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L'esempio di Del Piero

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ale10forever
view post Posted on 22/12/2008, 09:30     +1   -1




In un’altra giornata scandita da vistosi errori di arbitri e guardalinee - come vi riferisce puntualmente Edmondo Pinna - le inseguitrici hanno risposto fragorosamente all’Inter.


La Juve è passata a Bergamo, accompagnata dalle parole al veleno di Del Neri (chissà se Collina deciderà di rispondergli) e sospinta da quel giocatore straordinario che è Alessandro Del Piero. È stato lui a sbloccare il risultato, chiudendo l’anno solare come miglior cannoniere del calcio italiano. Una soddisfazione grande e meritata per un campione che ha saputo sconfiggere dolorosi infortuni, battere le diffidenze di parecchi allenatori, dimostrando un attaccamento vero ai colori bianconeri.

Su di lui ha impostato la rinascita una società che merita il massimo apprezzamento per ciò che ha fatto in due anni e mezzo, su di lui ha impostato la riscossa un allenatore (Ranieri) che ha saputo creare un gruppo solido, compatto, ricostruendo e valorizzando molti giocatori.

Alle spalle di Del Piero, tra i cannonieri del 2008, c’è poi Amauri, sempre più importante, decisivo, potente e bravo come sanno essere soltanto gli attaccanti completi. Uno che vedi lottare ai limiti della propria area e poi lo ritrovi nell’area avversaria a chiudere i conti.

Ha vinto anche il Milan, implacabile con i suoi brasiliani. Pato e Kakà hanno incenerito le speranze dell’Udinese, esaltando in tribuna anche David Beckham. Fenomenale la capacità del Milan di rubare la scena a tutti, con i suoi colpi ad effetto. E anche se Beckham non è forse il calciatore che serviva urgentemente in questo momento (non a caso è aperta la caccia a un vice-Gattuso), vedrete che l’inglese offrirà anche il suo contributo dal punto di vista tecnico. Anche perché Ancelotti, pure da questo punto di vista, è tra i più bravi al mondo: nessuno come lui sa inventare e creare i presupposti per mettere insieme tanti piedi buoni. Certo è che ogni punizione a favore del Milan sarà uno spettacolo nello spettacolo: si sprecheranno le scommesse su chi tirerà tra Pirlo, Ronaldinho e lo stesso Beckham.

È salita al quarto posto la Fiorentina, la più bella Fiorentina da trasferta della stagione, come era nelle previsioni più logiche. Non c’è dubbio infatti che questa squadra appartenga alla primissima fascia. Non può esserci dubbio quando hai un portiere come Frey, una coppia di attaccanti come Mutu e Gilardino, quando hai in mezzo al campo un centrocampista completo come Montolivo. Insomma, il lavoro della società e di Prandelli è stato giustamente premiato e il tempo lavora sempre più a favore dei viola.

Si è fermato invece il Napoli, il bel Napoli di questo avvio di campionato, che ha dovuto fare a meno di Lavezzi e Hamsik nell’occasione. Sarebbe però banale spiegare la sconfitta con le assenze di due giocatori, anche se fondamentali. La verità è che il Napoli deve invertire il suo trend esterno, cercando di capire perché non riesce a esprimersi fuori casa come al San Paolo. Probabilmente una questione di mentalità, di atteggiamento, su cui Reja è chiamato a intervenire e a dare risposte. Il Napoli ha tutto per crescere ancora e forse deve solo prendere sempre più coscienza delle proprie qualità.

Fondamentale la vittoria del Genoa, soddisfacente per entrambe le squadre il pari tra Cagliari e Reggina, senza grosse emozioni lo 0-0 tra Lecce e Bologna, con Mihajlovic che comunque può essere soddisfatto di andare in vacanza imbattuto. La sua impronta si vede, eccome se si vede, e se gennaio porterà qualche rinforzo il Bologna potrà togliersi un bel po’ di soddisfazioni.

Dopo tanto correre, otto vittorie consecutive tra campionato e Coppe, si è invece inceppata la Roma. Il Catania ha meritato la vittoria, mantenendo il controllo delle operazioni per oltre un’ora. La Roma ha come attenuante l’infortunio di Totti, ma non è sufficiente per spiegare le difficoltà, gli impacci, di una squadra che è dovuta finire sotto di tre gol per poi accendersi in un impeto di orgoglio. La verità, l’unica verità, è che ogni partita va affrontata con la stessa concentrazione. E per la Roma, dopo l’infelice partenza di campionato, ogni partita anche di campionato dovrebbe essere come una finale. L’obiettivo dichiarato è almeno il quarto posto. Ma Inter, Juve, Milan e Fiorentina in questi due giorni hanno vinto tutte. Se la Roma vuol davvero rientrare, non può permettersi neppure di rifiatare. Alla ripresa, tra venti giorni, ci sarà Roma-Milan: quasi uno spareggio tra chi vuol rientrare in zona-Champions e chi ancora conta di poter dare fastidio all’Inter. Nessuno potrà esagerare col panettone.
 
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alexultra10
view post Posted on 22/12/2008, 10:51     +1   -1




bravissimo principino col prox anno sarai più forte di prima
 
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blackdeath86
view post Posted on 22/12/2008, 10:51     +1   -1




CITAZIONE (ale10forever @ 22/12/2008, 09:30)
accompagnata dalle parole al veleno di Del Neri

al veleno ma anche insensate, visto che amauri non era x niente in fuorigioco, che chiellini non ha fatto falli di mano e che quella di floccari era simulazione
 
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alexultra10
view post Posted on 22/12/2008, 10:52     +1   -1




e lascialo dire
 
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3 replies since 22/12/2008, 09:30   23 views
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