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ranieri nn si discute, la juve detta le regole

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ale10forever
view post Posted on 15/10/2008, 07:43     +1   -1





Domani la squadra riceverà un codice di comportamento: la formazione va accettata e sugli infortuni decide lo staff medico

Ecco il codice Juve. Domani, al rientro degli ultimi nazionali, sarà consegnato a squadra, allenatore e staff. È il lodo Blanc-Secco, dal nome dei dirigenti ispiratori, amministratore delegato e direttore sportivo, ma come ogni decisione del nuovo corso post-Calciopoli (mercato compreso) ha l'approvazione dei membri del Cda. Si tratta di una serie di regole da seguire per uscire dalla crisi. Perché non bastano più le belle parole e i buoni propositi – è il pensiero di chi comanda - ma ci vogliono i fatti. La trasferta di sabato a Napoli sarà la cartina di tornasole per capire se qualcosa è cambiato. Il decreto è già in vigore, nessun dubbio che ci fossero i requisiti di urgenza e necessità. È arrivata anche la firma del padrone del vapore, John Elkann: «Alla Juve siamo tutti uniti». Un ordine, più che un invito.

Scoperchiato il vaso di Pandora dello spogliatoio dopo la sconfitta in casa col Palermo, la società vi ha trovato dentro di tutto. Una situazione insostenibile. Non preoccupa soltanto il rapporto tra i giocatori o una parte di essi e Ranieri, in discussione c’è anche l’atteggiamento della squadra nei confronti dei vertici, tra chi ha l'autorità e chi, da dipendente, deve riconoscerla. Il primo passo è chiarire una volta per tutte ruoli e responsabilità. C'è un allenatore che fa la formazione e i giocatori devono accettarla. Caposaldo del decalogo. A quelli della vecchia guardia, i campioni scesi in B pur di riportare in alto la Juve, sarà chiesto di riprendere l'antico ruolo di trascinatori, mettendosi al servizio dei giovani e dei nuovi. Per contro, alla new generation (Giovinco & Co.) sarà ricordato che il loro percorso è solo all'inizio. Questi i capisaldi del pensiero di Blanc e Secco. I due, guarda caso mai così presenti al campo d'allenamento come nell'ultima settimana, li hanno già anticipati a tecnico e capitano, Ranieri e Del Piero.

Ma non è tutto. Saranno vietati gli sfoghi con l'esterno, invitando i protagonisti a risolvere ogni questione nello spogliatoio. A margine, dopo i tanti infortuni e le ricadute di questo avvio di stagione, sarà ribadito che l'ultima parola compete solo allo staff medico. Casi come quello di Buffon, che ha anticipato il recupero («Mi ha tradito la generosità, non dovevo giocare col Palermo, sono stato uno stupido»), non saranno più tollerati. Un giro di vite in piena regola. Già in atto, peraltro, come dimostra il «no» alla richiesta di Giovinco, desideroso di seguire l'Under 21 in Israele nonostante la squalifica.

L'ultima questione riguarda i rapporti personali. Su questo fronte, il lavoro della società si è esaurito con l'invito a Ranieri e Del Piero a venirsi incontro. Assist raccolto, il ghiaccio tra i due si sta sciogliendo senza il bisogno di un faccia a faccia istituzionale: possono bastare anche pochi minuti di confronto giorno dopo giorno, se c'è voglia di collaborare. Ieri a Vinovo era presente anche il fratello e procuratore del capitano, Stefano, segno che le cose stanno migliorando. Per il resto – è il pensiero della società – non è obbligatorio andare d'accordo fuori dal campo. Non ci saranno incontri, rendez-vous o cene imposte dall'alto, perché ritenute perfino controproducenti. Ciò che conta – anzi è obbligatorio, spiegheranno Blanc e Secco – è andare d'accordo sul lavoro: ciascuno sarà messo di fronte alla propria responsabilità e dovrà dare il suo contributo per tornare a essere squadra, mettendo da parte diversità di vedute e conflitti.
 
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