Juventus The Best Forum

Tar? Si poteva. E si può ancora

« Older   Newer »
  Share  
MiSsBlackWhitE
view post Posted on 8/10/2011, 09:50     +1   -1




Tar? Si poteva. E si può ancora

C_3_Media_1327310_immagine_ts673_400



ROMA - Sembra quasi un’istigazione ad adire le vie legali, fuori - rigorosamente - dall’ambito sportivo il caso Sion se lo passiamo al setaccio della storia di Calciopoli e di quanto capitato alla Juventus dal 2006 a oggi. Ma come fai a confidare nella gerarchie delle corti intestine ad un sistema che funziona come la Fifa, la Fifa di Sepp Blatter? Ebbene ve le ricordate le frasi di fuoco del plenipotenziario svizzero del calcio mondiale - quello che non volle premiare i campioni del mondo azzurri, vincitori nonostante Calciopoli quando il 24 agosto 2006 la Juventus, colpita e quasi affondata osò rivolgersi al Tar, dopo la sofferta decisione del cda bianconero e dopo aver visto il Milan “premiato” con l’accesso alla Champions League (poi vinta).

TIGRE DI CARTE - «Caccio il calcio italiano fuori dalla Fifa: sospendo tutte le squadre, nazionale compresa da ogni manifestazione se la Juve non ritira il ricorso al Tar». In Figc le parole e i pissi-pissi provenienti dalla Svizzera venivano dilatate dalla federazione in mano al commissario ex consigliere interista, Guido Rossi. «La Fifa può erogare sanzioni a prescindere dalla decisioni della Figc, magari con l’esclusione dalle coppe internazionali. Ma anche tutto il calcio italiano rischia sanzioni della Fifa», disse in quei giorni l’avvocato Figc, Luigi Medugno. Si montò l’opinione pubblica contro il club bianconero che provava a tutelarsi, poi fu tutto un complesso e fortissimo gioco di pressioni per evitare l’approdo al giudice ordinario. «Sarete fuori dall’ Europa se fate ricorso alla giustizia ordinaria - ha intimato l’allora commissario Figc Guido Rossi il 10 agosto 2006 a Juve, Fiorentina e Lazio - Blatter ha ribadito che se si fa ricorso al giudice ordinario, la sanzione prevista dall’ ordinamento sportivo internazionale è l’esclusione dalle competizioni. E una scelta di questo genere potrebbe avere conseguenze anche a carico della stessa Federcalcio». La Juve, dopo trattative che Guido Rossi negò, ma che poi lo stesso Blatter confermò ringraziando Montezemolo, decise il ritiro del ricorso firmato. «Dico un “bravo” alla nuova dirigenza della società bianconera che si è comportata da gran signora accettando le sentenze passate - disse Blatter -, presenti e future della giustizia sportiva senza rivolgersi ai Tribunali: tutto deve restare nel nostro ambito e come ultimo grado c’è il Tas di Losanna, riconosciuto dagli statuti Fifa. L’intervento di Luca di Montezemolo è stato significativo. E la decisione saggia e giusta».

ALLORA MINACCE. ORA? - Bene: la Juve non aveva ancora presentato il ricorso e già le minacce partivano. Al semplice arrivo al Tar la salva di Guido Rossi e Blatter. Ma oggi col Sion - che al tribunale ordinario svizzero ha vinto, ma che nei tribunali porta la Fifa e l’Uefa dal 2008, da tre anni insomma come s’è comportato? Dopo tre anni - finalmente - la Fifa si decide, dopo la sentenza, a mandare un buffetto alla Federcalcio svizzera perché intervenga sul Sion squalificando i sei giocatori tesserati in un periodo di bando sul mercato imposto (illegittimamente secondo i giudici ordinari). E la Federcalcio svizzera non segue l’esempio di Guido Rossi che ruggiva contro i colpevoli di Calciopoli (mentre la sua federazione non ascoltava Bergamo che parlava di Facchetti, Sacchi, etc.). «Dobbiamo essere estremamente prudenti con questo caso - ha detto il segretario generale dell’Asf, Alex Miescher -. Vorremmo rispettare l’ordine della Fifa. Tuttavia non vogliamo andare da un tribunale all’altro per i prossimi cinque anni e non avere alcuna certezza sulle nostre competizioni. Cercheremo di trovare un compromesso». Capito? Tra l’altro l’Uefa, che non ha ancora ufficializzato la mossa, cosa fa di fronte all’ordine di rimettere in pista un Europa League il Sion (nel girone dell’Udinese ormai al secondo turno)? Secondo fonti della tv svizzera italiana, Rsi, accetterà di spiegare le proprie ragioni «dal punto di vista giuridico», senza mettersi in trincea dietro un diritto sportivo che fa sempre più acqua. E quanto alla clausola compromissoria, sprezzante il presidente del Sion dice: «Una regola medievale. Farò cambiare questo sistema. Nessuno è al di sopra della legge». Lo pensa anche la nuova Juve, che l’indirizzo del tribunale di Martigny, Cantone Vaud, e quello del Tar del Lazio li conosce, in attesa dei pronunciamenti dell’Uefa e dell’Alta Corte del Coni.
 
Top
0 replies since 8/10/2011, 09:50   53 views
  Share