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| CAGLIARI, 21 settembre - «Dobbiamo concretizzare di più. Ma intanto non stiamo prendendo gol». La Juventus torna da Cagliari con una vittoria sofferta ma che vale la prima piazza in classifica in coabitazione con l’Inter (in attesa di Milan-Lazio). Nonostante il felice risultato, Claudio Ranieri non vuole lasciarsi prendere dall’entusiasmo. «Calma, è solo l’inizio» esordisce ai microfoni di Sky il tecnico bianconero. Che poi passa ad analizzare la partita. E non manca di fare qualche critica alla sua squadra. «Juve concreta? Non direi - dice Ranieri -. Se avessimo concretizzato, avremmo sofferto molto meno. La partita è stata aperta perché sull’1-0 a nostro favore loro hanno avuto l’occasione di pareggiare con Matri. Noi abbiamo sbagliato qualche gol sotto la porta avversaria. Il nostro obiettivo quest’anno è subire pochi gol cercando di segnare lo stesso numero di reti della scorsa stagione».
GRANDE AMAURI - L’allenatore romano passa poi a commentare la gara di Amauri. Per il brasiliano solo complimenti: «È un grandissimo acquisto - afferma Ranieri -. Il terreno del Sant’Elia è simile a quello dell’Olimpico. È difficile giocare palla a terra. Per quello abbiamo puntato a superare il centrocampo con i lanci lunghi e i questo Amauri è bravissimo, perché sa tenere palla e a far salire la squadra. Ma hanno fatto bene anche quelli che giocano meno. Non è facile farsi trovare pronti di punto in bianco. E tutti assieme». La giornata sarda della Juve è stata in parte rovinata dall’infortunio di Buffon. L’allenatore romano non ha ancora notizie precise sulle condizioni del portiere (comunque sostituito egregiamente da Manninger, autore di una strepitosa parata nel finale). «Buffon? Domani i dottori valuteranno. Lo abbiamo tolto alla fine del primo tempo perché non volevamo rischiare. Adesso vedremo. Speriamo non sia nulla di grave». Ranieri parla anche di Tiago, entrato negli ultimi venti minuti. «Il ragazzo ha qualità - conclude Ranieri -. Quest’estate ce l’hanno chiesto in parecchi. Forse l’anno scorso ha sentito il peso della novità e dei soldi spesi per il suo acquisto. Il ragazzo è sopraffino. Tutti in squadra gli vogliono bene. Se non sentirà la pressione di essere l’acquisto più costoso, può fare bene. Io ci credo». Infine, una battuta su Mourinho. «Sta lavorando bene. E la sua squadra è prima in classifica. Quando i suoi giocatori riusciranno a capirlo in tutto e per tutto, bisognerà correre tutti tantissimo».
IL PROTAGONISTA - Amauri è stato il grande protagonista della partita, con il gol che permette alla Juve di salire in vetta alla classifica insieme con l’Inter. Il brasiliano mantiene però la linea dell’umiltà: «Io penso a fare il meglio per la mia squadra - dice ai microfoni di Sky -. È la mia filosofia. Cercherò di dare il massimo per sfruttare questa che è l'opportunità della mia vita. Sono arrivato alla Juve a 28 anni. Ho voglia di vincere e la Juve ha voglia di vincere».
IL GIOCO DELLE COPPIE - «Io e Iaquinta insieme? La coppia funziona. Ma è tutto il gruppo che sta andando bene». Amauri parla anche di Trezeguet, che dovrà stare a lungo fuori. «Mi dispiace per l’assenza di David. So che cosa significa stare fuori per un intervento. Ma so anche che tornerà più forte di prima». L'assenza del francese lo costringera a fare gli straordinari. Ma il brasiliano non sembra preoccuparsene. «La responsabilità con la Juve la sento dal primo giorno. Voglio ripagare l’investimento. Vivo partita dopo partita e cercherò di fare sempre meglio». Quindi un’analisi sulla vittoria di Cagliari: «Abbiamo sofferto - dice l'attaccante - ma abbiamo tirato tanto. Dobbiamo migliorare la finalizzazione. Ma l'importante era vincere e abbiamo vinto». «I gol sono importanti per qualsiasi attaccante - conclude Amauri -. Ma forse a differenza di altri attaccanti non ci penso tanto. Sono contento anche quando riesco a tenere la palla e a far salire la squadra. È importante anche far respirare la squadra. La mia fortuna è che so fare la prima e la seconda punta. Con Vincenzo siamo dappertutto, con Alex è diverso perché è un fantasista e gli piace partire da dietro. Ma finché la Juve vince va bene tutto. Col Chievo facevo la seconda punta, al Palermo era la prima. Quindi so come ci si muove in entrambi i ruoli. L’importante è metterla dentro».
LA SODDISFAZIONE DI COBOLLI - Qualche battuta con la stampa anche per il presidente bianconero Cobolli Gigli. La soddisfazione del numero uno della Juve è evidente, quasi come dopo il successo in Champions con lo Zenit San Pietroburgo: «La vittoria con lo Zenit è imparagonabile - dice -. Ma siamo contenti perché era altrettanto importante vincere a Cagliari. Non bisogna mai perdere concentrazione e non l'abbiamo fatto. Il Cagliari non merita zero punti e anche oggi l'ha dimostrato». S'è fatto male Buffon... «Manninger è stato strepitoso su Matri alla fine. Abbiamo avuto tante occasioni, tanto è vero che alla fine il Cagliari non ha fatto un granché. E soprattutto i ragazzi hanno dimostrato che il turnover ci può lasciare più tranquilli, quest'anno. Qui a Cagliari tante squadre perderanno punti». Il consuntivo è confortante: «In tre partite abbiamo lasciato solo due punti a Firenze. E non meritavamo di lasciarli».
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