| Un tempo in balia degli avversari, poi il miracolo. Dopo 45 minuti da incubo, in cui il Brescia ha fatto il bello e il cattivo tempo sul campo del "Franchi", la Fiorentina si sveglia e in 17 minuti segna i tre gol che la fanno uscire dalla zona pericolosa della classifica, e soprattutto dimostrano il grande carattere di una squadra capace di ribaltare una gara che pareva irrimediabilmente compromessa.
La squadra di Mihajlovic inizia con un ritmo elevato, ma sono gli ospiti, ben organizzati e abili nelle ripartenze, a fare la gara: Caracciolo e Diamanti tengono in apprensione la retroguardia viola, e al 30' arriva il meritato vantaggio: Diamanti entra in area e dalla destra lascia partire un gran sinistro sul secondo palo. La Fiorentina accusa il colpo e non reagisce, lasciando libertà di manovra al Brescia. Che in pieno recupero raddoppia, grazie all'imprendibile siluro di Cordova, che di destro scavalca la barriera e lascia Boruc di sasso.
Nella ripresa la Fiorentina cambia assetto: D'Agostino al posto di Cerci dà più grinta e vivacità alla manovra, ma il gioco stenta a decollare anche perché i centrocampisti toscani, ben imbrigliati dagli avversari, non riescono ad innescare le punte Babacar e Gilardino. A venti minuti dalla fine Beretta vede avvicinarsi la meta, e leva tutti i giocatori più offensivi (Caracciolo, Diamanti ed Eder) per imbottire il centrocampo di quantità. Mossa sbagliatissima, perché i padroni di casa alzano il baricentro e prima accorciano le distanze con Gilardino di testa, poi pareggiano con Santana (abile a raccogliere la corta respinta di Sereni sul pericolosissimo diagonale di Babacar), e infine sorpassano nel finale con un grandissimo destro del neo entrato Ljajic, che si fa perdonare l'erroraccio di Bologna a porta quasi vuota, nell'ultima giornata prima della pausa natalizia.
La Fiorentina centra la quarta vittoria interna consecutiva, mentre il Brescia, troppo arrendevole, resta penultimo a 15 punti.
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