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0-0 al Massimino, Catania e Fiorentina regalano un posticipo in perfetto stile Halloween, surreale per l'assenza di gol in una partita con diverse occasioni, ma soprattutto pieno di incubi visto che la classifica di entrambe rimane da brividi.
Il rientro di Mutu, che il fresco ex Mihajlovic lancia subito titolare dopo 9 mesi di squalifica, catalizza le luci della serata, il romeno parte indiavolato e dopo un paio di minuti testa Andujar dalla distanza, ma il biglietto da visita più scintillante è quello presentato da Giuseppe Mascara, che qualche decina di secondi dopo spedisce una punizione contro l'incrocio dei pali di un Frey completamente fuori causa.
Non è un posticipo da calcoli e il campo lo dimostra chiaramente, la Fiorentina affonda con Santana a sinistra che rifornisce a ripetizione la ritrovata coppia d'attacco: nei primi dieci minuti c'è tanto lavoro per Mariano Andujar, bravo sull'avvitamento di Gilardino e addirittura bravissimo sull'incornata ancora di Mutu, autore di tre conclusioni nei primi passaggi dell'incontro che dimostrano grande voglia ma anche un po' troppa precipitazione.
Il ritmo è alto ma l'attenzione è totale e gli errori pochissimi, al 16esimo si presenta alla partita il Papu Gomez con la sua specialità, penetrazione su assistenza di Antenucci e tiro in corsa che non crea però troppi problemi a Seba Frey.
Il match è equilibrato, i viola hanno il possesso palla ma i padroni di casa pungono, Antenucci, unica punta rossazzurra, regala movimenti problematici per Gamberini e soprattutto Natali che ringrazia la prontezza di Frey al minuto 35.
La prima mala notizia per Giampaolo arriva appena prima del riposo: Capuano sente tirare tentando un traversone ed è costretto a dare forfait, sostituito da Pablo Alvarez che porta a 7 il numero degli argentini nell'11 etneo, che scende però di nuovo a 6 nelle prime fasi del secondo tempo quando arriva il secondo infortunio di serata, vittima Spolli per il quale il replay è da brividi anche se l'uscita di scena a piedi risulta incoraggiante.
Il Catania dà l'impressione di essere più ordinato in mezzo al campo, dove Izco funziona sia come filtro che nel ribaltare velocemente il fronte, Antenucci è un pendolo qualitativo mentre Mascara ha problemi di mira, da condividere con Adrian Mutu, che a livello di indicazioni può ritenersi più che soddisfatto di questo ritorno anche se la strada per il pieno recupero sarà fisiologicamente ancora molto lunga.
Con il passare dei minuti e l'abbassamento dei ritmi emerge soprattutto lo stato di disagio mentale di una Fiorentina che comincia a sbagliare troppo, Izco al 73esimo prova ad approfittarne ma non inquadra la porta, e come lui anche Antenucci un paio di minuti dopo, quando viene imbeccato perfettamente da Ricchiuti ma anche disturbato sapientemente da Pasqual al momento del tiro.
Il punto come si suol dire fa classifica soprattutto per un Catania volenteroso, anche se la quinta giornata consecutiva senza successi comincia ad essere un peso per Giampaolo, meno gravoso comunque di quello che continua a portare Mihajolovic, costretto ad accontentarsi di un pareggio che vale il terzo risultato utile di fila fra campionato e Coppa Italia ma che, al di là del buon avvio delle punte, non sembra testimoniare una crescita sensibile.
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