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Marotta: «Top player? No, top team»

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MiSsBlackWhitE
view post Posted on 22/10/2012, 19:36     +1   -1




Ancora qualche minuto per godersi il meritato primato in campionato, prima di imbarcarsi per Copenaghen e dare il via alla missione Champions. In attesa di salire sull’aereo destinazione Danimarca, Giuseppe Marotta si è intrattenuto con Radio Rai, intervenendo in diretta con Radio Anch’io Sport.

L’occasione per fare il punto dopo la vittoria sul Napoli, che ha permesso ai bianconeri di tornare a conquistare la vetta solitaria di Serie A. Meritato premio per un gruppo che da poco più di un anno sta facendo cose straordinarie. «Sento sempre parlare di top player, ma qui si dovrebbe parlare di top team. Il collettivo e il gioco di squadra sono la nostra vera forza».

Un Marotta che si fa portavoce della società, soddisfatta per quanto fatto fin’ora. Un lavoro che prosegue senza soste. «I numeri ci aiutano a fare un’analisi completa e ci confermano che il nostro modello è vincente. Questa squadra ha subito una sola sconfitta in 55 gare ufficiali, da 47 non perde in campionato. Siamo in testa al campionato, con il miglior attacco e la miglior difesa. Questo è il frutto di un lavoro iniziato due anni fa quando è arrivato il presidente Agnelli, abbiamo subito badato a costruire uno zoccolo duro in società con figure di grande professionalità e poi abbiamo pensato all’area tecnica con la scelta di un allenatore come Conte che, oltre a essere stato capitano di questa squadra, ha grandi valori tecnici e caratteriali».

Stesse caratteristiche per i giocatori scelti per formare il gruppo. Marotta disegna l’identikit dei prescelti per far parte del gruppo. «Praticamente abbiamo rivoluzionato la rosa, puntando su ragazzi che avessero componenti psicologiche e motivazioni importanti, con un mix di esperienza e gioventù. Ragazzi responsabili che hanno il rispetto delle regole e che sanno che il lavoro implica sacrifici. Soprattutto quello svolto in settimana, fondamentale per costruire le vittorie. Per questo dico che l’assenza di Conte in panchina ci pesa, ma la professionalità sua e quella del suo staff permette di arrivare preparati al massimo alla partita. Senza Antonio soffriamo, ma questo dà stimoli maggiori a tutti. Il collettivo è la nostra forza e lo si vede anche nei gol, segnati da ben 12 giocatori diversi».

Ma ora, i complimenti devono lasciare nuovamente spazio al campo. Non quello italiano, ma il palcoscenico europeo della Champions. Domani c’è la sfida con il Nordsjaelland. Ma Marotta confida di vedere una Juve formato campionato: «Affrontiamo questa partita con la consapevolezza di essere superiori, ma anche che le insidie sono dietro l’angolo. Questa è una tappa fondamentale e noi andiamo in Danimarca per cercare il risultato pieno».
 
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