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Conte, no al patteggiamento Palazzi: «1 anno e 3 mesi»

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MiSsBlackWhitE
view post Posted on 2/8/2012, 17:34     +1   -1




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ROMA - Rottura totale tra Juve e Figc dopo il 'no' al patteggiamento per Antonio Conte e la successiva richiesta di 1 anno e 3 mesi di squalifica da parte del procuratore federale Stefano Palazzi. Questo il fatto più eclatante che emerge dal secondo giorno del processo sportivo per il calcio scommesse. Qui di seguito la cronaca della giornata:

17.47 PARLA CHIAPPERO
Dopo 30 minuti di pausa, riprende il dibattimento su Conte e Alessio. Prende parola l'avvocato della Juventus, Luigi Chiappero: "Sono certo - esordisce - che nelle vostre sentenze che avete già reso, con assoluzioni successive per lo stesso fatto, quanto scritto dalla procura federale, sono certo che indipendemente dagli altri patteggiamenti, la causa di Conte e Alessio verrà visitata senza tenere conto di questi aspetti. Due principi sono fondamentali per portare a Torino l'assoluzione di Conte e Alessio. Non è da poco uno contro tutti, magari ha anche ragione lui, ma quando sono venti contro uno, qualche attenzione in più va tenuta in considerazione. Gli atti che mi ha trasmesso il pubblico ministero di Cremona sono atti genuini, che hanno una validità. Voi avete raccolto testimonianze di tutti i giocatori che hanno riferito cosa è avvenuto in quella famosa riunione. Anche Sestu e Larrondo hanno dichiarato le stesse identiche cose che hanno dichiarato gli altri a noi. Nelle vostre sentenze sportive avete copiato male, copiate allora dalla Cassazione, che dice che l'assoluzione non presuppone la certezza dell'innocenza ma la mera incertezza della colpevolezza. Su Novara-Siena, uno che a 20 minuti dalla fine sul 2-2 cambia due punte con due punte, è uno che vuole pareggiare? Questo è il comportamento di uno che vuole vincere, non patteggiare, salvo la volontà di un avvocato che se ha la testa sulle spalle lo consiglia sempre. Ma 3 mesi sì, non 4, non 5, perché io ho una faccia. Carobbio cade su Sestu e Larrondo, perché tenta di istillare in noi il dubbio che qualcosa sia accaduto. Ma cosa dice Larrondo? Che non è vero, non è vero. O è falso o il riscontro è mancato. Ma poi guardacaso, chiama in causa i due che la procura non aveva sentito...".

16.21 PARLA L'AVVOCATO DI CONTE
Inizia l'arringa dell'avvocato Antonio De Rensis in difesa di Antonio Conte: "Non abbiamo riscontri, c'è la parola di una persona, non c'è un'intercettazione, un de relato, un passaggio di soldi, non c'è più niente. Io non sono qui a raccontarvi la favola che Carobbio non è credibile. Carobbio è credibile, ma non è il solo credibile. Quando ci troviamo di fronte a un'incolpazione, laddove non ci sono altri riscontri, bisogna chiamare il dichiarante in correità. La genesi dichiaratoria di Carobbio è molto diversa da quella di Gervasoni, lo chiamerei un 'utilizzatore' di interrogatori. Nelle dichiarazioni del 19 gennaio a Cremona, quello è l'interrogatorio degli interrogatori, e in quella sede Conte non esiste. Carobbio non se lo ricorda, se lo ricorda il 29 febbraio quando va davanti alla procura federale. Le sue accuse vanno contro la storia di Conte, i 20 mesi patteggiati sono la prova provata di un interesse. Siamo in un vortice in cui ci viviamo. Diciamo Carobbio e credibile, Gervasoni è credibile, ma poi uno dice bianco e uno nero. Salvini dice che Carobbio non è del tutto trasparente in alcuni passaggi. Ma se Carobbio fa tutte quelle chiamate con una scheda di un egiziano e parlava con Ilievski, e aveva detto il 29 febbraio che con lui non aveva avuto più alcun contatto, dovrete spiegarmelo nelle motivazioni il perché continuate a credergli. Ci sono state contraddizioni enormi, e ammetterlo per voi significherebbe fortificare il vostro processo, non destituirlo. Questa non è giustizia ma uno scontro puro. Leggete l'audizione del 10 luglio di Carobbio, è una buccia di banana, c'è un silenzio che parla: le telefonate in ritiro con Ilievski. Non poteva dire niente lì, e nessuno glielo ha chiesto. Sarebbe stata la prima cosa che gli avrei chiesto".

16.15 I MOTIVI DELLA RICHIESTA DI PALAZZI
Il motivo di tale richiesta per Palazzi: "Un anno per l'omessa denuncia, tre mesi per la reiterazione".

16.00 CONTE, CHIESTI UN ANNO E TRE MESI
Per Conte e Alessio 1 anno e tre mesi: "Esaminate le memorie di Conte - dice Palazzi - le accuse di risentimento di Carobbio sono infondate, il risentimento non esiste affatto, perché accertato nei fatti. In realtà, nell'occasione del permesso, Carobbio ha mantenuto un comportamento molto leale e di gerarchia, e nonostante il consiglio di Stellini, si sentì in dovere di chiedere il permesso dell'allenatore. Riteniamo che siano irrilevanti anche le dichiarazioni fornite negli interrogatori, sono comunque contrastanti gli elementi, non ultima alla dichiarazione di Stellini in virtù di quanto accadde in AlbinoLeffe-Siena. Le dichiarazione dei presenti del Siena alle riunioni teniche non sono credibili anche perché altrimenti sarebbero stati passibili di omessa denuncia. Quindi non possono assumere valenza probatoria. Chiediamo quindi un anno e tre mesi per gli accusati"

15.43 CONTE VERSO IL RIFIUTO DEL PATTEGGIAMENTO
Antonio Conte avrebbe rifiutato il patteggiamento. Tra poco sapremo, se ciò venisse confermato, bisognerà attendere che Palazzi avanzi la richiesta di pena, considerato che il patteggiamento rifiutato ieri dalla Disciplinare prevedeva una base di partenza di 7 mesi di squalifica.

15.21 DIFESA DI BOMBARDINI
Riprende in questo momento la fase dibattimetale con l'avvocato Michele Cozzone in difesa di Davide Bombardini, la gara in oggetto è AlbinoLeffe-Siena. Le ultime arringhe previste saranno quelle di Catinali e Pesoli.

15.02 FITTI CONTATTI IN CORSO
Il dibattimento all'ex ostello della Gioventù riprenderà tra poco. Sono in corso fitti contatti tra la difesa di Conte e Alessio, e i procuratori federali. A quanto risulta, nuovi negoziati con Palazzi per valutare la possibilità di un nuovo patteggiamento.

14.00 ARRIVATI I LEGALI DI CONTE
Arrivati in questo momento gli avvocati di Conte, Chiappero e De Rensis. Manca Briamonte. Nessuna dichiarazione all'ingresso, il processo intanto è stato sospeso fino ale 15.

13.08 TOCCA AL GROSSETO
E' il momento del Grosseto, all'interno dell'aula sta parlando l'avvocato Mattia Grassani, per difendere il presidente Camilli dall'accusa di responsabilità diretta in occasione della gara Ancona-Grosseto. Grassani sta cercando di smontare le accuse dell'ex ds Andrea Iaconi. In precedenza, hanno parlato come parti terze Vicenza, Nocerina e Gubbio. In caso di retrocessione del club toscano, spetterebbe al Vicenza la permanenza in serie B, ma la Nocerina conta sempre nella retrocessione del Lecce che si discuterà da domani con il filone barese. All'esterno spunta la prima bandiera della juventus fuori all'ex ostello della Gioventù. un piccolo gruppetto di tifosi juventini stanno aspettando l'arrivo dei legali juve e gli esiti di questo secondo giorno di processo. uno dei tifosi è stato anche intervistato dalla troupe del documentario on-line "Non cresce l'erba", che racconta lo stupore di un tifoso del Bari per le malefatte di Andrea Masiello. Domani il protagonista proverà ad abbordare il pentito (se si presenterà...).

12.26 LEGALI BIANCONERI IN AULA IL POMERIGGIO?
Il pool difensivo di Antonio Conte avrebbe lasciato Torino con un volo delle 12, con arrivo all'ex ostello della Gioventù non prima delle 13. Considerato che attorno alle 14 è prevista una pausa una pausa pranzo, l'approdo in aula dei legali bianconeri rischia di slittare nel pomeriggio.

12.17 ACCOLTO PATTEGGIAMENTO DI GARLINI
Accolto il patteggiamento di Ruben Garlini: 9 mesi in continuazione ai 3 anni di squalifica con impegno alla non impugnazione successiva.

11.29 AVVOCATI DI CONTE IN AULA ALLE 12.30
Roumors dall'ex ostello della Gioventù: l'avvocato di Antonio Conte (De Rensis) e della Juventus (Chiappero e Briamonte) dovrebbero arrivare in aula attorno alle 12:30. Ricordiamo che nella notte è andato in scena con la società un lungo vertice a Torino.

11.21 PRIMA RICHIESTA DI PATTEGGIAMENTO
Prima richiesta di patteggiamento della giornata. Ruben Garlini richiede 9 mesi in continuazione ai 3 anni precedentemente sentenziati, con impegno a non impugnare successivamente la sentenza presso altri organi. La Disciplinare si ritira in camera di consiglio. Gli avvocati di Conte ancora non sono arrivati. Delle posizioni pendenti da ieri, manca soltanto il tecnico bianconero e il suo vice Alessio. Il giorno 01 agosto 2012 10:35, simone di stefano ha scritto: Bertani e Pellicori chiedono lo stralcio, il pm federale Palazzi si oppone a tale richiesta: "Gli atti sono stati tutti messi a diposizione, non c'è alcuna violazione del diritto di difesa". Il Torino: "Se stralciate Pellicori, stralciate anche noi". La Commissione di ritira per valutare le istanze.

11.00 TOCCA AL NOVARA
E' il momento del Novara Calcio, con l'Amministratore Delegato, Massimo De Salvo: "Non riesco a comprendere sinceramente il vantaggio dei giocatori e il nostro per questa gara. Il pareggio, ho sperato che non fosse così. Quel pareggio per noi era un problema, come la sconfitta, perché unico nostro risultato era la vittoria. In quella giornata eravamo a pari punti con il Varese, ma eravamo sotto per gli scontri diretti e dovevamo vincere. Arrivare terzi diventava un risultato importante, quale vantaggio potevamo avere dal pareggio? Lascio alla Commissione decidere...". L'arringa dell'avvocato novarese, Cesare Di Cintio: "Il nostro codice antrifrode è stato un modello, ci siamo subito attivati nella prevenzione. Ma riconoscere patteggiamenti di Torino e Varese è stata riconosciuta la rilevanza ai modelli di prevenzione. In quella giornata, il Varese si trova in vantaggio negli scontri diretti, viene meno il vantaggio del Novara e quindi anche la responsabilità presunta. Nel caso Viareggio, il Tnas nel 19/10/2011 sentenzia che viene meno l'interesse dei soggetti terzi quando ci sia una scommessa sul numero dei gol e non sul risultato. Un over potrebbe essere un 3-1 ma anche un 2-2, significa quindi che non c'è interesse per la società. La prova del ragionevole dubbio che il Novara non fosse a conoscenza è la nascita del codice anti-frode".

10.31 LE POSIZIONI ANCORA APERTE
Ricapitoliamo le posizioni ancora aperte dopo i patteggiamenti di ieri e le richiste di Palazzi:
TESSERATI:
Cristian BERTANI (Sampdoria): 3 anni e 6 mesi
Davide BOMBARDINI (svincolato): 3 anni e 6 mesi
Piero CAMILLI (presidente Grosseto): 5 anni di inibizione più preclusione
Mario CASSANO (svincolato): 9 mesi in continuazione alla squalifica del precedente processo.
Edoardo CATINALI (svincolato): 3 anni e 6 mesi
Ferdinando COPPOLA (Milan): 3 anni e 6 mesi
Davide DRASCEK (Feralpi Salò): 3 anni e 6 mesi
Mavillo GHELLER (Pavia): 3 anni e 6 mesi
Alessandro PELLICORI (svincolato): 3 anni e 6 mesi
Emanuele PESOLI (Verona): 3 anni
Claudio TERZI (Siena): 3 anni e 6 mesi
Roberto VITIELLO (Siena): 4 anni

CLUB:
ANCONA - 10mila euro di ammenda
GROSSETO - retrocessione in Lega Pro più penalizzazione di 3 punti da scontare nel prossimo campionato o, in subordine, esclusione dal campionato di competenza (Serie B) e assegnazione al campionato di categoria inferiore
NOVARA - 4 punti in continuazione alla penalizzazione inflitta nel precedente processo di 3 punti

10.15 CAMILLI: «C'E' GIUSTIZIA?"
"C'è giustizia? Sono deboli con i forti e forti con i deboli". Il presidente del Grosseto, Piero Camilli, entrando nell'ex ostello della Gioventù del Foro Italico dove è in corso il processo al Calcioscommesse, si sfoga contro la giustizia sportiva che, dopo le richieste fatte ieri del Procuratore federale Stefano Palazzi, potrebbe retrocedere il suo club in Lega Pro. "I tifosi sanno chi sono - ha aggiunto Camilli -: mi batto per il Grosseto e sono una persona per bene. Speranze? Non dipende da me. Io sono qui per difendermi".

10.05 PARLANO GRASSANI E BERTANI
Primo intervento in dibattimento per Mattia Grassani, avvocato di Cristian Bertani. "In Novara-Siena - dice Grassani - hanno giocato solo Bertani e Vitiello, è impensabile che da soli fossero riusciti ad alterare la gara se poi la stessa termina con due reti per parte. Qui c'è una tesi accusatoria dove manca l'assassino. Diteci chi ha contribuito all'alterazione della gara, perché in base ai ruoli dei due giocatori in campo non potevano essere loro. Bertani non conosce né Vitiello, né Conte, la persona che il giorno prima secondo la procura federale dice di essere a conoscenza dell'accordo. Erodiani dice che tutti sapevano dell'alterazione della partita, e che la fece Carobbio e no Bertani. Perché Erodiani lo prendete solo quando vi fa comodo?". Prende parola lo stesso Bertani: "Volevo dettagliare il mio rapporto con Gervasoni, fino a un anno fa era un mio amico, e i nostri rapporti si erano radicati nelle rispettive famiglie. Dal momento in cui ho rifiutato una sua prima proposta economica, le accuse da parte sua sono diventate pesanti nei miei confronti. Tutto quello che ho costruito nella mia vita e nel calcio è solo grazie alle mie qualità. Se oggi gioco in serie A è perché ho 5 campionati, non certo perché vendevo partite e questo voglio precisarlo. Ho chiesto un confronto con Gervasoni, ma non mi è stato concesso per circostanze che poi non ho saputo. E' normale che ci vogliono due uomini per un confronto, detto questo date molta attenzione alle carte che avete in possesso, che potrebbero cambiare il futuro della mia famiglia: non posso accettare in qualunque maniera che la mia famiglia ne vada di mezzo per invidia di questa persona. Qualcuno ha già sbagliato nei miei confronti, credo che il tribunale del Riesame abbia emesso un'ordinanza abbastanza pesante contro i 17 giorni di carcere e gli altri che ho dovuto scontare di domiciliari, non sono pochi. Il Riesame ha distrutto tutto quello che mi è stato impugnato. Lascio a voi giudicare con serenità di giudizio”.
 
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