La festa di Leonardo si interrompe bruscamente a Udine dove i padroni di casa impartiscono una severa lezione all’Inter che cade dopo quattro vittorie consecutive in campionato e torna sulla terra.
Come previsto Pandev sostituisce Milito in attacco, mentre Motta torna a centrocampo nel 4-3-1-2 di Leonardo che preferisce Cordoba a Ranocchia contro i rapidissimi folletti Di Natale e Sanchez. L’oggetto dei desideri nerazzurri sembra subito dire "comprami" a Moratti con una serie di dribbling ubriacanti e perfino un colpo di testa, non la sua specialità, con cui spaventa Castellazzi al 6’. L’uomo più pericoloso dell’Udinese che parte fortissimo si rivela però Maicon: al 8’ un folle rinvio del brasiliano mette in seria difficoltà Castellazzi che per poco non fa la frittata. Il sostituto di Julio Cesar si salva con l’aiuto della traversa ed evita una clamorosa autorete. E’ l’inizio di una gara di sofferenza tremenda per la squadra di Leonardo che però si illude e al primo vero affondo gela il Friuli.
Thiago Motta recupera un gran pallone, e sempre col sinistro, lo serve a Stankovic che con l’altro piede controlla e senza pensarci scarica una conclusione angolata che fa secco l’immobile Handanovic. Quinto gol in campionato per il serbo che porta in vantaggio l’Inter al 16’ facendo sorridere Leonardo. Fortuna o abilità di colpire alla prima occasione: per qualcuno è la forza delle grandi squadre. E così l’Udinese che stava dominando si ritrova sotto e rischia di capitolare per la seconda volta quando ancora Stankovic si coordina alla perfezione facendo partire un destro al volo spettacolare: altrettanto splendida la parata di Handanovic che alza in corner.
Dal possibile 0-2 si passa due minuti più tardi al 1-1. I padroni di casa infatti non si arrendono e una disattenzione difensiva dei nerazzurri porta al pareggio di Zapata. Il difensore colombiano, tutto solo sugli sviluppi di un corner battuto da destra, segna un gol da attaccante mandando la palla all’incrocio dei pali col sinistro. Aveva realizzato la sua ultima rete il 16 maggio 2009 contro il Milan: un gol che aveva consegnato il primo scudetto nerazzurro a Mourinho. L’Inter conferma tutti i suoi limiti difensivi e Castellazzi viene bucato per l’undicesima gara consecutiva di campionato. Purtroppo per lui non c’è molto tempo per pensarci, perché quattro minuti dopo l’1-1, l’Udinese ribalta il risultato con la solita fantastica punizione di Di Natale.
Morganti non fischia il fallo di Stankovic su Inler che poi lo inganna cadendo da solo. Esecuzione comunque perfetta del capocannoniere del campionato che piazza la palla nell’angolino e allunga su Eto’o e soci salendo a quota 15, e a meno uno dai 100 gol in serie A con la maglia bianconera. L’Inter accusa il colpo, anche perché i friulani si esaltano e si confermano una delle squadre dal gioco più brillante di tutta la serie A, ma se Eto’o e Pandev non si vedono, i centrocampisti di Leonardo non hanno nessuna intenzione di arrendersi. Cambiasso brucia Zapata e di testa sfiora il 2-2 al 28’. Stankovic, il più attivo dei suoi, rinnova il duello con Handanovic che devia in corner la sua punizione violenta. Il bellissimo primo tempo si chiude con le proteste di Maicon che vorrebbe il rigore per un’uscita di Handanovic: Morganti però fa proseguire e l’Inter resta sotto.
In avvio di ripresa non c’è traccia di una reazione degli ospiti, mentre l’Udinese sembra scatenata e continua ad attaccare e ad incantare i suoi tifosi. Al 5’ Castellazzi salva su Pinzi lanciato a rete da Di Natale. E’ il portiere nerazzurro a tenere in piedi i campioni d’Italia che subiscono l’assedio friulano. Al 6’ Domizzi scarica una botta violentissima su punizione che l’ex doriano alza in corner con l’aiuto della traversa. Senza il vero Eto’o, che sembra in vacanza al Friuli, l’Inter prova ancora ad affidarsi a Cambiasso che viene scalciato in area da Benatia, e questa volta fanno bene a protestare i nerazzurri con Morganti che non si accorge del fallo da rigore. E’ però soltanto un episodio che non interrompe il monologo bianconero: al 15’ Di Natale sfiora il 3-1 schiacciando al volo un lancio dalle retrovie col destro, palla fuori di poco.
Il gol che chiude la gara è però soltanto rinviato ed è inevitabile per l’Inter. Dopo aver salvato la baracca, Castellazzi rovina tutto sbagliando l’uscita su Domizzi che lo anticipa e trasforma in gol il colpo di testa di Asamoah. Primo gol stagionale per il difensore che non segnava dal marzo 2009, c’è gloria anche per lui nel grande pomeriggio dell’Udinese che centra la quinta vittoria consecutiva in casa. L’imprendibile Sanchez invece non riesce a coronare la sua grande prestazione col gol, perché Castellazzi almeno evita un’umiliante poker.
Finisce con la "ola" del Friuli. Dopo quasi undici anni i bianconeri battono l’Inter, Guidolin invece li sconfigge dopo quasi nove realizzando un altro piccolo capolavoro. Leonardo che perde dopo cinque vittorie di fila, viene tradito anche da Eto’o oltre che dalle ormai solite amnesie della sua difesa. La rincorsa al Milan si complica notevolmente.
