Giovinco decolla, poker Juve
La Juventus espugna il Friuli e conquista la seconda vittoria in due partite di campionato. Udinese travolta per 4-1 con le reti di Vidal (su rigore), Vucinic e la doppietta di Giovinco, il migliore in campo. Lazzari segna il gol dell'orgoglio. Non mancano le polemiche: gli uomini di Guidolin si lamentano per l'espulsione di Brkic, a loro dire inesistente, nell'azione che origina il rigore (giusto) del vantaggio torinese. E' il destino della Vecchia Signora in questa stagione: ovunque vada, scoppiano le controversie arbitrali. Ma finora il gruppo di Conte non ha sbagliato un colpo.
Rientra Chiellini nella difesa a tre. Lichtsteiner butta via in avvio una preziosa palla gol di Pirlo, ma al 12' gli ospiti passano. Giovinco lanciato a rete viene spinto da Danilo e crolla su Brkic, Valeri espelle (dopo qualche secondo di esitazione) il portiere dei friulani tra le proteste dei padroni di casa e assegna il penalty ai campioni d'Italia. Dal dischetto Vidal riscatta l'errore di Parma e porta avanti i suoi.
L'Udinese non riesce più ad alzare la testa ed è solo Juve: al 35' Padelli nega a Vucinic il raddoppio, ma il montenegrino rimanda l'appuntamento solo di 10 minuti. Prima dell'intervallo Asamoah sfonda a sinistra e serve Vucinic per il 2-0.
Ripresa, l'Udinese è a terra, e in cattedra sale Giovinco. La Formica Atomica, criticata in questo avvio di stagione, si prende la rivincita con gli interessi firmando una doppietta d'autore. Al 53' l'ex ducale piomba come un falco su una respinta di Padelli su tiro di Marchisio, al 71', servito da Pirlo, sigla il quarto gol con un diagonale di destro. Nel finale il gol della bandiera dei friulani è firmato da Lazzari.
Carrera: «Serve più fame»
La striscia positiva di Massimo Carrera continua. Supercoppa e due vittorie in campionato, senza contare un’amichevole di prestigio come il Trofeo Berlusconi. Un cammino costellato di vittorie e soddisfazioni, che vanno comunque divise con Antonio Conte: « E’ lui l’allenatore vero - ricorda Carrera - Io mi sto affacciando ora e sto cercando di prendere ispirazione da lui durante la settimana per non far mancare la sua voce alla squadra».
Al Friuli la Juve ha dato un’imbarazzante prova di forza, ma quando si veste il bianconero, non ci si può accontentare: «La squadra sta crescendo anche se all’inizio non abbiamo tenuto i ritmi alti che volevamo. Lo scorso anno il gol del 4-1 non l’avremmo mai preso, quindi dovremo essere ancora più affamati».
La superiorità numerica, dopo l’espulsione di Brkic, ha sicuramente agevolato il compito dei bianconeri e l’Udinese non l’ha presa bene: «Sono le norme che sono in vigore ora, l’ultimo uomo se fa fallo dev’essere espulso. Capisco che oltre al danno, il rigore, ci sia anche la beffa, ma le regole vanno rispettate. Oggi abbiamo giocato quasi tutta la partita con l’uomo in più, quindi abbiamo avuto più libertà sulle fasce, ma i realtà giocavamo così anche lo scorso anno».
L’intesa tra Vucinic e Giovinco cresce a vista d’occhio: «La coppia sta funzionando, come del resto quella Matri-Quagliarella. Per ora hanno giocato i primi due, perché durante gli allenamenti abbiamo valutato che fosse la soluzione migliore. Il posto in squadra va guadagnato, con l’apporto che si dà durante la settimana, anche a livello umano.».
Avere la possibilità di portare in panchina dodici uomini è un bel vantaggio«Aiuta senz’altro, anche perché non è mai bello dire di andare in tribuna a un ragazzo che si allena tutta la settimana. In questo modo si hanno più soluzioni».
Troppa Juventus, Giovinco super. Udinese travolta e infuriata
La Juventus va. Orfana di Conte in panchina, la squadra campione in carica vince con merito, ma anche - a detta del patron dei friulani Pozzo - con qualche aiutino di troppo, in casa di un'Udinese già prostrata per la scottante eliminazione dalla Champions League. Dodici minuti di gioco e il quintetto arbitrale crea l' occasione che cambia il volto alla partita. Giovinco lanciato in area viene fermato dalla difesa bianconera. Con qualche attimo di ritardo, Valeri ravvisa un contatto in area tra i difensori che lo tallonano, Danilo e Domizzi, il portiere Brkic e l' attaccante juventino, fischia un fallo da rigore e soprattutto sventola il rosso sotto il naso dell'incredulo portiere friulano. Inutili le proteste dei padroni di casa. Guidolin è costretto al cambio. Fuori Fabbrini, fino a quel momento il migliore tra i bianconeri di casa, dentro Padelli, il secondo portiere tornato a Udine proprio in settimana.
Dal dischetto Vidal trasforma senza problemi. I campioni d' Italia si ritrovano in vantaggio, con un uomo in più e tutta la gara davanti. La partita è praticamente aperta e chiusa. A discapito dello spettacolo e del bel calcio. Con l'effetto collaterale di surriscaldare gli animi sugli spalti del Friuli, con un gruppetto di tifosi juventini fatti spostare dalla tribuna laterale scortati dagli steward per evitare contatti con i supporters friulani. Pur in superiorità numerica, la squadra torinese non surclassa l'Udinese che si difende come può. Solo nel finale di tempo Vucinic regala il raddoppio alla Vecchia Signora, imbeccato dall'ex di turno Asamoah e favorito dal tempo errato dell'intervento di Armero. Si va al riposo sul due a zero per gli ospiti. Nella ripresa la Juve dilaga. Passano 8' e Giovinco sfrutta una respinta corta di Padelli, in difficoltà su un sinistro di Marchisio. E' sempre lui, l'ex del Parma, a calare il poker poco prima della mezz'ora, con un gran destro in diagonale. L'Udinese non è ancora al tappeto. Forse proprio con la forza di chi ormai non ha nulla da perdere, la squadra di Guidolin trova il gol della bandiera. A siglarlo è l'ultimo arrivato in casa Udinese, il centrocampista Andrea Lazzari che ruba il tempo a Lichsteiner e supera Buffon. Il gol è inutile ai fini del risultato, ma un buon modo per dire, l'Udinese non è del tutto morta. E' poker. La Juve sorride. L'Udinese, ancora a zero punti in classifica, deve cercare un'altra occasione per cominciare a risollevarsi.
La Juve "straripa" al "Friuli": Udinese sotterrata da 4 reti, doppietta per Giovinco
Commentare l'esito di un match finito 4-1, ma messo in "discesa" da un rigore e un'espulsione abbastanza dubbia rifilati dall'arbitro agli avversari di giornata, non è tra le imprese più facili per il cronista, anche se, essendo la partita Udinese-Juventus, possiamo senza dubbio affermare che, nonostante il possibile sbaglio dell'arbitro nell'episodio del rigore, la squadra del duo Carrera-Conte, ha fatto in campo quello che ha voluto, mettendo in campo una grinta e un'intensità veramente straordinarie, che hanno travolto un'Udinese apparsa certamente penalizzata dall'espulsione di Brkic, ma, francamente, almeno 2 grdini sotto i bianconeri in tema di qualità tecnica della rosa. Vittoria dunque strameritata per i bianconeri di Torino, che navigano a punteggio pieno e con un gol subito in due partite, a fronte dei 6 segnati, non pochi per una squadra che, secondo gli addetti ai lavori, manca di un grande bomber. La Juve scende in campo al "Friuli" con il classico 3-5-2, anche se, rispetto alla prima di campionato contro il Parma, ritrova Buffon e Chiellini in difesa. In attacco i bianconeri confermano invece la coppia formata da Giovinco e Vucinic, così come Asamoah a sinistra a centrocampo. Speculare il modulo tattico adottato dall'Udinese, che, priva di Muriel, comunque in panchina, schiera Fabbrini al fianco di Di Natale in avanti. La Juve va vicinissima al gol già al 3' con Lichtsteiner, che mette alto sopra la traversa un tentativo di pallonetto su gran lancio di Pirlo, e trova il vantaggio all'11': Giovinco, lanciato in profondità dal solito Pirlo, viene fermato in maniera irregolare da Brkic, che viene espulso; rigore per i bianconeri, che Vidal trasforma battendo Padelli, entrato in campo al posto di Fabbrini, per l'1-0. Il gol realizzato e la superiorità numerica permettono alla Juve di amministrare senza rischiare praticamente nulla, anche se gli stessi bianconeri si rendono poco pericolosi in avanti: per attendere un'altra conclusione importante degli uomini di Carrera e Conte, bisogna attendere infatti il 35', quando Lichtsteiner appoggia per Vucinic, che va al tiro di prima intenzione, trovando la grande risposta di Padelli, bravo a mettere in angolo il tiro del montenegrino. In chiusura di prima frazione, però, i bianconeri vanno sul 2-0: al 45' Asamoah pesca Vucinic, che, da fermo, piazza il pallone all'angolino con il piatto, non lasciando scampo al portiere Friulano. Il primo tempo, dominato dalla Juve, che però, occorre dirlo, ha un uomo in più, termina dunque sul 2-0 in favore dell'undici torinese. Nella ripresa la Juventus "ammazza" la partita, andando sul 3-0 al 52': dopo aver fallito una buona occasione al 48', Giovinco si rifà alla grande, mettendo in rete complice un intervento non perfetto di Padelli su tiro da fuori di Marchisio. L'Udinese, distrutta dal punto di vista psicologico, prova ad inserire una seconda punta, ovvero Muriel, nel tentativo di riportare il match su binari accettabili, ma sono ancora i bianconeri di Torino ad andare a un passo dal 4-0 con Vucinic, che colpisce di testa al 55', trovando la parata di Padelli. Juventus che fa praticamente quello che vuole, sfiorando il gol a più riprese con Marchisio, e Giovinco, che, al 69' trova la doppietta personale con un bel diagonale scoccato dalla destra. Gli ultimi 20 minuti del match sono di pura accademia, e le sosituzioni effettuate da Carrera, che inserisce Matri, Quagliarella e Marrone, per Chiellini, Giovinco e un sontuoso Vucinic, servono soltanto per far rifiatare i titolari. Al 77', però, l'Udinese riesce a rendere un po' meno nero il proprio pomeriggio, andando a segno con Lazzari, bravo, quantomeno, a non arrendersi prima del fischio finale. Non succede più nulla, il match termina sul 4-1, un risultato certamente pesante per un'Udinese probabilmente penalizzata dal fatto di giocare in 10, sotto di un gol, per quasi tutta la partita, ma sicuramente inferiore alla Juve, che ormai gioca a memoria e sembra davvero essere una corazzata inaffondabile, almeno per quanto riguarda il campionato. La sosta, prima del match di "Marassi" contro il Genoa, contribuirà a recuperare qualche giocatore non ancora in forma, come Isla, valore assoluto del quale Conte non ha potuto fare uso, e il neo acquisto Bendtner, che potrà senza dubbio tornare utile, senza particolare fretta comunque, perchè la squadra vista all'opera oggi, e il duo tutto estro e fantasia Vucinic-Giovinco, offrono garanzie più che ampie. Che ne penserà Di Matteo, oggi in tribuna al "Friuli"? Fossimo nel tecnico del Chelsea, non dormiremmo proprio tranquilli stanotte.
GUIDOLIN A SKY: "Juve fortissima ma volevo giocare ad armi pari"
Intervistato dai microfoni di Sky Sport nel post-partita Francesco Guidolin ha commentato il match della sua Udinese appena conclusosi in casa contro la Juventus. Una sconfitta netta, che conferma le difficoltà friulane: "Il rigore lo guardo più per curiosità, ha già parlato il mio presidente. C'è rammarico perchè si stava sviluppando una partita bellissima con occasioni da una parte e dall'altra. Il rammarico per me è stato prendere il secondo gol, anche in 10 contro 11 era ancora aperta per me. Sotto di due reti era una salita impossibile, però ci abbiamo messo cuore e gambe. Ci sono stati progrssi, Lazzari ha fatto cose positive e anche altri ragazzi si sono ben disimpegnati. Probabilmente avremmo perso lo stesso, la Juve è sempre la Juve campione d'Italia e imbattuta. Mi sarebbe però piaciuto giocare ad armi pari, però non voglio fare polemiche. Nell'episodio del rigore son passati diversi secondi, anche allo stadio non si capiva se la gara andasse avanti o meno. L'importante è che l'Udinese torni a fare bene, vengo da una settimana terribile. Siccome il penalty è dibattuto, quel che ho sentito dire da chi ho incontrato è che l'espulsione di Brkic è esagerata, poi il rigore poteva starci come no. Si stava sviluppando una bellissima gara, poi la Juve da squadra forte ed esperta ne ha tratto vantaggio".
CARRERA A SKY: "Espulsione di Brkic da regolamento. La coppia migliore ora è Giovinco-Vucinic, non siamo ancora quelli dell'anno scorso però..."
Intervistato da Sky il vice di Antonio Conte, Massimo Carrera, ha analzizzato la prova della Juventus in casa dell'Udinese. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.
Partiamo dall'episodio del rigore e dell'espulsione. Come valuti tutto questo?
"Le regole in vigore ora dicono espulsione da ultimo uomo per un fallo del genere. E' chiaro che per chi subisce ciò è un danno oltre beffa, ma le regole son queste".
E' la quarantesima gara senza sconfitte dell'era Conte, terza vittoria su tre con te in panchina. Una vittoria sì condizionata dall'espulsione di Brkic, però è stata nuovamente messa in mostra una difesa solida e Giovinco.
"Stiamo crescendo, all'inizio non ci abbiamo messo i ritmi alti che vogliamo imprimere solitamente. C'è da lavorare per tornare quelli dell'anno scorso, per esempio il gol del 4-1 non l'avremmo mai preso per la fame che avevamo".
Nonostante non stesse benissimo con la caviglia hai confermato Giovinco dall'inizio. E' lui il centravanti che cercavate?
"Puntiamo su chi c'è a disposizione, la coppia Giovinco-Vucinic funziona bene come quella Matri-Quagliarella. Ora vannno meglio i primi due e puntiamo su loro dall'inizio".
Gli attaccanti sono 4 di fatto con Lichtsteiner e Asamaoah sulla linea offensiva quando si spinge. E' una novità rispetto all'anno scorso?
"No lo facevamo anche l'anno scorso, magari in modo non così accentuato. Oggi l'uomo in più ci ha permesso di spingere maggiormente".
Scegli quella coppia per i risultati mostrati in allenamento?
"Certo, sono valutazioni fatte di settimana in settimana confrontandoci sulla coppia adatta da schierare in base alla gara".
Il secondo gol è un tracciante chirurgico di Vucinic. Sta diventando più cattivo nonostante i tuoi urlacci. Cosa ti lascia ancora insoddisfatto del montenegrino?
"Deve migliorare anche nel non possesso e nell'aiuto alla squadra, a volte è ancora troppo superficiale. Ha grosse potenzialità e sa che può dare di più".
C'era Di Matteo in tribuna. Come torna a Londra dopo avervi visto all'opera?
"Non so, dovete chiederlo a lui. Noi abbiamo fatto la nostra gara, ora lui farà le sue valutazioni".
La panchina lunga può aiutare, come l'arrivo di Bendtner...
"Sicuro anche perchè da ampie scelte e poi non è mai simpatico mandare in tribuna dei ragazzi che si impegnano tanto in settimana".
Matri e Quagliarella visto l'acquisto di Bendtner saranno sollevati visto che era annunciato un top-player...
"I nostri giocatori sanno che per guadagnare il posto c'è da lavorare e noi non guardiamo ai nomi, In settimana valutiamo le caratteristiche necessarie e l'apporto umano che ci possono dare".
Quali dubbi pensi di aver spazzato via finora? E in cosa credi che Conte sia ancora insostituibile?
"Ho già detto più volte che Antonio è il vero allenatore, sto prendendo spunti da lui dato che mi affaccio ora come tecnico. Faccio del mio meglio".
POZZO A MP: "Una pagliacciata, l'arbitro ha rovinato tutto"
Pozzo a Mediaset: "Mi dispiace con quel arbitro ho avuto problemi, ha poco equilibrio non potrebbe arbitrare in a, non abbiamo mai avuto problemi con nessun arbitro, ho avuto problemi solo con Valeri, due anni fa ha espulso con la stessa leggerezza un altro giocatore e abbiamo rovinato la partita. Ora mi espelle il portiere, ci vuole equilibrio che questo arbitro non ha la situazione e' questa, questo non e' capace di dare una valutazione serena ai fatti, non e' il suo mestiere. Ero a 200 metri e ho visto che non c'era il fallo, si poteva dare il rigore che non c'è ma non c'era nulla, penso che sia una partita rovinata, una pagliacciata. Se veniamo al campo per divertirci e presentare uno spettacolo rovinato per un arbitro di poco buonsenso e' rovinato. Qui ha rovinato la domenica pomeriggio. Non penso di aver messo pressione su Guidolin, superare i preliminari e' difficilissimo, sono contento della squadra, ci vuole tempo, all'inizio facciamo sempre fatica e non favoriscono i preliminari, non abbiamo nulla da preliminare, abbiamo la fortuna di divertirci in Europa League".