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| Il presidente della Juve il giorno dopo il pari con il Catania: "Domenica sera nel derby tiferò per i rossoneri. Comunque non credo che l'Inter sia già in fuga. Vediamo come finisce settembre, un mese difficile, poi vedremo"
MILANO, 25 settembre 2008 - Un po' di delusione, ma nessun rimprovero da muovere alla sua Juventus. Giovanni Cobolli Gigli torna sul pari interno di ieri con il Catania e dimostra di accettare il verdetto del campo. "Il calcio è fatto così, non siamo riusciti a fare il 2-1 nonostante le molte occasioni avute, pazienza - dice il presidente bianconero al suo arrivo in Lega -. Andiamo avanti con gli obiettivi di sempre, ovvero arrivare il più in alto possibile in Champions League e conquistare una buona classifica in zona scudetto. Certo ieri sarebbe stato meglio vincere. Ma noi non abbiamo mai parlato, in queste settimane, di vetta della classifica, perchè dopo 3-4 giornate è ancora troppo presto. Vediamo come finisce settembre, un mese difficile, poi vedremo". Intanto l'Inter è da sola in testa con 10 punti, la Juve ne ha due in meno, ma Cobolli Gigli non è per nulla preoccupato. "Non credo che sia una fuga quella dei nerazzurri, è troppo presto per dirlo, ma a questo punto mi tocchera tifare Milan", il riferimento di Cobolli è al derby di Milano di domenica sera. Ultima battuta su Giovinco, ieri titolare, per la prima volta, contro il Catania. "Credo che Ranieri ancora una volta abbia fatto la scelta giusta - spiega Cobolli Gigli -. Da ieri il nostro tecnico ha considerato Giovinco rientrato a tutti gli effetti nella rosa dei papabili, quando lui lo riterrà necessario giocherà".
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