Il tedesco titolare contro l'Inter: dietro di lui terzetto composto da Candreva (a destra), Mauri e Lulic (a sinistra). La rifinitura sembra aver risolto il ballotaggio sulla linea mediana a favore di Ledesma e Cana
E’ l’ultimo assalto. Reja ci crede, sfida l’Inter di Stramaccioni, sogna di prendersi il terzo posto e la qualificazione ai preliminari di Champions proprio in volata. «Siamo stati a lungo al terzo posto, sarebbe un premio meritato per la società e per la squadra, il coronamento straordinario della stagione davanti ai nostri tifosi. Mi dicono che l’Olimpico sarà pieno e ne sono contento» ha spiegato alle quattro del pomeriggio prima di scendere in campo per l’allenamento di rifinitura, posticipato a causa del caldo opprimente e della notturna che chiuderà il campionato.
Per arrivare terza la Lazio dovrà battere l’Inter e sperare che il Catania di Montella, annunciato neo-allenatore della Roma, batta l’Udinese. Edy non s’è sbilanciato: «Pensiamo a battere l’Inter, che non sarà facile. Conterà al 99 per cento la nostra prestazione. Il Catania spero faccia la partita giusta, ma l’Udinese è forte e fuori casa si esprime bene. A noi il compito di provare a sfruttare l’ultima opportunità». Reja ha provato a spegnere le ultime speranze dell’Inter. «Può batterci e arrivare a quota 61, ma credo che arriverebbe quinta perché il Napoli vincerà con il Siena». E l’Udinese, risultato non dichiarato da Edy ma solo pensato, non perderà a Catania.
Anche la qualificazione all’Europa League, però, potrebbe essere un traguardo sufficiente per restare sulla panchina della Lazio. Reja si confermerebbe. «Qualche rimpianto c’è, ma andare per due anni di fila in Europa League è un buon risultato. E se non si fosse fatto male Klose, a quest’ora saremmo già in Champions. Io mi rimprovero i due punti con Lecce, Siena e Novara». Con Lotito, ha già cominciato a parlare. «Ci siamo sentiti venerdì sera e abbiamo parlato di giocatori. Io credo che il progetto di questa Lazio non sia ancora finito. Sarei felice di restare, possiamo crescere ancora. Confermerei in blocco questa squadra e aggiungerei qualcosa. Zarate? Se dovesse tornare, sarebbe un valore aggiunto. Credo che l’esperienza all’Inter gli sia servita per maturare, credo che l’anno prossimo farà una grande stagione». Reja, è chiaro, sta provando a strappare la conferma, allontanando di nuovo l’ombra di Zola, il principale candidato a sostituirlo, se non altro perché Lotito glielo aveva promesso nella notte tra il 24 e il 25 febbraio in cui Magic Box sbarcò a Roma per ascoltare la proposta della società biancoceleste.
Una notte di grande calcio all’Olimpico e una chiusura in bellezza del campionato, anche senza Champions, aiuterebbero Reja nella rimonta. Per battere l’Inter si affiderà a Klose, annunciato al ritorno dal primo minuto. Il tedesco, che non gioca titolare dal 18 marzo (Catania-Lazio 1-0) e non segna dal 26 febbraio (Lazio-Fiorentina 1-0), lunedì volerà in Costa Smeralda per rispondere alla convocazione del ct Loew che porterà la Germania in preritiro a Porto Cervo. Dietro a Klose, Reja si affiderà al terzetto composto da Candreva (a destra), Mauri e Lulic (a sinistra). La rifinitura sembra aver risolto il ballotaggio sulla linea mediana a favore di Ledesma e Cana. Gonzalez appare destinato alla panchina. Davanti a Bizzarri, linea difensiva a quattro: Scaloni a destra, Diakitè e il recuperato Biava centrali, Konko a sinistra. In panchina Berardi, Zauri, Garrido, Gonzalez, Kozak, i nigeriani Onazi e Makinwa (come a Bergamo). Nella lista dei convocati figurano anche Sbraga, Zampa e Rozzi, altri tre Primavera. Marchetti e Dias sono squalificati. Rocchi e Alfaro si sono aggiunti all’elenco degli indisponibili che comprendeva Brocchi, Hernanes, Radu e Stankevicius. In mattinata il professor Lovati ha operato Matuzalem alla Paideia: intervento di pulizia e regolarizzazione del menisco del ginocchio sinistro. Il brasiliano tornerà nel ritiro di Auronzo di Cadore a luglio.
