Vidal: «Conte mi esalta»
Quando uno straniero arriva nel campionato italiano si dice spesso che abbia bisogno di un periodo di “assestamento”, per ambientarsi, imparare a conoscere la lingua, un calcio diverso, nuovi stili di vita... Ad Arturo Vidal sono stati sufficienti sei minuti. Quelli trascorsi dal suo ingresso in campo contro il Parma, lo scorso 11 settembre, alla zampata con cui mise a segno il suo primo gol in bianconero, il terzo della Juve in quella partita. Quella prodezza non è stata un fuoco di paglia, ma solo un piccolo assaggio delle straordinarie potenzialità di Arturo. Non solo e non tanto sotto porta, ma in mezzo al campo, dove è diventato subito un leader, grazie alla sua grinta da “Guerriero”: «Il soprannome mi è stato dato per il mio modo di giocare, per come interpreto le partite - spiega il cileno ai microfoni di Juventus Channel, dove è stato protagonista del Filo Diretto di questa settimana - Il ruolo che mi ha assegnato il mister esalta le mie caratteristiche e la gente mi ripete sempre che in me vede un combattente. Questo non può che farmi piacere. I tifosi mi hanno colpito per la passione con cui vivono il calcio e per l’amore per la Juventus. Ovunque andiamo siamo come a casa e questo fa capire quanto sia grande questa società».
E i tifosi si esaltano nel vedere la sua grinta e il gioco brillante della squadra. Molti sognano ad occhi aperti e qualcuno già spinge l’immaginazione oltre i confini nazionali, sino a un successo in Champions League: «Farei di tutto per vincerla, ma andiamoci piano - spiega Vidal, predicando una sana prudenza - Stiamo lavorando e siamo forti, ma dobbiamo fare un passo per volta. Ora siamo in lotta per campionato e Coppa Italia e non dobbiamo pensare ad altro. Per la Champions ci sarà tempo. Questo è un campionato difficile, in cui si deve dare sempre il 100%, perché sono molte le squadre davvero forti. La Juve però è tra queste, anzi, è una delle migliori. La nostra forza è il gruppo, non solo per l’allegria dello spogliatoio, ma soprattutto per la capacità di remare tutti in un’unica direzione, verso lo stesso obiettivo».
Il primo a guidare il gruppo è Antonio Conte, «un allenatore molto preparato - conclude Arturo - che sa tenere il gruppo sotto pressione, che cura ogni dettaglio e che allena come giocava: sempre concentrato, con grande passione».