| La paura è passata. Il legamento crociato di Giorgio Chiellini non è andato in frantumi, si è «soltanto» stirato il collaterale mediale sinistro. Lesione fra il 1° e il 2° grado. Il massimo è 3. Questo significa che il difensore della Juventus e della Nazionale non perderà la stagione come aveva temuto uscendo in lacrime dal campo di San Siro, ma dovrà restare fermo due mesi. Un brutto colpo per Ranieri e Lippi e per un giocatore che aveva iniziato la stagione dimostrando ancora una volta di essere ormai una garanzia di alto livello.
La risonanza magnetica di ieri pomeriggio eseguita alla clinica Fornaca dal dottor Carlo Faletti, ha confermato le buone sensazioni dei medici che, nonostante il pessimismo del giocatore appena uscito in barella dal campo («ho sentito un crac e mi è crollato il mondo addosso») avevano capito che la situazione non era così drammatica. Fatto curioso, il primo a rassicurare Chiellini è stato il padre Fabio, che di mestiere fa l’ortopedico. Insieme ai dottori Agricola e Goitre, ha visitato Giorgio nello spogliatoio del Meazza e ieri ha assistito agli esami strumentali. Con lui anche la mamma del giocatore e Claudio, il fratello gemello. La processione di auto che dalle 15,30 alle 16 si è impossessata del parcheggio della clinica torinese, aveva fatto pensare al peggio. Vogliono esserci tutti, quindi il momento è delicato. Invece alle 16,10 Chiellini è stato l’unico a entrare alla Fornaca camminando. Primo buon segno. «Ho dormito poco e male, incrocio le dita. Mi sono accorto subito che era una brutta cosa. Ho fatto tutto da solo, non c’è stato contatto con Paloschi».
Molto più sollevato all’uscita: «Sono contento, ho davvero temuto di dover interrompere la stagione, mi sono tolto un bel peso. Invece ora riposerò una decina di giorni a Livorno, poi riprenderò con cautela». Sarà in ottime mani, visto che lo seguirà il padre. Poi il ritorno a Vinovo e la lenta ripresa. Chiellini otto mesi fa fu vittima di un infortunio identico, ma al ginocchio destro. «Questa volta è peggio - ha spiegato il dottor Agricola - perché Giorgio è un mancino puro e occorre maggior prudenza. Quindi mentre l’altra volta bastò un mese per tornare a posto, adesso i tempi si allungano». Perderà la Nazionale a inizio settembre, le prime sette partite di campionato e i primi due turni di Champions League. Potrebbe essere disponibile per la sfida di Coppa del 21 o 22 ottobre. Essere più ottimisti in questo momento è davvero impossibile.
Un avvio di stagione sfortunato per Ranieri. E Trofeo Berlusconi stregato, visto che tre anni fa Buffon si ruppe una spalla in uno scontro con Kakà. Infermeria molto gremita. Zanetti e Marchionni ne avranno per un mese, Knezevic riprenderà la prossima settimana, Buffon non ha giocato con il Milan per precauzione. «La schiena va bene» ha precisato Agricola, ma si è capito che quando non sarà indispensabile, Gigi riposerà. Domani sera sarà in campo contro l’Austria, mentre ci sono dubbi su Camoranesi e Iaquinta che stamane forzeranno e capiranno se potranno restare nel gruppo azzurro. Un altro caso delicato e da monitorare in continuazione è quello di Trezeguet. Nel «Berlusconi» non c’era per il solito dolore al tendine rotuleo destro. Un problema con cui dovrà abituarsi a convivere e che lo trasforma in un giocatore a rischio. Infatti, durante la stagione potrebbero esserci momenti in cui David dovrà riposare e saltare una partita per recuperare la condizione migliore. Nonostante tutto, Secco è categorico: «Sul mercato non si torna».
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