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| Grazie a una vittoria sofferta contro un Cesena già retrocesso in B da una settimana, l'Inter ha agganciato la Lazio e il Napoli al terzo posto e, in attesa del posticipo di stasera tra i biancocelesti e l'Udinese al Friuli, può godersi un pomeriggio di sorrisi. Merito di Andrea Stramaccioni che ha rivitalizzato una squadra che poco più di un mese fa era spenta e a -10 dalla zona Champions. Con il tecnico romano in panchina Cambiasso e compagni hanno totalizzato 14 punti in 6 incontri senza mai perdere. Nello stesso periodo solo la Juventus (18 punti) e il Parma (15) hanno fatto meglio. Oggi contro i romagnoli di Beretta (espulso nel recupero per proteste insieme al suo vice Canzi), i nerazzurri hanno dovuto confermare la tendenza (negativa) che li vede spesso passare in svantaggio (era già successo contro Cagliari, Siena e Udinese) prima di svegliarsi e ottenere il pareggio e il 2-1 rispettivamente con Obi e Zarate. Bravo Stramaccioni che ha indovinato i cambi visto che ha inserito prima Milito e poi l'argentino ex Lazio, entrambi determinanti nell'azione della rete-sorpasso. Merito comunque al Cesena che ha giocato con orgoglio e ha impensierito l'Inter con ripartenze ficcanti (una traversa e un gol). D'accordo gli ospiti hanno avuto in Antonioli il migliore in campo e senza il suo portiere in giornata di grazia, Beretta avrebbe incassato un parziale pesantissimo, ma come successo contro la Juve 7 giorni fa, il Cesena ha lasciato il campo a testa alta tra i nerazzurri festanti.
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