Un altro trionfo, altri 2 gol, una festa da celebrare con i tifosi: l'Udinese non si ferma più, infila la sesta vittoria interna nelle ultime 7 partite e in questo inizio 2011 da sogno raggiunge posizioni di classifica momentaneamente vertiginose, guidata dal suo uomo immagine in una cavalcata fantastica.
La Samp, che fa la parte dello sparring partner per l'occasione, sempre pi depressa; riesce spesso a crossare in area ma il centravanti Maccarone non si vede mai e tocca quindi al veloce ma leggero Biabiany provarci dalla distanza senza troppa fortuna.
La banda Guidolin invece scatenata nelle ripartenze e il recupero di Sanchez dopo la squalifica risulta fondamentale: anche perch Di Natale, come contro il Bologna, viene oppresso inizialmente dal peso psicologico del traguardo dei 100 gol da raggiungere, oltre che da un problemino al ginocchio che lo limita e annebbia sottoporta.
Sempre in replica di quanto visto mercoled, per, il numero 10 riesce ad essere fondamentale per assistere i compagni e regala al piccolo cileno la palla giusta per l'1-0: basta una deviazione leggerissima, sulla solita punizione al veleno del capitano, per sbloccare lo 0-0.
L'appuntamento storico, davanti ad un pubblico che aspetta solo lui, comunque troppo importante per Tot, che non pu pi aspettare: Sanchez decide quindi di restituirgli il favore a fine tempo con una discesa mostruosa fino alla trequarti. Il resto solo festa, emozione e soprattutto striscioni ed ovazioni per l'eroe bianconero, che si gode il centenario del gol con parecchia commozione, salendo a meno uno da Cavani nella classifica cannonieri.
La ripresa, nonostante la partenza sprint dei friulani, che sfiorano il tris ancora con un contropiede Sanchez-Di Natale chiuso con un rasoterra a lato, movimentata dall'orgoglio blucerchiato. Ziegler, con una punizione balisticamente pregevole, chiama Belardi ad una parata spettacolare, da guardare e riguardare per la bellezza di entrambi i gesti tecnico atletici.
Ci pensa poi Mannini, subissato dai fischi del Friuli per vecchie ruggini legate a quel gol, con il Brescia, segnato con il portiere a terra, a pietrificare l'estremo difensore. La traversa, molto sfortunata vista la parabola perfetta, conferma che il periodo decisamente da dimenticare: 4a sconfitta nelle ultime 5 giornate e 5 trasferta consecutiva senza punti e gol segnati. Il rischio tangibile, ora, quello di spronfondare pericolosamente sempre più giù.
