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| Claudio Ranieri non finirà mai di ringraziare giocatori come Alessandro Del Piero, Pavel Nedvěd, Gianluigi Buffon e David Trezeguet per il loro attaccamento alla Juventus dimostrato durante un "periodo difficile" e per aver riportato i bianconeri ai massimi livelli in Europa.
Recupero "Credo sia stato molto importante il fatto che loro abiano abbracciato il progetto per salvare il club - racconta a uefa.com Ranieri, arrivato ai bianconeri subito dopo il ritorno in serie A -. Buffon ha rinnovato il suo contratto credendo nel progetto e poi anche gli altri hanno fatto la stessa cosa. Una grande soddisfazione perchè si è vista la volontà di questi campioni di indossare questa maglia. Conoscevano bene i problemi che c'erano ma hanno voluto riportare in alto la Juventus. E' stato un gesto bellissimo".
Super Del Piero I quattro erano tutti in campo contro l'FC Zenit St. Petersburg e Del Piero ha deciso la sfida con uno splendido calcio di punizione a 14 minuti dalla fine. Ranieri è orgoglioso del suo capitano che in 15 anni di Juve ha battuto sia il record di presenze che quello di gol con la maglia bianconera. "Alessandro è un campione non solo per le qualità tecniche che tutti conoscono, ma anche per quelle morali, per la sua calma, la sua sincerità e il modo in cui rappresenta il club - spiega Ranieri -. E' un vero modello per i compagni. Abbiamo provato a mischiare giovani di talento e campioni esperti. Quando vedi gente come Nedvěd, Trezeguet e Buffon allenarsi con tale determinazione e gioia, gli altri giocatori sanno a chi ispirarsi".
Giramondo Prima del ritorno in Italia per allenare il Parma FC nel 2007, l'ex tecnico di Cagliari Calcio, SSC Napoli e ACF Fiorentina aveva passato un decennio all'estero con squadre come Valencia CF, Club Atlético de Madrid e Chelsea FC. Il 56enne ha grande voce in capitolo per giudicare i vari campionati europei. "In Italia il risultato conta più di tutto, vincere è importantissimo - dice -. In Spagna è importante anche giocare bene, mettere in mostra belle combinazioni e belle azioni. Credo che [Luis] Aragonés sia riuscito a unire le qualità del calcio spagnolo e il suo pragmatismo [a UEFA EURO 2008™]. In Inghilterra il calcio è una lotta continua fino al fischio finale. Non conta la tua situazione in classifica, ogni partita è giocata al massima. E questo è bello, dalla prima all'ultima gara delle stagione".
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