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Ranieri, non così

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MiSsBlackWhitE
view post Posted on 2/10/2011, 16:34     +1   -1




ranieri



(di Antonio Corsa)

Sono tra quelli che difese Ranieri. Non tanto perchè fosse un allenatore straordinario, quanto perchè quell’accozzaglia di dirigenti prestati al calcio che ci ritrovavamo in corso Galfer riuscì a licenziarlo in malomodo passando dalla parte del torto e facendolo apparire come una vittima sacrificale (il pesce puzza dalla testa, si dice), fatto fuori al grido di “La Juventus non può permettersi di non raggiungere la Champions”. E, manco fosse una maledizione, dopo allora 3 anni senza. E poi provai solidarietà umana verso un professionista serio cui venne chiesto a giugno “X” e, raggiunto “X”, fu licenziato per non aver ottenuto “Y” (la Coppa Italia, al netto dei giochi di parole. Si necessitava di un trofeo da sollevare, per “rompere” col passato. Illusi). “E’ la Juventus”, direte voi. “Si lotta sempre per il massimo. Non fa niente cosa si era detto a giugno: se parte la musica, devi ballare. Non puoi tirarti indietro”. Vero. Però si balla assieme, senza poco nobili scaricabarili (quello di Blanc su Xabi è nella top 5 di sempre dei gesti meno eleganti della nostra storia). Nè si complotta così ingenuamente (benedette sim svizzere) alle sue spalle, con pranzi, focacce e progetti segreti ma non tanto. Si prende Silva, non Diego. Cioè Secco e Blanc che gli dicono chi serve… Secco e Blanc! “Era giusto guardarsi attorno”, per carità. E infatti ormai andava esonerato. A fine campionato, però. Ma se l’ “attorno” è Ciro Ferrara… Ammettetelo, al netto di ipocrisie: anche voi, almeno una volta, avrete sospirato (dentro di voi, vergognandovi, ma l’avete fatto) “aridatece Ranieri!”. Non perchè fosse un allenatore straordinario, l’ho detto su. Ma almeno allenava. Ad ogni modo quel che è fatto è fatto, guardiamo avanti. Dicevo: l’ho rispettato per un motivo, sostanzialmente. Perchè è sempre rimasto se stesso. Perchè non ha mai avuto sbalzi umorali tipo “puntiamo allo Scudetto” il sabato e “non nominiamo quella parola” alla domenica sera. Ma soprattutto ha fatto il Ranieri. Non ha fatto “lo juventino”. Non lo è mai stato, nè ha provato a farlo. Si fosse immedesimato in noi, non avrebbe detto “pazienza”. Avesse ragionato da juventino, avrebbe screditato l’Inter. E la partita con i nerazzurri non sarebbe stata Ranieri vs Mourinho, ma il bene contro il male, la terza guerra mondiale. Non l’ha fatto. C’era un torto arbitrale? Ha fatto il Ranieri. C’erano più torti arbitrali (tanto che la Società scriveva una nota ufficiale a Collina)? Lui restava sereno, lasciando se ne occupasse Cobolli Gigli (!). C’era Calciopoli? Lui parlava di terzini e sovrapposizioni. Mourinho lo attaccava e insultava ogni tre per due? Lui no. Rispondeva, a volte, ma senza mai scadere nel volgare come il collega. La battuta più dura di tutte l’ha riservata probabilmente a Moratti, perchè lui è uomo di calcio, e sa che il battibecco con un collega può starci. Ma quando un presidente avversario “si schiera” e ci mette il carico, allora no. Quello non ci sta. Disse: “Questo è lo stile Inter”. Aveva ragione. Sia nel non volere ingerenze, sia – nello specifico – nella battuta. Un atteggiamento, il suo, che può piacere o non piacere, ma che gli ha garantito una cosa: il rispetto. Anche di chi non lo voleva più vedere neanche in foto.

Finora.

Capisco la parentesi romana. E’ romano de Roma, di Testaccio. Ha passato talmente tanto tempo a fare l’inglese che, tornato a casa, nessuno gli avrebbe potuto dire niente. Pure le frasi in romano andavano bene: era romano da prima di Totti. E, da romano, ha fatto il romano. Ci sta. Ci sta pure che abbia personalizzato Juve-Roma. E non ho proferito verbo quando ha vinto, e sorrideva. L’avrei fatto pure io. E mi sarei pure io tolto due sassolini su Blanc, non facciamo gli ipocriti.

Quello che non ci sta è il dopo. Farà sessantanni fra due settimane, ha allenato per un quarto di secolo. E’ troppo grande per certe cose. Per fare il Leonardo. Per fare il tifoso dell’Inter. Il rinnegato maledetto. Troppo in fretta, tra l’altro: in 2 settimane è diventato più quotato di un titolo in borsa, idolo dei ragazzini interisti, che hanno già dimenticato tutto (“finalmente uno con le palle”). Ha teso la mano a Mourinho, dicendo che “massì, in fondo si scherzava. Quando ci incontravamo ci si dava la mano”. Ha speso parole di elogio per Moratti. Quel Moratti. Ha detto che non ha mai allenato una squadra come l’Inter (e la Roma? Dico: taccio della Juve…). Ha recitato la formazione del dopoguerra interista a memoria, risparmiandosi, almeno questo, l’essere interista da bambino (ma solo perchè non poteva). E questo ci può anche stare: si chiama ruffianaggine. Cose da quarantenni. Ha voluto fare il ragazzino. E vabbè. Però è pur sempre un uomo di calcio con i capelli bianchi. E un uomo di calcio smentisce l’ignobile articolo apparso sulla Gazzetta dello Sport per riabilitarlo agli occhi degli ultras nerazzurri. Un uomo di calcio non usa Moggi al contrario facendosi appiccicare a sessantanni l’etichetta di “antimoggiano”. Patetico. Un uomo di calcio non cita Oriali («Non posso pensare che Rocchi sia venuto premeditatamente, forse aspettava di trovare Oriali in panchina e non trovandolo ha buttato fuori me»), studiandosela a tavolino manco fosse Mou. Un uomo di calcio non tratta così Rocchi, uno dei migliori tre arbitri italiani (a noi convalidò un gol del Genoa a gioco fermo, eh. Errori ne ha sempre fatti, pure lui. Come tutti). Nè, ovviamente, si permette di fare allusioni sul 2006, con tanto di minacce neanche velate («Ma che arbitri e designatori stessero con gli occhi ben aperti, perchè un indizio non dice nulla, ma tre indizi fanno una prova»).

Questo lo fa un uomo (di spettacolo) non in grado di guardarsi allo specchio ed essere soddisfatto del suo passato. Lo fa chi lo vuole cancellare. Lo fa chi vuole la gloria subito, con le parole. La gloria dei ragazzini. La gloria dopo la sconfitta. Dei perdenti. Il Ranieri che conoscevo, avrebbe pensato alla trasferta di Catania e alla gara decisiva di Champions. Rimarcando gli errori, perchè Rocchi ne ha fatti e anche gravi. Ma restando in campo, senza lasciare sola la squadra, allo sbando. E continuando a fare l’uomo di calcio. Perchè ne ha prese talmente tante in carriera che una in più avrebbe dovuto saperla gestire meglio. Il Ranieri che rispettavo ha deciso di vendersi l’anima al diavolo (chi l’ha detto che è “solo” rossonero?). Per carità: faccia pure. Ormai per noi rappresenta il passato, senza rimpianti.

Però è un peccato. Per lui.
 
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*fLo_
view post Posted on 2/10/2011, 20:49     +1   -1




Che tristezza questa gente.
 
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Juventina nel cuore
view post Posted on 16/10/2011, 10:11     +1   -1




Fa davvero pena e intanto ne ha persa un'altra :asd:
 
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*fLo_
view post Posted on 16/10/2011, 17:45     +1   -1




Esatto! BUAHAHAHAHAHAHAHAH :.haha: :.haha: :.haha:
 
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3 replies since 2/10/2011, 16:34   83 views
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