| Cancellare le due sconfitte con Torino e Genoa, sfatare il tabù Novara e salutare al meglio il pubblico del Chisola. Missione compiuta per la Primavera che chiudere al meglio il cammino casalingo e vince 3-2 il derby piemontese. Sfida emozionante decisa da due rigori di Schiavone e da un gol di Magnusson.
Tre punti, ottenuti in questo recupero di campionato, che permettono ai bianconeri di salire a quota 52, a +6 sul Torino. Sabato si chiude la fase regolare a Parma, in attese delle finali a otto a cui la Primavera è già qualificata da testa di serie, oltre che da protagonista attesa.
Anche se la gara non ha valenze sulla classifica, mister Baroni punta su una squadra molto competitiva. Privi di tre squalificati (Carfora, Chibsah e Padovan), i bianconeri partono con il 4-2-3-1. Davanti a Branescu, la linea difensiva è formata da Untersee, Gouano, Magnusson e Liviero. Appelt e Schiavone a centrocampo, Ruggiero, l’ex Beltrame e Spinazzola nel trio alle spalle dell’unica punta De Silvestro.
Reduci da due ko di fila, un evento mai successo in stagione, i bianconeri partono un po’ guardinghi e gli ospiti ne approfittano. Dopo un paio di minuti è Asiedu a colpire il palo, ma l’azione è fermata per fuorigioco. Al 12’ gli ospiti passano con Maggio che approfitta di un disimpegno errato di Branescu e trova la via della rete.
Trovato il vantaggio, i novaresi possono fare il loro gioco al meglio: chiudersi e ripartire. La squadra di Baroni fatica a trovare spazi e le azioni finiscono per spegnersi sulla tre quarti. Per trovare il pareggio ci va un errore avversario. Lo commette il portiere Tonozzi che sbaglia l’uscita e permette a Magnusson di insaccare di testa: è la mezz’ora.
Tre minuti dopo è già sorpasso. Su un cross da sinistra di Liviero, Ruggiero viene ostacolato irregolarmente al momento dello stacco aereo: rigore che Schiavone trasforma con freddezza. La trasformazione galvanizza Schiavone, capitano di giornata, che pochi istanti dopo sfiora la doppietta con una botta da lontano che Tonozzi toglie da sotto l’incrocio dei pali. Il 2-1 arriva fino all’intervallo, anche per merito di Branescu che mette fine all’ultima prolungata azione novarese chiusa con un tiro ravvicinato di Asiedu.
Ripresa. Si parte con un doppio cambio: Bouy e Carlos Garcia in campo per Beltrame e Gouano. La prima conclusione è bianconera con De Silvestro che prova il sinistro a giro, di poco alto sulla traversa. Il gol lo trova invece il Novara, ancora con Maggio che pesca l’unico angolo libero per superare Branescu disteso in tuffo: 2-2.
La Juventus si rigetta in avanti e crea pericoli con De Silvestro e Bouy. Il 3-2 è cosa fatta al 20’. De Silvestro anticipa il marcatore che è costretto a metterlo giù in area: altro rigore e altra perfetta realizzazione di capitan Schiavone. Baroni opera l’ultimo cambio: Rubin per Spinazzola con lo schieramento che passo al 3-5-2.
La Juventus controlla il pallino del gioco e rischia il beffardo 3-3 solo dopo un rinvio che, rimpallato su Sciannamea, finisce sull’incrocio dei pali. Il triplice fischio di chiusura sancisce il 3-2 e il miglior commiato possibile con il pubblico del Chisola.
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