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Genoa - Juventus, Pre - Post partita

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^debby89^
view post Posted on 9/9/2012, 21:13     +1   -1




Martedì si torna in campo



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Dopo cinque giorni di lavoro la Juventus, o almeno una parte di essa, si gode 48 ore di meritato riposo. Ai bianconeri non impegnati con le rispettive Nazionali saranno liberi domenica e lunedì, ma già martedì, alle 11.00, si ritroveranno a Vinovo per riprendere la preparazione.

Lo stesso giorno, ma in serata, si esauriranno gli impegni dei compagni aggregati alle varie rappresentative. Una truppa che, dopo il trasferimento di Ziegler in Russia, è scesa da 15 a 14 giocatori, ma che rimane comunque decisamente numerosa.

Da metà settimana Conte ritroverà poi il gruppo al completo e potrà iniziare a preparare la prossima sfida di campionato, che vedrà la Juventus impegnata a Marassi domenica 16 settembre, alle 15.00, contro il Genoa.

 
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^debby89^
view post Posted on 13/9/2012, 13:02     +1   -1




Genoa-Juventus, arbitra Rocchi



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Per Genoa-Juventus, gara valida per la 3ª giornata d’andata in programma domenica pomeriggio allo stadio Ferraris, è stato designato l’arbitro Gianluca Rocchi di Firenze. I bianconeri ritrovano il fischietto toscano a distanza di quasi un anno dall’ultima volta. Nell’ultima stagione ha diretto solo un match della squadra di Conte: la vittoria per 1-0 ottenuta contro la Lazio a Roma grazie a un gol di Matri.

In totale sono 18 i precedenti della Juventus con Rocchi. Il bilancio è di 13 vittorie, tre pareggi e due sole sconfitte, una delle quali subita però proprio a Genova con i rossoblu. È successo nella gara dell’11 aprile 2009, finita 3-2 per i padroni di casa. Ma in quella stagione Rocchi diresse anche la gara d’andata a Torino vinta 4-1 dai bianconeri.

Per il match di domenica, i guardalinee saranno Riccardo Di Fiore e Michele Giordano, il quarto uomo Fabiano Preti, gli assistenti d’area Antonio Damato e Piero Giacomelli.


Gruppo compatto a Vinovo



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Genova da oggi è meno lontana. L’avvicinamento alla trasferta di domenica pomeriggio in casa del Genoa subisce da oggi una netta accelerata. Merito del rientro dei tanti Nazionali che, dopo aver disputato le ultime gare con le rispettive selezioni e aver goduto ieri di un giorno di riposo, si sono riaggregati ai compagni.

Con un gruppo finalmente compatto, Antonio Conte e il suo staff hanno svolto questa mattina la prima delle due sedute previste per oggi. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, si torna in campo per la seconda parte dell’attività.


Tattica anti-Genoa



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A quattro giorni dalla sfida di Marassi contro il Genoa, la Juventus è tornata a lavorare sulla tattica. Dopo i due allenamenti esclusivamente atletici di ieri infatti, oggi sui campi di Vinovo sono tornate le sagome, che hanno fornito ai bianconeri i punti di riferimento necessari per provare al meglio gli schemi anti-Grifone.

La squadra si è dedicata a provare i movimenti subito dopo il riscaldamento tecnico, a base di esercizi di conduzione palla. Ancora assenti i Nazionali, che hanno goduto di un giorno di riposo e che si aggregheranno al gruppo a partire dal primo dei due allenamenti di domani. Per giovedì è infatti in programma una doppia seduta, alle 10.30 e alle 15.00.
 
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^debby89^
view post Posted on 14/9/2012, 21:19     +1   -1




Verso la sfida di Marassi



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Seconda giornata di lavoro con il gruppo al completo per la Juventus. Dopo la doppia seduta di ieri, oggi i bianconeri si sono allenati nel pomeriggio, preparando con cura la sfida contro il Genoa.

Prima la squadra è stata debitamente istruita durante la riunione tecnica, quindi è scesa in campo, affrontando subito una serie di esercizi atletici. Dopo il torello, i bianconeri si sono affrontati in una partitella a campo ridotto e hanno chiuso la giornata provando gli schemi da attuare domenica contro il Grifone.

Domani, vigilia della gara di Marassi, la Juventus si allenerà al mattino e prima della seduta Massimo Carrera terrà la consueta conferenza stampa. L’incontro con i giornalisti è in programma alle 9.30 presso il Media Center di Vinovo.
 
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^debby89^
view post Posted on 15/9/2012, 20:03     +1   -1




Il precedente del 16 settembre



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Già una volta nella storia Genoa-Juventus di campionato si è giocata il 16 settembre. E’ successo nel 1962 nel turno inaugurale del torneo e l’incontro si è chiuso sullo 0-0. La Juventus era guidata dal brasiliano Amaral, tecnico famoso per avere importato nel nostro Paese il modulo del 4-2-4 del quale si è parlato molto nella scorsa stagione quando è stato adottato da Antonio Conte. I bianconeri scesero in campo con la seguente formazione: Mattrel, Castano, Salvadore, Leoncini, Emoli, B.Sarti, Crippa, Del Sol, Nicolé, Sivori, Stacchini.

In quel torneo la Juventus si sarebbe classificata al secondo posto, alle spalle dell’Inter. Invece, il Genoa, neopromosso in serie A, riuscì a salvarsi di un solo punto, precedendo Napoli, Venezia e Palermo destinate alla retrocessione.

La partita ebbe i momenti più vivaci con le offensive dei padroni di casa, ben sventate da Mattrel, oltre che da due provvidenziali legni – uno per tempo - che fermarono le conclusioni del difensore Fongaro. Per i bianconeri, i migliori in campo furono lo spagnolo Luis Del Sol e Flavio Emoli, mentre Sivori fece molto bene nel primo tempo per poi eclissarsi nella ripresa, quando prevalsero più i valori agonistici che quelli tecnica.

Tre punti in due giornate per i rossoblu



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Sono state due gare estremamente vivaci le prime di campionato della formazione ligure. Buono il debutto in casa, contro il Cagliari. La vittoria è maturata nella ripresa, ma nella prima frazione di gioco Jorquera aveva già fallito una ghiotta opportunità dal dischetto. Nella ripresa Merkel al 51’ e Immobile all’85’ hanno indirizzato la gara a favore dei rossoblu. E’ stata una gara comunque equilibrata, con prevalenza di possesso palla per il Cagliari, molte conclusioni (15 per il Genoa, 18 per gli avversari) e un Immobile particolarmente attivo insieme a Kucka sotto porta.

La seconda giornata ha visto il Genoa soccombere a Catania in una partita nella quale nei 90 minuti si sono alternati tutti i risultati. La formazione di De Canio è andata all’intervallo avanti di un gol, realizzato da Kucka su assist di Immobile. Nella ripresa, Bergessio rovescia il punteggio con un uno-due nel giro di 120 secondi. Il Genoa ha la forza di risollevarsi con una rete firmata da Jankovic con un tiro dalla lunga distanza. Ma due minuti dopo Lodi su calcio di punizione inventa la rete del definitivo 3-2.

Tra la prima e la seconda gara, De Canio ha operato alcuni cambiamenti. Nell’undici di partenza in Sicilia hanno fatto il loro debutto stagionale Sampirisi, Tozser e Vargas

Carrera: «A Genova gara fondamentale»



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Esauriti gli impegni delle Nazionali, torna il campionato, parte la Champions e per la Juventus si profila un vero e proprio tour de force. Il fascino della sfida contro il Chelsea è tale che quella contro il Genoa, quasi viene dimenticata. Ci pensa Carrera a riportare l’attenzione di tutti alla partita di domenica: «E’ una gara fondamentale - ricorda il tecnico durante la conferenza stampa di vigilia - Incontreremo una squadra difficile, in una bolgia come Marassi. Quando arriva la Juventus poi, c’è sempre grande motivazione e cattiveria agonistica. Dobbiamo mettere in campo le loro stesse armi. Ricordiamoci che lo scorso anno il Genoa ci ha portato via punti sia all’andata che al ritorno».
Chi pensa quindi al turnover in vista dell’impegno di Champions, sbaglia di grosso: «Turnover non è la parola giusta, perché non abbiamo né titolari né riserve. Metteremo in campo ogni volta la formazione che ci dà più garanzie. Per un giocatore è importante scendere in campo, qualunque sia l’avversario. Non credo faccia differenza giocare in campionato o in Champions. Fortunatamente abbiamo ampie possibilità di scelta: Lucio ha recuperato, Isla ha giocato 76 minuti con il Cile e può rientrare nei programmi e i Nazionali sono tornati tutti sani e sono a disposizione. Riposo per Pirlo? Andrea è un campione e sa gestire le sue forze».

Sono 22 i convocati rossoblu



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Sono 22 i giocatori a disposizione di Gigi De Canio per la sfida contro la Juventus in programma domenica pomeriggio al “Luigi Ferraris” di Genova. Assenti Rossi e Vargas, nella lista dei convocati figura regolarmente l’ex Marco Borriello.

Questo l’elenco completo:

89 Anselmo, 13 Antonelli, 91 Bertolacci, 22 Borriello, 3 Bovo, 21 Canini, 4 Ferronetti, 1 Frey, 5 Granqvist, 17 Immobile, 11 Jankovic, 19 Jorquera, 33 Kucka, 9 Melazzi, 10 Merkel, 24 Moretti, 18 Piscitella, 31 Sampirisi, 14 Seymour, 63 Stillo, 28 Tozser, 30 Tzorvas.

De Canio: «Con la Juve grandi motivazioni»



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«Contro una squadra come la Juventus le motivazioni arrivano da sole». Gigi De Canio non dovrà ricorrere alla sua abilità di psicologo per caricare i suoi giocatori in vista della partita di domenica. Il tecnico del Genoa non ha dubbi sulla carica con cui la squadra affronterà la partita. Piuttosto ne nutre ancora qualcuno riguardo alla formazione da mandare in campo: « Su un cambio di modulo tutto è possibile. Ho alcuni dubbi di formazione perché è la prima volta che giochiamo di pomeriggio, farà caldo e alcuni giocatori non hanno ancora i 90 minuti nelle gambe. Borriello? E’ un professionista molto serio e si sta allenando bene».

23 convocati per Genova



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La Juventus parte per la trasferta di Genova con 23 giocatori. Recuperato Lucio, che ha smaltito la distorsione alla caviglia destra, figurano nell’elenco dei convocati anche Bendtner, Isla e Rubinho, alla loro prima chiamata in bianconero.


Questo l’elenco dei giocatori a disposizione per la sfida contro il Genoa, in programma domenica alle 15.00, al “Luigi Ferraris:


1 Buffon
2 Lucio
3 Chiellini
4 Caceres
6 Pogba
8 Marchisio
9 Vucinic
11 De Ceglie
12 Giovinco
15 Barzagli
17 Bendtner
19 Bonucci
21 Pirlo
22 Asamoah
23 Vidal
24 Giaccherini
26 Lichtsteiner
27 Quagliarella
30 Storari
32 Matri
33 Isla
34 Rubinho
39 Marrone

 
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MiSsBlackWhitE
view post Posted on 16/9/2012, 16:11     +1   -1




Che Juve da infarto : @@ :
 
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*fLo_
view post Posted on 16/9/2012, 18:21     +1   -1




Ho temuto il peggio, ma alla fine i ragazzi hanno avuto la forza e la determinazione di lottare e prendersi la vittoria. Qualche anno fa non sarebbe successo.
Perciò GIUOIA E GIUBILO! :.juve.:
 
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^debby89^
view post Posted on 16/9/2012, 18:27     +1   -1




Atto di forza



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Una grande squadra, nel corso di una partita, deve saper limitare i danni nei momenti di difficoltà, cambiare l’inerzia dell’incontro, rispondere colpo e colpo e, se necessario, far ricorso alla panchina. Bene, se questo assunto corrisponde alla realtà, la Juve è una squadra immensa. Perché contro un ottimo Genoa va sotto di un gol e per un tempo subisce. Poi decide di ristabilire le gerarchie e, con un Vucinic e un Asamoah incontenibili, ribalta il risultato e trova una vittoria tanto preziosa quanto esaltante. Perché a tre giorni dal ritorno in Champions, una simile prova di forza è una straordinaria iniezione di fiducia.


Proprio la sfida contro il Chelsea di mercoledì sera consiglia di dosare le forze. Ecco allora che la Juve che scende in campo a Marassi è profondamente rinnovata rispetto all’ultima uscita. Solo la difesa è la stessa di Udine, mentre a centrocampo trovano spazio Caceres, Giaccherini e De Ceglie e in avanti Matri è il partner di Giovinco. Nel tridente del Genoa, affiancati da Jankovic, ci sono due ex da tenere d’occhio come Immobile e Borriello.

Venti secondi e la coppia è subito pericolosa, con il cross del primo dalla destra, mancato per un soffio dal secondo. Tre minuti dopo Borriello si fa ancora vedere in avanti, rubando il tempo a Bonucci e cercando il diagonale di sinistro, fuori di poco.

I ritmi imposti dal Genoa sono frenetici e la Juve sembra quasi sorpresa dalla foga dei padroni di casa e rischia grosso al 9’, quando Immobile parte in contropiede, resiste alla carica di Barzagli, ma non è lucido al momento di concludere e, a tu per tu con Buffon, mette a lato.

La manovra dei bianconeri è meno tambureggiante, ma più ragionata. Si cercano le fasce e i cross iniziano a piovere in area. Sugli sviluppi di un’azione partita dalla destra, Giaccherini appoggia a Marchisio che prova il rasoterra dal limite, sbagliando la mira.

E’ invece precisa al millimetro quella di Immobile che al 18’, dopo una combinazione con Borriello, indovina il destro vincente. Il gol moltiplica le energie dei rossoblu, che ora, forti del vantaggio, possono anche giocare in contropiede. Non lo sfrutta Jankovic, angolando troppo la mira dopo aver ricevuto da Borriello, ma non lo sfrutta, dalla parte opposta, neanche Giovinco che, imbeccato da Pirlo, cerca Matri a centro area, ma trova l’anticipo della difesa genoana.

La partita vive una fase di stanca, fino a quando al 37’, Borriello si libera in area di Chiellini e calcia a botta sicura. La scivolata di Bonucci è provvidenziale e la deviazione sventa un gol già fatto. Altrettanto clamorosa è l’occasione che un minuto dopo vede Matri libero davanti alla porta: Giaccherini è bravo ad accentrarsi e a trovare l’assist per l’attaccante che, solo davanti a Frey, sparacchia alto. L’ex cesenate cerca anche la conclusione personale dai sedici metri, ma il destro è troppo centrale.

E’ invece potente e angolato quello di Bovo al 44’. Buffon si distende e respinge, permettendo alla Juve di tornare negli spogliatoi sotto di un gol, ma ancora in partita.

E quando si torna in campo, la musica cambia. I bianconeri sembrano trasformati: corrono, pressano, giocano in velocità e la partita è più combattuta. Vucinic e Asamoah, al posto di Matri e De Ceglie, regalano verve e qualità alle giocate e le occasioni fioccano, da una parte e dall’altra: colpo di testa di Sampirisi, fuori di poco; palo clamoroso di Giovinco; destro al volo di Giaccherini, a lato di un soffio; traversa centrata in pieno da Borriello; miracolo di Buffon su Bertolacci... Sembra un incontro di pugilato, dove volano cazzotti, ma nessuno finisce al tappeto. Almeno fino a quando Giaccherini non piazza il “diretto”: Vucinic controlla in area, si gira e appoggia per il centrocampista che arriva in corsa e infila nell’angolino alla sinistra di Frey.

Dopo il pareggio i ritmi calano, ma la Juve insiste e gli sforzi vengono premiati al 32’, quando Asamoah entra in area dalla sinistra e viene atterrato da Sampirisi. Sul dischetto si porta Vucinic: tiro testo, angolato, a mezza altezza. In una parola, imprendibile.

Difficilmente i cambi hanno inciso nel corso di una gara quanto quelli oprati da Carrera a Marassi: Vucinic e Asamoah sono protagonisti anche del terzo gol bianconero: il montenegrino veste i panni dell’uomo assist e crossa teso dalla destra per il ghanese che, con Frey ormai fuori causa, deve solo toccare in porta.

Per tornare alla metafora pugilistica, in poco più di venti minuti la Juve piazza una combinazione devastante: jab, gancio, montante e il Genoa va ko. E ora, sotto con il prossimo incontro, sul ring di Stamford Bridge, contro i pesi massimi del Chelsea.

GENOA-JUVENTUS 1-3

RETI: Immobile 18’ pt, Giaccherini 16’ st, Vucinic 33’ st, Asamoah 39’ st

GENOA
Frey; Sampirisi (34’ st Ferronetti), Canini, Bovo (22’ st Ganqvist), Antonelli (37’ st Melazzi); Kucka, Seymour, Bertolacci; Jankovic, Borriello, Immobile.
A disposizione: Tzorvas, Moretti, Merkel, Toszer, Stillo, Piscitella, Anselmo, Jorquera.
Allenatore: De Canio

JUVENTUS
Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Caceres (31’ st Lichtsteiner), Giaccherini, Pirlo, Marchisio, De Ceglie (10’ st Asamoah); Giovinco, Matri (10’ st Vucinic)
A disposizione: Storari, Rubinho, Lucio, Marrone, Vidal, Isla, Pogba, Bendtner, Quagliarella.
Allenatore: Carrera

ARBITRO: Rocchi

ASSISTENTI: Di Fiore, Giordano
QUARTO UFFICIALE: Preti

ARBITRI D’AREA: Damato, Giacomelli

AMMONITI: 18’ pt Immobile, 25’ pt Pirlo, 43’ pt Bonucci, 18’ st Canini, 24’ st Barzagli

Vucinic, altro che top player...



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Due assist e un gol in 23 minuti netti. Basterebbe questo a definire la gara di Vucinic contro il Genoa. Ma in realtà l’impatto del montenegrino sulla partita di Marassi è stato ancora più devastante di quanto non dicano le statistiche. Mirko ha spaccato in due la partita, dato sicurezza ai compagni e mandato in crisi la difesa rossoblu con la sua sola presenza. La definizione di top player, tanto sbandierata sui giornali, per uno come lui suona quasi offensiva. Il montenegrino è un campione assoluto, ma da leader qual’è divide giustamente i meriti con i compagni: «Abbiamo cambiato la partita tutti insieme, non solo noi entrati dalla panchina. Se non gira uno, non gira tutta la squadra, invece abbiamo ribaltato l’inerzia della gara, giocando con un atteggiamento diverso. Il rigore? Me l’ha offerto Sebastian, gli ho chiesto se volesse tirare lui, ma me l’ha lasciato. Ora pensiamo al Chelsea, un’altra gara fondamentale».

Carrera: «Si vince con il gruppo»



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Una Juve dai due volti quella che ha superato il Genoa. Oppure, più semplicemente, una Juve che ha mostrato la sua fisionomia solo nella ripresa. Comunque si voglia descrivere la gara dei bianconeri, Massimo Carrera si gode il risultato e la reazione dei suoi uomini alle difficoltà: «Sapevamo che Marassi è un campo difficile, il Genoa è partito fortissimo e ci ha colti impreparati in qualche occasione. Nel secondo tempo siamo stati bravi ad alzare il ritmo e a cercare di più le fasce. Gigi ci ha tenuto in partita con una grande parata su Bertolacci, poi siamo stati bravi a ribaltare il risultato».

Nel primo tempo la difesa ha accusato qualche passaggio a vuoto, ma si tratta di situazioni comprensibili: «I lanci lunghi ci hanno creato qualche problema, ma c’erano tanti giocatori che devono ancora trovare la condizione migliore: Chiellini dall’infortunio in Nazionale, Caceres appena rientrato, De Ceglie era parecchio che non giocava... Pirlo? E’ andato in difficoltà nel primo tempo come tutta la squadra, poi nella ripresa è riuscito a dare i ritmi alla squadra».


La gara è cambiata anche grazie alle sostituzioni, con l’ingresso di Vucinic e Asamoah: «In settimana abbiamo visto meglio i giocatori che sono scesi in campo e visto che abbiamo vinto 3-1 abbiamo avuto ragione. Vucinic protagonista? Mirko non lo scopriamo ora. Aveva giocato in Nazionale e abbiamo preferito dargli un po’ di riposo facendo giocare Matri dal primo minuto. La testa era a Genova, perché sapevamo che era una partita difficile e il primo tempo lo ha dimostrato. Vucinic sa di essere un giocatore importante, ma deve guadagnarsi il posto come tutti gli altri. Si vince con il gruppo e non con il singolo e stiamo cercando di far capire questo ai nostri giocatori».

 
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