TORINO, 30 ottobre - Il protagonista della serata è sicuramente Alex Del Piero. Un gol storico e una dichiarazione prepartita importante. Che il capitano bianconero chiarisce a Sky: «A San Siro non vincevamo da molto tempo e siamo stati subissati da infortuni, abbiamo lottato per vincere ed è giusto così. I record sono finiti? Si va avanti, ci sono sempre nuovi obiettivi. La mia ultima a San Siro? Per come è andata sarebbe anche l'ideale se questa fosse l'ultima, ma a parte la battuta la questione sul mio futuro è apertissima. Non ci penso in questo momento. Il gol? Mi sono buttato sull'azione per seguirla, pensavo che Sissoko avrebbe segnato, poi ci ho pensato io di collo pieno. Ci sono tappe importanti nella crescita di una squadra e stasera penso sia stata una di quelle. Da domani però dovremo cancellare l'entusiasmo e rituffarci nelle prossime. C'è ancora tanto da fare e non dobbiamo vanificare questi momenti, sfruttando ogni occasione».
LE PREMESSE - «Lui è contento se lo batto»: lo aveva detto sorridendo Alessandro Del Piero due settimane fa, quando, segnando in Juventus-Lecce, aveva agguantato Giampiero Boniperti, miglior marcatore juventino di sempre, a quota 178. Detto fatto: questa sera a San Siro ci è riuscito, contro una grande squadra come il Milan e in una serata disgraziatissima, con tre infortuni di compagni in un'ora, in una Juventus già ridotta ai minimi termini per le assenze. Il primo gol in bianconero lo segnò in un Juve-Reggiana del 19 settembre 1993, e quella gara finì 4-0. «È una piacevole analogia», ha sorriso Del Piero dopo Juve-Lecce, pure finita 4-0. Del Piero è l'uomo dei record e dell'orgoglio bianconero, fino ad arrivare a dire: «A chi in tutti questi anni mi dava per finito, non ho mai risposto direttamente: da diversi anni non ci penso. E se ci penso mi dà solo stimolo. Penso di più alle persone che ogni giorno accanto a me soffrono e gioiscono. I risultati che ottengo sul campo sono la mia risposta, ed è quello che mi piace di più fare. Non so quale potrà essere il prossimo record, e non mi sono assuefatto a queste situazioni».
«Potrebbe essere stata la mia ultima gara a San Siro», aveva detto Alex nel prepartita a Sky. Ma non importa l'eta, perché il campione bianconero, che di anni ne compirà 36 il prossimo 9 novembre, è convinto: «È il come si gioca che è fondamentale, non il quanto. Le altre cose fondamentali che ho in testa riguardano la nostra stagione: dobbiamo riuscire a essere sempre orgogliosi di quello che facciamo, consapevoli di aver dato tutto in campo». Sicuramente questa sera la sua Juve lo ha accontentato. Se ne è accorto anche lo sportivissimo pubblico milanista, che lo ha applaudito all'uscita, pochi minuti prima della fine del match - aveva segnato la sua rete n, 179 in bianconero al 20' della ripresa - nonostante i rossoneri a quel punto stessero perdendo. Questo ennesimo record potrebbe servire anche a convincere la dirigenza a non rescindere il contratto al capitano, bandiera della Juve, anche se il suo ingaggio (più volte autoridotto, ma pur sempre di 4 milioni) è pesante per le casse bianconere.
