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Dietro le quinte del mercato

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occhiblue
view post Posted on 24/1/2012, 15:39     +1   -1




Dietro le quinte del mercato

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Il mercato di gennaio è enigmatico. Affascinante come pochi, quello di quest'anno, perché tutti jogano. Bluffano con due carte in mano, un Texas Hold'em in cui i protagonisti hanno in mano tutte banane - carte da punteggio basso, per chi è poco avvezzo al linguaggio pokeristico - ma provano a puntare e contro rilanciare, muovere mercato anche dove non c'è.
L'apertura è necessariamente dedicata alla riunione di Lega Calcio, in via Rosellini a Milano, che ingessa più o meno tutto il traffico. Minotti cede virtualmente - e in prestito - Eder alla Sampdoria, aprendo l'annoso dilemma del gol in casa Cesena. Arriverà un attaccante, mentre il Cagliari si muove velocemente per il cartellino di Pinilla, con Zamparini che ha spiegato di dovere lavorare solo sulle uscite. Vedremo. Preziosi intanto si tiene stretto Miguel Veloso e Kucka. Il rilancio che fa saltare il banco arriva da Catania: Maxi Lopez a Milano, in un albergo, più precisamente l'NH Touring fra Turati e Repubblica. Lo Monaco non prende tempo, spiega a tutti i giornalisti presenti che c'è accordo su tutto, Galliani esclude Tevez. Ma non era Pato a escludere il Machado? La domanda da fare all'amministratore delegato sarebbe questa, anche se dopo avere sbandierato la conclusione della trattativa c'è ancora margine di lavoro.
Il pomeriggio all'Hilton è più tranquillo, pochissima gente nella hall, c'è il direttore sportivo del Palermo, Cattani, poi arrivano Ghirardi e Leonardi in coppia, per i procuratori Zavaglia, Pagliari, Damiani, Tinti e Pocetta. Per quest'ultimo pare sia arrivata una chiamata da Amauri e una dal Milan (da riportare per dovere di cronaca), mentre l'amministratore delegato del Parma parla con Tullio Tinti. Probabilmente di Palombo, anche se Sensibile - direttore sportivo della Sampdoria - si è sbilanciato nella mattinata spiegando che non ha mai chiesto la cessione. Forse per non rimanere col cerino in mano. Passa Lo Monaco: "E' tutto fatto, è tutto fatto per Maxi. Ricchiuti? E dove va Ricchiuti? Resta".
Nel frattempo dal Portogallo forzano la mano. Ferreyra bluffa e spiega che Juventus e Porto hanno trovato l'accordo per l'arrivo di Fredy Guarin in bianconero. Valutazioni monetarie e tecniche incluse. Telefonata per conferma: "E' un jogo". Anche perché risulta che Caceres sia in netto vantaggio per una questione prettamente numerica, e poi ci sono i buoni rapporti con Cellino: "Nainggolan l'ho promesso, ma solo a giugno". Quando una settimana fa aveva spiegato di non volerlo cedere nemmeno in estate, perché la storia è ciclica e il caso O'Neill insegnava. Appunto, occhio agli ultimi giorni di mercato per il belga. E le eventuali contropartite.
Chiosa finale dedicata al gran galà del calcio. Tanti gli invitati di spessore, da Ibrahimovic a Cavani, passando per Di Natale, Ranocchia, Boateng, Thiago Silva, una serata veramente interessante. Anche perché Raiola parla di Balotelli e della sua intenzione di portarlo via dalla Premier League. Questo non è un bluff, soprattutto pensando che Raiola ha perennemente asso asso in mano. Come non è un'uscita al buio quella di Thiago Motta. Incalzato, risponde spiegando che "Parigi è una bella città". Nel pomeriggio è arrivata un'offerta dal PSG di dieci milioni di euro all'Inter, con l'italobrasiliano che prenderebbe circa 5,5 netti all'anno, di fronte ai tre garantiti dai nerazzurri. La società di Moratti vorrebbe tenerlo fino a giugno, ma a quel punto il PSG offrirebbe sette milioni, mentre Motta ne perderebbe uno per la metà stagione rimanente. E poi, come dare torto a Thiago? Parigi è una bella città per tutti, tranne per Tevez.



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