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| Il tecnico boemo torna a pungere la Juve sulla vicenda della terza stella: «Gli scudetti sono tanti quanti sono stati assegnati. Poi se vedo le cose che sono state scritte e i libri che ho letto, allora credo che già 28 siano troppi». Poi sul ritiro: «Fatica? Normale, non siamo alla Valtour» E' sempre il solito, incorregibile Zeman. Quando c'è da lanciare una frecciata alla Juventus, il boemo non si tira mai indietro. E' accaduto anche nella conferenza stampa di oggi, dal ritiro di Riscone di Brunico. Un giornalista gli ha chiesto un'opinione sulla terza stella bianconera. La risposta è stata, come al solito, pungente: «Gli scudetti sono tanti quanti sono stati assegnati. Poi se vedo le cose che sono state scritte e i libri che ho letto, allora credo che già 28 siano troppi». Ossessione Juventus a parte, Zeman ha poi fatto un punto sullo stato di salute della sua Roma a pochi giorni dall'inizio del ritiro precampionato: «Allenamenti pesanti? Non siamo alla Valtour e comunque queste per me sono passeggiatine nei boschi». Il boemo si è detto felice dell'affetto dei tifosi nei suoi confronti: «Mi fa piacere ma spero che questi attestati di stima continuino anche a fine stagione. Totti? L'ho visto crescere, è sempre Totti, magari fisicamente non è più quello di una volta, ma è normale». Ultima battuta sugli obiettivi stagionali della sua squadra: «Io voglio competere, questo vuol dire giocare con gli altri per fare risultato, questo significa giocarsela con Juve, Milan e anche col Pescara. Il campionato inizia con zero punti per tutti. La competizione è sulla singola partita». |
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