggi stesso la direttrice generale per la sanita' della Commissione Ue Paola Testori Coggi, inviera' una lettera alle autorita' russe per dire che la loro decisione "è sproporzionata ed inaccettabile" e in cui si chiederanno riunioni ad hoc alle autorità di Mosca.
Il blocco dell'import deciso dalla Russia ha ripercussioni anche sull'Italia. Secondo Coldiretti esportiamo in Russia ortaggi e legumi freschi per un valore di 4,4 milioni di euro all'anno, ora ''messi a rischio per effetto dell'assurdo divieto'' di Mosca.
''Dopo che le analisi delle autorità sanitarie europee hanno scagionato i cetrioli senza individuare al momento il fattore scatenante dell'epidemia, si tratta - sottolinea la Coldiretti - di una misura unilaterale e generalizzata del tutto inopportuna destinata peraltro a generare allarmismo e a far salire i danni subiti dagli incolpevoli produttori nazionali''.
La Spagna, intanto, preannuncia una richiesta di risarcimento per i danni subiti con il primo ministro spagnolo Jose Luis Zapatero che attacca duramente Unione Europea e Germania per la gestione della vicenda del batterio killer. Secondo Zapatero, l'Ue avrebbe dovuto reagire "con più forza e rapidità" quando si è scoperto che l'epidemia non è stata causata dal consumo di cetrioli coltivati in Spagna e la Germania ha commesso "un errore flagrante" nell'accusare questo ortaggio.
La Spagna chiederà "spiegazioni" e il pagamento dei danni subiti dai coltivatori, ha proseguito Zapatero, senza precisare se il risarcimento dovrà provenire dalla Germania o dall'Unione europea. "Il danno che è stato compiuto è grave e serio, dovremo far ricorso a tutti i mezzi per superarlo", ha detto ancora il primo ministro spagnolo.

 
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view post Posted on 3/6/2011, 11:25     +1   -1




ci mancava solo più il giallo del cetriolo :P
 
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«èlis»
view post Posted on 3/6/2011, 18:36     +1   -1




CITAZIONE (.:._Silver_.:. @ 3/6/2011, 12:25) 
ci mancava solo più il giallo del cetriolo :P

ci stà bene una storia XD
 
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view post Posted on 3/6/2011, 18:52     +1   -1




si, se non finisce nell'osceno si :.haha: :.haha: :.haha: :.haha:
 
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«èlis»
view post Posted on 3/6/2011, 18:54     +1   -1




ahahah ma noooooo xD
 
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view post Posted on 3/6/2011, 19:06     +1   -1




:leggo: allora ok, non vedo l'ora di leggerla
 
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view post Posted on 6/6/2011, 18:57     +1   -1




Batterio killer, vertice Ue a Lussemburgo Fazio: "Concentrarsi su catena alimentare"

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Non bisogna concentrare l'attenzione solo sulle singole verdure ma sull'intera catena di produzione per individuare l'origine del batterio killer e.coli che ha già fatto 22 vittime tra Germania e Svezia. E' quanto ha affermato il ministro della salute Ferruccio Fazio al suo arrivo a Lussemburgo per la riunione con i colleghi Ue in cui si affronterà la questione.
"Io insisto sul fatto che, al di là della focalizzazione sui singoli vegetali, poiché sono situazioni locali conviene fare un approfondimento" sulla catena alimentare, ha sottolineato il ministro, spiegando che è per questo che "i nostri tavoli tecnici hanno chiesto una puntualizzazione sulla situazione di produzione e confezionamento, perché potrebbe anche essere una situazione trasversale, visto che ormai sono stati coinvolti i cetrioli, i pomodori, l'insalata e ora anche i germogli di soja", pista questa di cui si attende però ancora una conferma ufficiale.
I sospetti sulla soja prodotta dall'azienda tedesca di Uelzen, in Bassa Sassonia, non sono per ora ancora stati confermati. "Questo è stato annunciato ieri dalle agenzie, ora vedremo se sarà realmente confermato", ha affermato Fazio. A essere messo in discussione dai ministri della salute dei 27 sarà molto probabilmente anche i sistemi di allerta rapida Ue per la contaminazione della catena alimentare (Rasf) e delle malattie infettive (Ewrs), che se da un lato hanno rapidamente messo sotto accusa la produzione agricola spagnola per nulla, dall'altro hanno visto aumentare il numero di malati e di decessi senza avere ancora identificato l'origine del batterio. "Nel momento in cui emergono delle criticità, i sistemi vanno analizzati e se ci sono delle carenze vanno messi a regime", ha sottolineato il ministro.
Dal canto suo il commissario Ue alla salute John Dalli ha assicurato che gli esperti di Bruxelles sono già al lavoro in Germania per aiutare nelle operazioni di identificazione della fonte del batterio. "Questa è una crisi importante", ha ammesso Dalli, in quanto "pur se contenuta geograficamente è una questione che deve essere controllata, e dobbiamo anche garantire che non succeda più una cosa simile". Per questo, ha riferito il commissario, "abbiamo già squadre (di esperti Ue, ndr), in Germania per fornire assistenza alle autorità competenti per accelerare il processo e assicurare che tutte le tracce possibili siano seguite" in modo da arrivare rapidamente all'identificazione dell'origine della contaminazione dell'e.coli.
E' stato intanto anticipato a domani a Lussemburgo il consiglio straordinario dei ministri Ue dell'Agricoltura, inizialmente previsto per il 17 giugno, dedicato ai problemi sorti in seguito all'epidemia di e.coli in Germania. Lo ha annunciato la presidenza ungherese dell'Ue. I ministri si riuniranno domani nel primo pomeriggio alle 14, e affronteranno il problema del batterio killer "principalmente nell'ottica degli effetti causati sul mercato" dell'ortofrutta, ha spiegato il portavoce della presidenza ungherese Marto Hajdu. Il settore ha infatti subito ingenti perdite negli scorsi giorni, a partire dall'annuncio, poi rivelatosi infondato, fatto dalle autorità' tedesche che all'origine della contaminazione del ceppo mortale dell'e.coli ci fossero dei cetrioli prodotti in Spagna.
E proprio il ministro della salute spagnola Leire Pajin ha afrfermato che la crisi dovuta all'epidemia del batterio e.coli è stata "gestita male", provocando seri danni ai produttori di frutta e verdura spagnoli, per questo Madrid ha intenzione di "chiedere i danni". La Spagna, ha aggiunto il ministro, intende anche chiedere alla Commissione europea di "rafforzare e migliorare i sistemi di allerta per la sicurezza alimentare", che su segnalazione delle autorità tedesche avevano inserito i cetrioli prodotti a Malaga e Almeria nella 'lista nera' in quanto ritenuti a torto responsabili della diffusione del batterio killer in Germania.

 
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view post Posted on 6/6/2011, 19:16     +1   -1




Batterio killer, Fazio: Fare controlli a tappeto nei Laender

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Il 'batterio killer' continua a prendersi gioco dei laboratori e delle autorità sanitarie tedesche, che non riescono a individuare la fonte della contaminazione e continuano a focalizzare le ricerche su vegetali di volta in volta diversi, regolarmente smentiti dalle analisi; sarebbe necessario, invece, concentrare gli sforzi su "controlli sanitari a tappeto su tutta l'area dei Laender della Germania settentrionale, in cui si è sviluppata l'infezione". La critica e il suggerimento (pressante) nei confronti delle autorità tedesche sono venuti dal ministro italiano della Salute, Ferruccio Fazio, oggi a Lussemburgo, durante la riunione con i colleghi del Consiglio Sanità dell'Ue.
"Abbiamo manifestato in Consiglio l'opportunità di controlli sanitari a tappeto in tutta l'area dei Laender del Nord, in cui si è sviluppata l'infezione, vista la trasversalità apparente della contaminazione, che non è limitata a un solo ortaggio", ha detto il ministro parlando coi cronisti alla fine della riunione, subito dopo aver saputo che finora neanche i test sui germogli di soia hanno dato risultati positivi.
In altre parole, come confermano anche fonti della Commissione europea, i singoli ortaggi potrebbero essere solo un vettore, sempre che si riesca a trovare il famigerato batterio mutante O104, ma non la causa dell'infezione, che più probabilmente sarebbe determinata da circostanze e condizioni, per così dire, 'ambientali': la contaminazione per contatto con acqua o feci o carni contenti l'Escherichia Coli, che può avvenire durante la coltivazione, ma anche il trasporto, il confezionamento o qualunque altra fase del percorso fino all'arrivo del prodotto al consumatore finale.
Ci sono, evidentemente "problemi sanitari a livello regionale, come peraltro è sempre avvenuto nei casi di contaminazione da E-Coli del ventennio passato, che sono sempre state localizzate e si sono poi esaurite senza diventare pandemie", ha sottolineato ancora Fazio, osservando poi che "sarebbe inutile un blocco dell'importazione dei prodotti dalla Germania". Il ministro ha ammesso che, in Italia come in altri paesi, questa misura "era stata presa in considerazione, ma poi, dopo aver consultato la Commissione europea, è stata scartata", e oggi, durante il Consiglio, si è constatato che " nessuno Stato membro procederà a bloccare le importazioni di alimenti dalla Germania".
Nel frattempo, stanno provocando "danni ingenti" ai produttori europei, e in particolare a quelli italiani, "sia il blocco decretato dalla Russia, sia il panico ingenerato nei consumatori" dalle notizie sulla progressione dell'infezione in Germania, ha ricordato Fazio. Di questa specifica questione si occuperà domani il Consiglio straordinario dei ministri dell'Agricoltura dell'Ue, sulla base di alcune proposte che farà la Commissione europea per la compensazione almeno parziale delle perdite subite dagli agricoltori.
Fazio non ha escluso l'ipotesi che il batterio killer sia 'fuggito' dopo una manipolazione genetica in un laboratorio di zooprofilassi (un'ipotesi che però la Commissione non prende seriamente in considerazione). Inoltre, il ministro ha chiesto che siano rafforzati i controlli sanitari sui prodotti biologici, che, ha detto, "spesso si basano su autocertificazioni e godono di deroghe e facilitazioni non previsti per gli alimenti tradizionali".

 
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8 replies since 1/6/2011, 18:36   38 views
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