E come l’anno scorso...
Un anno fa, Lichtsteiner e Pirlo si dividevano il merito del primo gol del campionato bianconero, siglato dal terzino su perfetto assist del regista. A quello però ne erano seguiti altri tre e, evidentemente, i due avevano visto un po’ sminuita la loro impresa. Oggi allora hanno alzato la posta e sono diventati protagonisti dell’intero risultato, siglando una rete a testa. Si può anche non credere alla cabala, ma il fatto che sia stato ancora lo svizzero ad aprire le danze, potrebbe anche essere interpretato come un bel segno del destino.
O quanto meno come una rassicurazione, visto che, sempre per gli scaramantici, il primo segnale della serata era stato tutt’altro che incoraggiante: dopo giorni di afa infatti, su Torino era arrivato“Beatrice”, il famigerato uragano, sceso sul campo dello Juventus Stadium prima delle due squadre, con inaudita violenza. Un nubifragio come non si vedeva da tempo. Il Parma inizia il riscaldamento sotto la tempesta, poi esce dagli spogliatoi la Juve. E, quasi per rispetto verso i Campioni d’Italia, dopo pochi minuti, la pioggia cessa. Le pozze in campo sono ben visibili anche dalla tribuna, ma il terreno dello Juventus Stadium si dimostra ancora una volta all’altezza del resto dell’impianto e, ancor prima del calcio d’inizio, assorbe incredibilmente tutta l’acqua caduta. Si può giocare. E allora, che il campionato abbia inizio!
Tra i bianconeri, con Lucio infortunato e Chiellini appena recuperato, è Marrone a giostrare al centro della difesa. Davanti a lui, nel centrocampo a cinque, Pirlo è il solito faro tra Vidal e Marchisio, con Lichtsteiner e Asamoah pronti ad attaccare le fasce. In avanti, al fianco di Vucinic, spazio all’ex Giovinco.
Il Parma è squadra giovane e sfrontata e con la velocità di Biabiany e Pabon prova a impensierire la Juve. In difesa, pressando i portatori di palla e mantenendo compatti i reparti gli emiliani chiudono bene gli spazi e si deve allora cercare di colpire con i calci piazzati. Al 18’ Pirlo pennella per Vucinic, ma il colpo di testa termina alto.
Asamoah è tra i più pimpanti, recupera valanghe di palloni e veste anche i panni dell’uomo assist, pescando Vucinic a centro area, ma il montenegrino non controlla. La Juve comunque cresce e, quando spinge sull’acceleratore, l’occasione per passare arriva: Bonucci cerca in area Vucinic, che viene anticipato, ma sul pallone arriva Lichtsteiner, atterrato da Mirante in uscita. E’ rigore, che Vidal però non trasforma, facendosi parare il destro dal portiere emiliano.
Invece di demoralizzarsi i bianconeri raddoppiano gli sforzi, Vucinic comincia a inventare, la squadra alza il baricentro e il Parma supera la metà campo sempre più di rado. Giovinco si fa apprezzare per uno spunto al limite dell’area, concluso con un sinistro troppo centrale. E’ invece alto di un soffio il tiro cross di Vucinic al secondo minuto di recupero del primo tempo, che si chiude a reti bianche e con qualche rammarico.
La ripresa mostra una Juve più determinata già dalle prime battute. Asamoah calcia per due volte dall’interno dell’area di rigore, ma nel primo caso colpisce involontariamente Giovinco, nel secondo angola troppo, Vidal arriva sul pallone, ma non riesce a deviare in porta, spedendo sull’esterno della rete.
Il cileno mette poi in movimento Vucinic che spara su Mirante in uscita. Sembra ben indirizzato il destro di Marchisio, ma Zaccardo fa “muro” e devia in angolo. Tutto questo accade nei primi otto minuti, che somigliano tanto a un assedio. Il gol insomma è nell’aria e arriva puntuale al 9’: Asamoah, ancora lui, sfonda sulla sinistra e crossa teso nell’area piccola per l’accorrente Lichtsteiner che da due passi spedisce in rete. Come lo scorso anno, alla prima nello Juventus Stadium, sempre contro il Parma, è lo svizzero ad aprire le danze. E come lo scorso anno la Juve prende il largo: Vidal viene steso al limite dell’area da Lucarelli e Pirlo batte una punizione maligna, a pelo d’erba, che viene bloccata da Mirante, ma oltre la linea di porta. Ed ecco il primo significativo intervento del campionato dei giudici d’area: il signor Romeo non vede il gol, il suo assistente sì e si riparte da 2-0.
Il terzo gol potrebbe arrivare al 23’, quando Giovinco taglia l’area in orizzontale e riceve il suggerimento di Vidal, ma calcia sull’esterno della rete.
Per mezz’ora il Parma non si vede più. Poi Biabiany prende tempo e pallone a Bonucci, arriva sul fondo e serve Belfodil, anticipato da Barzagli nell’area piccola.
Bonucci si rifà poco dopo, quando chiude con perfetta scelta di tempo su Valdes, lanciato in contropiede. Carrera opera i primi cambi, con Padoin e Matri in campo al posto di Lichtsteiner e Vucinic, che escono tra applausi scroscianti. Applausi ne merita anche Storari, per qualche brillante intervento nel finale, che permette alla Juve di respingere la reazione di orgoglio del Parma di chiudere la prima uscita con la rete inviolata.
Applausi, infine, li merita tutta la squadra, giocatori e staff tecnico e Conte in testa. Ha seguito i suoi ragazzi dalla tribuna, ma per come li sta allenando ogni giorno, la sua presenza in campo è palpabile, dal primo minuto...fino alla fine.
JUVENTUS-PARMA 2-0
RETI: Lichtsteiner 9’ st, Pirlo 13’ st
JUVENTUS
Storari; Bonucci, Marrone, Barzagli; Lichtsteiner (33’ st Padoin), Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Giovinco (42’ st De Ceglie), Vucinic (34’ st Matri).
A disposizione: Leali, Branescu, Masi, Chiellini, Pogba, Giaccherini, Quagliarella, Boakye.
Allenatore: Conte, in panchina Carrera.
PARMA
Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Rosi (36’ st Pellè), Acquah (13’ st Ninis) , Parolo, Valdes, Gobbi; Pabon (13’ st Belfodil), Biabiany.
A disposizione: Pavarini, Bazja, Fideleff, Benalouane, Morrone, Musacci, Modesto.
Allenatore: Donadoni.
ARBITRO: Romeo
ASSISTENTI: Petrella, De Luca
QUARTO UFFICIALE: Marzaloni
ARBITRI D’AREA: Russo, Ciampi
AMMONITI: 4’ pt Biabiany, 11’ pt Giovinco, 25’ pt Acquah, 33’ pt Mirante, 12’ st Lucarelli, 22’ st Paletta, 28’ st Valdes
Lichtsteiner bis e gol fantasma, alla Juve bastano 4 minuti
C’è uno scudetto in più, c’è un numero 10 in meno, c’è anche un tecnico, almeno in panchina, diverso ma il campo, seppur zuppo, e l’avversario sono gli stessi: la Juventus parte per la riconferma ospitando come un anno fa il Parma, un Parma rinnovato dopo un mercato rapido e mirato e la dimostrazione sono i 4 volti nuovi nell’11 iniziale di Donadoni.
Qualche problema in più invece per Conte, che inizia il suo esilio temporaneo in un blindatissimo box dello Juventus Stadium, e di conseguenza per Carrera: la difesa è da inventare e parte Marrone, davanti l’ex Giovinco è titolare con Vucinic ma il primo tentativo in porta è ospite, con Pabon che soffia palla a Bonucci ma non scomoda Storari.
Il Parma è pimpante, ai bianconeri manca un po’di gamba per tenere il ritmo e al 12esimo Barzagli è provvidenziale nell’anestetizzare l’inserimento di Acquah, di contro per vedere seriamente la Juventus bisogna aspettare il 18esimo e una palla ferma, che Vucinic prolunga però al di sopra della traversa di Mirante.
La partita si assopisce, il Parma si ritrae progressivamente, il centrocampo juventino prende le briglie della contesa ma ci vuole una catena di erroracci per scuoterla: minuto 33, Lichtsteiner si infila in una difesa in dormiveglia, Mirante lo tocca, l’arbitro Romeo sorvola, non il giudice d’area Russo che decreta il rigore, con l’assistente Petrella che non si accorge di un macroscopico ed evidente fuorigioco dello svizzero.
Dal dischetto va Vidal che calcia male consentendo a Mirante, partito comunque un passo e mezzo troppo avanti, di tenere il punteggio inchiodato sullo 0-0; la Juve chiude il primo tempo crescendo sensibilmente ma anche senza trovare il graffio concreto a causa delle difficoltà del comparto finalizzatore, Giovinco in particolare.
Con le polveri da sparo bagnate c’è da inventarsi qualcosa di particolare, addirittura particolarissima la giocata di Marchisio che chiude la prima frazione di gioco accarezzando un gol quasi antifisico, e il copione è più o meno lo stesso anche nei primi passaggi della ripresa, con la Juventus che ci prova, apre bene il gioco, ma per un motivo e o per l’altro, nello specifico il ritardo di Vidal, non concretizza.
Vidal che funge decisamente meglio da architetto, al 52esimo la sua giocata illuminata in controtempo manda in porta Vucinic, fermato da Mirante ma soprattutto da un eccesso di egoismo che lo porta ad ignorare Marchisio.
La pressione è però troppo forte per un Parma che imbarca acqua sia a destra che a sinistra e l’evoluzione naturale è l’1-0 che arriva al minuto 54. Asamoah è un fiume in piena e travolge Rosi, l’inserimento vincente è di Lichtsteiner che come l’anno scorso segna il primo gol del campionato bianconero portando, oltre che un meritato vantaggio, anche un promettente ricorso storico.
Donadoni rivolta la squadra mettendo Belfodil e Ninis per Pabon e Acquah, esattamente qualche secondo prima di prendere un contestato 2-0: Pirlo trova un velenoso corridoio rasoterra, Mirante si accartoccia un po’goffamente sul pallone e la responsabilità dell’assegnazione del raddoppio se la prende il giudice d’area Ciampi, quando le immagini, pur senza sconfessarlo, non riescono a dargli del tutto ragione.
Materiale per cominciare fin da subito a parlare di arbitri, soprattutto l’episodio che chiude virtualmente la partita, anche se il Parma, che conferma di avere mezzi interessanti ma anche di dover trovare qualche pizzico di personalità in più davanti, prova a mantenerla sempre viva creando delle folate pericolose come il tiro di Biabiany ben parato da Storari, la zampata stretta in inserimento di Belfodil o il doppio tentativo firmato Ninis e Gobbi in un finale se non di allarme quantomeno di allerta per la retroguardia bianconera.
La Juventus si prende comunque la prima vittoria con una prestazione che, al netto dei tremebondi primi ed ultimi 15 minuti, risulta complessivamente robusta, anche se rimane forse aperto l’interrogativo “mercataro” sulla necessità di un colpo finale in attacco vista la serata non lucidissima di Giovinco, costretto oltretutto ad uscire in barella.
2 gol in 4 minuti e 3 punti subito in tasca, i Campioni d’Italia partono sgommando: il condottiero è nascosto, il capitano non c’è più ma la Juve è sempre la stessa, tutte le altre sono già costrette ad inseguire.
Juve, tutto come un anno fa: Parma battuto 2-0, Lichtsteiner e Pirlo a segno
Una è andata, ne mancano 37: La Juventus campione d'italia non stecca al debutto in casa, e si impone sul Parma per 2-0, soffrendo un po' nel primo tempo l'atteggiamento degli uomini di Donadoni, disposti a fare "massa" nella propria metà campo, rinunciando praticamente ad attaccare, ma distendendosi in maniera imperiosa nella ripresa, collezionando occasioni in serie, soprattutto nei primi minuti della seconda frazione, e meritando senza dubbio il successo, arrivato comunque contro un avversario che, per quanto visto a Torino, non dovrebbe avere grossi problemi ad ottenere la salvezza. Primi 3 punti in classifica, dunque, per i bianconeri, che lamentano sicuramente l'assenza in rosa di un grande bomber, ma che, seppure si sia soltanto alla prima giornata, possono già mettere pressione alle altre squadre candidate alla vittoria finale. La Juve scende in campo per l'esordio stagionale in campionato con il canonico 3-5-2, e si affida al giovane Marrone in difesa, e alla coppia d'attacco tutta fantasia formata da Giovinco e Vucinic, supportata dal solito centrocampo roccioso, che si avvale della spinta di Asamoah sulla fascia sinistra. Nel Parma, invece, reparto offensivo composto dal veloce duo Biabiany-Pabon, con quest'ultimo dato in buona forma. Il match comincia in maniera abbastanza equilibrata, e, dopo un primo quarto d'ora di studio, è Vucinic ad avere la prima occasione da rete: al 16' l'attaccante montenegrino gira verso la porta di Mirante un cross di Pirlo, non trovando però la porta. L'episodio che può sbloccare un match ben giocato dal Parma a centrocampo, arriva al 32', quando la Juve beneficia di un calcio di rigore per fallo di Mirante in uscita su Lichtsteiner: dal dischetto si presenta Vidal, che, però, si fa parare il tiro dal portiere parmense. Il Parma rinuncia praticamente ad attaccare, ma riesce a chiudere il primo tempo sul pari, nonostante al 47', Vucinic vada vicino al bersaglio grosso con un tiro tentato da posizione molto difficile. Nella ripresa i bianconeri partono subito a testa bassa, e dopo aver fallito due limpide palle gol con Vidal al 51', e con Vucinic al 53', passa in vantaggio al 54' con Lichtsteiner, che riesce a mettere in rete un bellissimo pallone messo in mezzo da Asamoah. Al 58' la Juve raddoppia, e mette in ghiaccio il match, grazie a una punizione di Andrea Pirlo, parata da Mirante al di là della linea di porta: a nulla valgono le proteste del Parma, che si trova sotto dio due reti a mezz'ora dalla fine del match. Gli ingressi in campo di Ninis e Belfodil, al posto di Pabon e Acquah, non aiutano più di tanto gli uomini di Donadoni, che comunque riescono a rendersi pericolosi con Biabiany, che va al tiro al 65', trovando la pronta respinta di Storari in calcio d'angolo. I due gol di vantaggio danno una certa sicurezza all'undici bianconero, che, però, rischia moltissimo al 73': Biabiany supera un Bonucci un po' distratto e mette in mezzo per Belfodil, che, da pochi metri, mette clamorosamente fuori. Lo scampato pericolo permette a Carrera di far tirare il fiato a due dei protagonisti del match: tra il 75' e il 76' Vucinic e Lichtsteiner lasciano il posto a Matri e Padoin, e anche il Parma gioca l'ultima carta, inserendo Pellè per Rosi, ma gli emiliani non riescono a mettere più in apprensione i campioni d'Italia, che amministrano tranquillamente il gioco negli ultimi minuti. Il match non offre praticamente altre emozioni, se si eccettua un doppio intervento di Storari su Ninis e Gobbi, e si conclude con la vittoria dei bianconeri per 2-0: una buona Juve, che ha sofferto un po' l'organizzazione degli uomini di Donadoni nel primo tempo, ma che ha dominato nella ripresa, trovando le due reti del successo finale e macinando il solito ottimo gioco. In attesa di novità dal mercato, l'attacco non ha certo brillato, soprattutto per quanto riguarda Giovinco, ma l'impressione è, che con il tempo, anche la "Formica Atomica" farà vedere di che pasta è fatto. Per adesso, è lecito accontentarsi della prima vittoria in campionato, che fa morale, allunga l'imbattibilità, ormai annuale, e fa va da viatico ad altre vittorie. La stagione è finalmente iniziata, e la Juventus non vuole certamente recitare un ruolo marginale, sia nella corsa scudetto, sia per quanto riguarda il "sogno" Champions.
DONADONI A SKY: "I due gol ci hanno tagliato le gambe. Arbitri? Inutile recriminare"
Intercettato dai microfoni di Sky l'allenatore del Parma Roberto Donadoni ha analizzato la prova della sua squadra allo Juventus Stadium. Una sconfitta nata dopo una buona prima frazione: "Nel secondo tempo il gol preso dopo sette minuti e prendi il secondo a stretto giro di contatto si complica. Non abbiamo fatto male, ma con i se e i ma si combina poco. Dispiace, con un po' di convinzione che in certi elementi deve crescere, si poteva fare di più nel primo tempo. Contro la Juve se vai sotto paghi in fatto di timore e il gol di Pirlo ci ha tagliato le gambe. Decisioni arbitrali? Non ne ho mai parlato e non cambio oggi, possono far bene o male ma ci sta. A me preoccupano altre situazioni da allenatore, è chiaro che ci sono arbitri più bravi o meno ma questo sta nella logica delle cose. E' ovvio che più occhi ci sono e meno si sbaglia, poi capita come nel caso del rigore che magari c'è qualche misunderstanding. Il tutto può rientrare nelle casistiche che si contano a fine anno. Il gol di Pirlo? Non ho chiesto a Mirante, ormai il risultato è avvenuto ed è inutile recriminare. Il portiere ha fatto bene, speriamo che alla prossima vada meglio sotto il punto di vista del risultato. Pabon? Oggi è partito titolare, ci sta non fare subito prestazioni all'altezza. Poi giudicarlo dopo sessanta minuti in cui si è impegnato e sacrificato è ingeneroso, ha un ottimo destro e spero lo metta in mostra. Sicuramente in questo stadio contro una Juve imbattuta c'è il peso psicologico che incide ma non voglio ricordare chi non c'è più nel nostro gruppo. Abbiamo giovani come Ninis, Belfodil e Pabon di talento che devono comprendere il calcio italiano. E sono sicuro che una volta che lo faranno incideranno nelle nostre fortune".
La Juve vince al debutto. Parma sconfitto 2-0
Comincia bene il campionato 2012/2013 per i campioni in carica della Juve. I bianconeri battono 2-0 il Parma allo Juventus Stadium: gol di Lichtsteiner e Pirlo. Subito polemiche, però. Gli ospiti sono furiosi per la concessione di un rigore poi sbagliato da Vidal (Lichtsteiner era in fuorigico quando è stato atterrato). Ma soprattutto per il raddoppio della squadra di Conte: l'arbitro di porta Ciampi vede il pallone calciato da Pirlo superare la linea, una decisione non condivisa dalla panchina gialloblù. Polemiche a parte, la Juve incamera i primi tre punti, in attesa di vedere l'esordio in campionato delle sue concorrenti.
VIDAL SBAGLIA UN RIGORE - Un fortissimo temporale si abbatte sullo Juventus Stadium poco prima del fischio d'inizio. Per qualche minuto si teme per il regolare svolgimento del match, poi la pioggia smette di cadere e, nonostante un terreno di gioco pesante, l'arbitro Romeo può fischiare il calcio d'inizio. Conte (squalificato, sempre sostituito da Carrera in panchina) sceglie la coppia d'attacco Giovinco-Vucinic. Marrone ancora una volta schierato centrale di difesa. Donadoni risponde con Pabon e Biabiany in avanti. Nel primo quarto d'ora la Juve fatica a rendersi pericolosa, mentre il Parma prova a sfruttare la velocità dei due attaccanti in contropiede. I tifosi di casa allora si scaldano con le vicende extra campo: cori di sostegno per Conte, insulti per Palazzi. Il primo brivido arriva al 18': punizione di Pirlo, Vucinic svetta di testa e manda di poco alto. Non succede nulla fino al 34': l'arbitro Romeo (su segnalazione dell'arbitro di porta) assegna un rigore alla Juve per fallo del portiere Mirante su Lichtsteiner. L'intervento è irregolare, ma il terzino è in evidente posizione di fuorigioco. Sul dischetto va Vidal, Mirante è bravissimo nel respingere. Si rimane sullo 0-0, risultato che accompagna le squadre anche negli spogliatoi.
JUVE, GOL E POLEMICHE - La ripresa inizia con le stesse formazioni del primo tempo. Al 50' Juve vicina al gol. Dalla sinistra Asamoah mette un pallone velenoso al centro, la palla attraversa tutta l'area piccola, sul secondo palo arriva Vidal che colpisce in scivolata: fuori di pochissimo. I bianconeri ora sono più determinati. Vucinic ha sul destro l'occasione giusta per passare in vantaggio, ma il suo diagonale viene deviato da Mirante. Il gol è nell'aria e arriva puntuale al 54'. Ancora Asamoah, incontenibile sulla sinistra, mette dentro un pallone teso e forte: Lichtsteiner irrompe nell'area piccola e batte il portiere. Donadoni allora decide di cambiare: fuori Pabon e Acquah e dentro Belfodil e Ninis. La Juve però ora è padrona del campo. E al 58' arriva il raddoppio. Punizione di Pirlo, Mirante para a terra, ma secondo l'arbitro di porta la palla supera la linea: gol bianconero e proteste furiose del Parma. Gli ospiti provano a rialzare la testa con Biabiany, ma il suo destro potente viene deviato in angolo da Storari. Più pericolosa l'azione Biabiany-Belfodil con l'attaccante francese che spedisce fuori un assist perfetto a pochi passi dalla porta. I gialloblù continuano a riversarsi in avanti, rendendosi anche pericolosi in qualche occasione. Ma la difesa bianconera risponde alla grande, respingendo tutti gli attacchi, con la complicità di un attentissimo Storari. Prima della fine c'è tempo per tre cambi Juve: fuori Lichtsteiner, Vucinic e Giovinco, dentro Padoin, Matri e De Ceglie. Nel Parma esce Rosi: pessima la partita dell'ex terzino della Roma, travolto dall'esuberanza fisica di Asamoah. Allo Juventus Stadium la squadra di Conte inizia da dove aveva finito: con una vittoria.