Nel 1926, il mese di agosto bianconero inizia nel migliore dei modi. Il secondo Scudetto della storia della Juventus, dopo il primo storico del 1905, si avvicina.
Esattamente 86 anni fa oggi, i bianconeri battono il Bologna nello spareggio del torneo di “Lega Nord” e conquistano la finale Scudetto contro l’Alba Roma che, alla luce dei risultati, si rivelerà un’assoluta formalità.
Non così il confronto con i rossoblu che necessita di ben tre sfide per trovare il suo vincitore. Dopo il 2-2 uscito in terra felsinea e lo 0-0 di Torino, il regolamento impone lo spareggio da disputarsi in campo neutro, a Milano.
La Juventus affronta la sfida che vale la stagione con la morte nel cuore. Tre giorni dopo aver perso il proprio allenatore, l’ungherese Jeno Korali stroncato da un infarto ad appena 40 anni. In panchina per l’occasione ci va l’altro magiaro, Jozsef Violak (o Viola, così come venne “italianizzato” il suo cognome dal regime fascista). I bianconeri onorano nel modo migliore il loro tecnico e vincono 2-1. I gol sono di Pastore e Vojak I.
Una bella soddisfazione per la squadra, in cui militano tre future Leggende quali Gianpiero Combi, Viri Rosetta e Carlo Bigatto.
