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Serie A - Il Delle Alpi saluta tutti dopo 18 anni

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blackdeath86
view post Posted on 1/12/2008, 16:10     +1   -1




Costruito in occasione di Italia '90, è già stato in parte demolito per dare il via al progetto di costruzione del nuovo stadio di marca juventina, che sarà concluso nel 2011



Era stato costruito in occasione dei Mondiali di calcio del 1990, ma ci si era presto accorti il Delle Alpi non era particolarmente funzionale.

Il principale problema era la brutta visuale in certi punti delle tribune, troppo distanti dal campo: l'anello della pista d'atletica costituiva un ostacolo che rendeva lo stadio poco appetibile.

Ecco dunque che, dopo la presentazione del progetto da parte della Juventus per la costruzione di una nuova struttura, sono iniziati i lavori di demolizione di quella che ormai era una cattedrale nel deserto dimenticata da tutti. Infatti entrambi i club torinesi, la Vecchia Signora e il Torino, si erano nel frattempo trasferiti nuovamente al vecchio Comunale, più piccolo, ma decisamente più "a misura di spettatore" e tirato a lucido diventando lo Stadio Olimpico ristrutturato per le Olimpiadi invernali del 2006.

Per il momento sono stati smontati i seggiolini ed è stata buttata giù una parte del primo anello. Entro febbraio 2009 saranno abbattuti il primo e il secondo anello, mentre entro la fine della primavera dovrebbe essere ultimata l'opera di abbattimento, con la demolizione del terzo anello e delle tensostrutture.

Da quel momento in poi, l'area edificabile sarà pronta per la costruzione del nuovo impianto, che dovrebbe essere ultimato nel 2011.
 
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blackdeath86
view post Posted on 1/12/2008, 16:30     +1   -1




Serie A - Le notti magiche del Delle Alpi

Ripercorriamo la storia dello stadio piemontese, casa di Torino e Juve per 16 lunghi anni. Emozioni positive e negative ma in un modo o nell'altro indimenticabili



Procedono i lavori di demolizione dello stadio Delle Alpi di Torino, e vedendo le macerie che man mano si accumulano, ci tornano in mente, una dopo l'altra, le partite che hanno fatto la storia di questo prestigioso impianto, criticato un po' da tutti per i suoi noti problemi di visuale, ma alla fine culla di indimenticabili ricordi per i tifosi di Juve, Toro e non solo.

A cominciare dalle "notti magiche" del Mondiale italiano del 1990, per il quale questo stadio fu proprio costruito. Gli ottavi di finale, con la zampata di Caniggia che regalò la vittoria all' Argentina sui rivali storici del Brasile o la drammatica semifinale tra la Germania Ovest di Lothar Matthaus e l'Inghilterra di David Platt, vinta dai tedeschi, che poi sarebbero diventati campioni, ai calci di rigore.

Mondiali dunque, ma anche Coppa Uefa, con l'incredibile cavalcata del Torino nel 1991/1992, in cui Lentini, Casagrande e compagni fecero fuori niente di meno che il Real Madrid in semifinale, per poi, era il 29 aprile, rimontare per ben 2 volte l'Ajax nel primo atto della finalissima, persa sul filo di lana nella gara di ritorno in Olanda. Altri tempi per i granata, ai quali forse in mente è più fresco il ricordo dello sciagurato fallimento societario e dell'emozionante finale play off del 2006, dove, persa la gara di andata a Mantova, riuscirono a ribaltare il risultato nei tempi supplementari nel match di ritorno in casa (3-1), conquistando così la promozione e il ritorno in Serie A.

Di match da citare nella gestione Lippi alla Juve ce ne sarebbero svariati. Ci torna in mente la gara con il Parma del 21 maggio '95, un 4-0 con cui Vialli e compagni riportarono il titolo a Torino dopo ben 9 anni di digiuno. Ma come dimenticare il 4 dicembre della stessa stagione e quel meraviglioso pallonetto con cui un giovanissimo Del Piero beffò il gigante Toldo, completando così una pazzesca rimonta sulla Fiorentina (da 0-2 a 3-2). Altra partita scudetto, ma con ben altri risvolti, fu quella del 26 aprile 1998 tra la Juve di Del Piero e Zidane e l'Inter di Ronaldo, nota a tutti come il match del clamoroso fallo in area di Iuliano sul fenomeno brasiliano, con l'arbitro Ceccarini che fa finta di non vedere per poi fischiare un rigore ai bianconeri pochi secondi dopo. Chissà, forse da lì si cominciò ad intuire qualcosa su quello che poi sarebbe stato definito come "sistema Moggi ".

Delle Alpi vuol dire anche derby. Stracittadina decisamente sentita quella del capoluogo piemontese, che spesso e volentieri ha riservato grandi sorprese. La citazione in questo caso è d'obbligo. Era la 7/a giornata del campionato 2001-2002 e la Juve ospitava il Toro. I bianconeri in grande spolvero conclusero il primo tempo avanti di ben 3 gol. Poi nella ripresa venne fuori tutto l'orgoglio del Torino che recuperò fino al 3 a 3. A pochi minuti dalla fine la Juve si conquistò un calcio di rigore. Dopo una partita così un gol bianconero sarebbe stata una beffa troppo grande per i granata, ed ecco spuntare tutto il genio di Maspero, che riuscì a smuovere un po' il gesso del dischetto, abbastanza, secondo alcuni, per causare l'errore di Salas, che calciò alto sulla traversa.

La Champions League al Delle Alpi vuol dire Juventus e anche qui le serate indimenticabili non mancano. Il 23 aprile del 1997 la Juve ospitò l'Ajax di Van Gaal a Torino. In palio c'era la finalissima dell'Olimpiastadium di Monaco. Quella notte nacque una stella, Zinedine Zidane, che si mostrò al mondo del calcio in tutta la sua classe. Straordinario il gol con cui il francese, con una finta, fece fuori mezza difesa dei lancieri, portiere incluso, appoggiando palla in rete. Così come straordinaria fu un'altra semifinale, quella che i bianconeri giocarono contro il Real Madrid "galactico" proprio dell'ex Zidane nel maggio del 2003 e che fece registrare il record assoluto di pubblico al Delle Alpi con 66.299 spettatori. Da tutti, fu definita come "la partita perfetta", in cui Nedved e compagni, freschi di 27esimo scudetto, umiliarono gli spagnoli in casa con un netto 3-1 conquistando la finale di Manchester.

Proprio Manchester, sempre in semifinale, fa tornare in mente altri ricordi, questa volta amari, ai tifosi juventini. La memoria va al maggio del 99' e al match del Delle Alpi tra la Juve e i Red Devils, già giustizieri dell'Inter, con i bianconeri avanti grazie ad una doppietta di Pippo Inzaghi, e il Man Utd che ribalta la situazione nella ripresa con l'estro dei suoi "Calipso Boys" Andy Cole e Dwight Yorke, che con giocate funamboliche regalarono la finale di Barcellona ai Diavoli Rossi.

Tutte partite emozionanti, indimenticabili, nel bene e nel male, per il Toro, per la Juve e per tutti i tifosi di calcio italiani e non. Calcio, ma non solo, perché questo impianto ha regalato anche momenti di grande musica, ospitando più di 20 concerti, tra cui ben 8 appuntamenti con Vasco, ma anche artisti del calibro di Ligabue, Ramazzotti, Baglioni e Renato Zero.

Il Delle Alpi saluta tutti dopo 18 anni di notti magiche. Il giusto tributo ad uno stadio che, tra una critica e l'altra, rimarrà comunque impresso nella storia del calcio.
 
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laudo72
view post Posted on 1/12/2008, 18:37     +1   -1




sono gia' passati 18 anni!!!

mi sembra ieri che hanno fatto lo stadio nuovo per i mondiali.
 
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2 replies since 1/12/2008, 16:10   34 views
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