| Porte chiuse per Antonio Cassano alla Juventus. Sabato il talento di Bari vecchia proverà a regalare alla Sampdoria la prima vittoria stagionale contro quei bianconeri che a detta di molti potrebbero rappresentare la sua destinazione futura. Un'ipotesi però smentita dal direttore sportivo della Juve, Alessio Secco: "Cassano è uno dei pochissimi talenti italiani in circolazione - le parole di Secco - ma in quel ruolo abbiamo già Del Piero".
"Devo dire che Cassano è davvero un grande talento - ha detto Secco -, a me piace molto, sicuramente non facile da gestire, anche se questo non deve essere un problema. Qui alla Juve abbiamo avuto esempi di giocatori, come Davids e Montero, che hanno offerto un rendimento straordinario. Il tema, piuttosto, è un altro: Cassano gioca in un ruolo che è quello del nostro capitano e, avendo noi una fiducia illimitata in Del Piero, ci aspettiamo ancora un lungo periodo di successi con lui".
Più che su Cassano, la Juve punta forte su Giovinco, il cui rinnovo, però, sembra ancora in alto mare. "Non credo che sia a rischio la sua permanenza alla Juve, assolutamente - ha replicato il ds -. E' un patrimonio della Juve, è cresciuto da noi, è un giocatore sul quale la Juve crede e sul quale vuole investire per il futuro. Rinnovi facili non ce ne sono mai, ma le distanze non sono così ampie, per cui è prevedibile che si riesca ad arrivare ad un accordo in tempi brevi. E Giovinco con noi potrà arrivare davvero molto lontano".
E un altro che può arrivare lontano è Amauri, il grande colpo di mercato della scorsa estate e già a quota 3 gol in campionato. "Parlando con un giocatore molto rappresentativo dell'attuale rosa, mi ha detto che rivede in lui Ibrahimovic", confessa Secco, il cui contratto scade nel giugno 2009. "Spero di essere ancora alla mia scrivania - ha ammesso -. La Juventus fa parte della mia vita, avendo avuto un padre che ci ha lavorato da quando avevo tre anni, e io ci lavoro da undici. Ci ho dedicato tanto e sono stato ricompensato di tutti gli sforzi". E sabato, dall'altra parte, ci sarà Beppe Marotta, un dirigente che per Secco rappresenta "un modello, incarna lo spirito sportivo come lo immagino io. Manager capaci in tutti i sensi, come Marotta, per me che ho qualche anno in meno di lui, sono vere figure di riferimento".
MAROTTA: "LA JUVE MI AVEVA CERCATO, MA..."
Sabato avrebbe potuto vivere Sampdoria-Juventus dall'altra parte e invece che sperare negli errori di Cassano, tiferà per le sue magie. Per Beppe Marotta, amministratore delegato blucerchiato, quella contro i bianconeri sarà una sfida speciale perché dopo l'addio della Triade, tra i nomi dei candidati a guidare la rifondazione c'era anche il suo. "Anche noi dirigenti siamo oggetto di calciomercato, è logico che ci siano stati dei contatti - ha rivelato Marotta -. Si è parlato di me e di Novellino, eravamo nel pieno di Calciopoli, ci fu la retrocessione e gli azionisti intendevano cambiare i vertici della società, coinvolti in Calciopoli, appunto. Tra i candidati c'ero anche io. La Sampdoria, però, aveva già fatto il suo programma, mi sembrava scorretto verso il presidente e la società interrompere il rapporto e, quello che all'inizio della carriera poteva essere un sogno nel cassetto, non si è realizzato, un'opportunità arrivata nel momento sbagliato".
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