Morgan: "Fumo sempre cocaina"
E ora Sanremo è a rischio. Ma lui smentisce
ROMA - Tv, X Factor, la depressione legata al suicidio del padre e il suo singolare rapporto con le droghe compresa l'affermazione esplicita di fare uso regolarmente di "crack" contro la depressione. Sono questi gli argomenti che Morgan ha affrontato in modo molto "duro" in un'intervista rilasciata a Max - in edicola il 4 febbraio. Le reazioni non si sono fatte attendere compreso il rischio di vedere sfumare la sua partecipazione al Festival di Sanremo. Ma il cantante, dopo la bufera scatenata nel pomeriggio, smentisce categoricamente: "Sono molto sconcertato ed amareggiato, anzi profondamente addolorato, per non dire disperato, per le frasi che mi sono state attribuite. L'intervista mi è stata sostanzialmente carpita, io penso esattamente il contrario: la droga fa male, la considero pericolosa e inutile, mi riferivo all'uso che ne facevo in passato come terapia verso la depressione. Forse mi è stata tesa una trappola e ci sono caduto ingenuamente. Non ho mai nascosto certe mie debolezze in quanto persona autentica e sensibile, quindi tutti sanno di certi errori commessi in passato di cui ho anche parlato con delicatezza nelle mie canzoni e non certo nel modo strumentale e errato dell'articolo".
A far esplodere le polemiche e a mettere a rischio la partecipazione di Morgan a Sanremo le dichiarazioni dell'artista: "La droga apre i sensi a chi li ha già sviluppati, e li chiude agli altri. Io non uso la cocaina per lo sballo, a me lo sballo non interessa. Lo uso come antidepressivo. Gli psichiatri mi hanno sempre prescritto medicine potenti, che mi facevano star male. Avercene invece di antidepressivi come la cocaina. Fa bene. E Freud la prescriveva. Io la fumo in basi (modalità di assunzione nota come crack, ndr) perché non ho voglia di tirare su l'intonaco dalle narici. Me ne faccio di meno, ma almeno è pura. Ne faccio un uso quotidiano e regolare".
A queste frasi Gianmarco Mazzi, direttore artistico del 60/mo Festival di Sanremo, al quale Morgan partecipa con il brano 'La sera', ha reagito: "Di fronte a quanto dichiarato da Morgan resto senza parole", mentre il direttore di Raiuno, Mauro Mazza, ha detto: "Sono allibito. Non posso far finta di non aver letto quelle dichiarazioni deliranti. Parlerò con Mazzi per decidere il da farsi".
Anche il mondo politico è intervenuto sulla vicenda: il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, ha definito le parole del cantante riportate da Max 'deliranti' e Carlo Giovanardi, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle tossicodipendenze si è detto preoccupato per l'effetto che dichiarazioni di questo tipo possono avere sui giovani.
Infine, il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri auspica che la Rai lasci a casa Morgan, come spera anche il Codacons, che preannuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Roma in relazione alle dichiarazioni contenute nell'intervista a Max, chiede una verifica e provvedimenti rapidi: "Il problema non è l'uso di droghe fatto dal cantante, ma l'esaltazione in pubblico di loro fantomatiche virtù benefiche che, come noto, le droghe non possiedono affatto. Per tale motivo chiediamo alla magistratura - dice la nota del Codacons - di verificare se le pesanti dichiarazioni di Morgan possano configurare o meno eventuali fattispecie di reato, e alla Rai chiediamo di valutare l'opportunità di far partecipare l'artista al prossimo Festival di Sanremo o ad altri programmi della rete".
Sorpresa e rammarico anche nel mondo dello spettacolo. "La cocaina ti fa perdere il lume della ragione, forse quelle dichiarazioni sono proprio frutto di quel tunnel schifoso". Mara Maionchi, per tre anni al fianco di Morgan come giudice di 'X Factor' è severa con quanto detto dal collega. "Se veramente fosse in quelle condizioni dovrebbe chiedere aiuto. Io ho avuto un momento di depressione mi sono fatta aiutare dai medici, che non ti danno certo la cocaina. La cosa che trovo più allucinante è che lui voglia far passare per normale una cosa che è aberrante. Mi dispiace per lui: ha fatto una dichiarazione grave e poco intelligente. Non è che se prendi la cocaina e diventi John Lennon o David Bowie. Questo deve essere chiaro a tutti".
Dispiaciuto per la vicenda il conduttore di 'X Factor' Francesco Facchinetti: "L'unica cosa che posso dire è
che mi è dispiaciuto leggere quelle dichiarazioni. Morgan è una persona a cui voglio molto bene e con cui ho condiviso un viaggio importante come 'X Factor'. Leggere quelle cose non è stato sicuramente piacevole".
Oltre che di droga, Morgan ha parlato anche di potere in tv. "Il fatto che me ne vada da X Factor alla fine toglierà un peso di dosso a tutti. La tv è fatta da gente cattiva. Tipo la De Filippi", dice Morgan, che spiega: "Cattiveria intesa come sete di potere, di numeri, di soldi e pubblicità. Un capitalismo sfrenato che ha perso di vista qualsiasi senso dell'esistere. Ha fatto cose cattive anche contro di me, lo sai? Ora che Berlusconi ha infarcito la Rai di scagnozzi, la De Filippi comanda pure lì". Potrebbe ripensare a un eventuale ritorno al talent show di Raidue "solo se accetteranno - spiega - la mia richiesta: voglio essere sia giudice che direttore artistico. Ma credo che sia una proposta a perdere. Io sono un artista, e quindi ingestibile. Loro non vogliono artisti. Sono gente di potere".
Non si è fatta attendere la replica di Maria De Filippi: "Mai fatte cattiverie in Rai a Morgan, e lui lo sa bene. Non conosco Morgan personalmente, lo conosco come artista e lo apprezzo", sottolinea la conduttrice. "Leggo dalle agenzie anticipazioni di una sua intervista al giornale Max. A volte le anticipazioni creano degli equivoci inutili. Sono certa che Morgan, persona intelligente e sensibile, come le sue opere, non pensi che io gli abbia fatto delle cattiverie in Rai. Lui sa bene, come tutti, che non ne avrei né modo né motivo. Forse un giorno ci conosceremo - conclude la conduttrice - e spero che anche lui potrà apprezzare il mio lavoro come io apprezzo il suo".
Morgan-Meloni, confronto in radio
"Ho iniziato la disintossicazione"
ROMA - "Giorno dopo giorno combatto con questo problema, la lontananza dalla droga non vuol dire che ne sia uscito. Ogni giorno mi dico che sono un tossicodipendente e frequento il gruppo della Narcotici Anonimi."
Il giorno dopo la tempesta scatenata dalle dichiarazioni a Max Morgan prende la parola e si confronta con il ministro Giorgia Meloni intervenendo a Radiogioventù. Nel programma condotto da Pierluigi Diaco, le prime parole sono per la figlia, Anna-Lou, avuta dall'ex compagna Asia Argento: "Una bambina di otto anni che si trova coinvolta in una situazione brutta che riguarda il padre... ora bisogna spiegarle..."
Interviene subito il ministro Meloni, che proprio ieri lo aveva definito "un ennesimo cattivo maestro, di cui la gioventù italiana farebbe volentieri a meno" e che gli ricorda che, oltre alla figlia, ci sono milioni di figli di altre persone per le quali lui può rappresentare un modello. "Come fai a non renderti conto dell'impatto drammatico che puoi avere su migliaia di ragazzi?" E lo accusa di "apologia del crack".
"Nessuna apologia, il giornalista - spiega Morgan - ha preso una parte della conversazione che per me non andava neanche pubblicata dandole una rilevanza enorme rispetto ad un discorso molto più ampio, di due ore. Mi sono aperto in maniera onesta su quella mia esperienza, su come per debolezza abbia pensato di uscire dalla depressione usando droga e farmaci pesanti. Il giornalista ha frainteso la mia storia di uno psichiatra che mi disse che sarebbe stato meno pesante prescrivermi cocaina che molti farmaci consentiti".
Non è l'esclusione da Sanremo il cruccio di Morgan, che racconta per la prima volta pubblicamente del ricovero, tempo fa, in una clinica inglese per disintossicarsi e, soprattutto, smentisce con fermezza di essere mai apparso "fatto" in televisione, come avevano insinuato alcuni che hanno lavorato con lui: "Non sarebbe neanche possibile condurre un programma così articolato in stato di alterazione." "Tu ieri eri un cattivo maestro - riprende il ministro - se termini il percorso avrai qualcosa da insegnare ai ragazzi, vanne fiero... e allora cento Sanremo ti dovranno far fare."
Dei dodici passi previsti dal percorso di riabilitazione, Morgan ne ha per ora compiuti quattro: "Al quarto passo raggiungi la consapevolezza che ci sia una vita possibile, e migliore, lontano dalla dipendenza".