^debby89^ |
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| Terzo e ultimo scritto per i quasi 500 mila candidati alle prese con gli esami di maturità. Stavolta i ragazzi si dovranno cimentare con il cosiddetto "quizzone", un pacchetto di test che, a differenza delle due precedenti prove, sono predisposti non dal ministero ma dalle varie commissioni esaminatrici. I test riguardano non più di cinque discipline e sono in linea con le simulazioni e le esercitazioni svolte dai ragazzi durante l'anno scolastico.
Gli studenti avranno a che fare con un elaborato sintetico oppure con veri e propri quesiti a risposta singola (da 10 a 15) o multipla (da 30 a 40); con problemi scientifici a soluzione rapida (non più di 2); casi pratici e professionali (anche questi non più di 2); oppure, secondo gli indirizzi di studio, con la realizzazione di un progetto.
Una prassi che però cambierà presto: il ministro Gelmini, infatti, ha ribadito che per gli studenti dell'ultimo anno delle superiori vuole un esame più "europeo" e pensa perciò di affidare all'Invalsi (Istituto per la valutazione del sistema d'istruzione) la messa a punto di una prova nazionale, uguale per tutti, basata su test elaborati con criteri standardizzati in modo che la valutazione dei ragazzi non cambi da territorio a territorio e non sia discrezionale.
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