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Andrea Agnelli striglia la Juve

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MiSsBlackWhitE
view post Posted on 21/2/2011, 23:17     +1   -1




Andrea Agnelli striglia la Juve

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Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, è arrabbiatissimo per la sconfitta di Lecce di ieri.

"Lo staff tecnico e la squadra sono uniti", ha dichiarato dopo il via del Torneo di Viareggio, ad allontanare le ipotesi di rottura con il tecnico Del Neri.

"Adesso dobbiamo vincere tutte le partite - ha aggiunto il presidente bianconero - Se tra un anno avremo gli stessi punti, allora sarebbe davvero un problema".

Una battuta eloquente sta a dimostrare quale sia lo stato d'animo del presidente dopo la sconfitta di Lecce: "Ieri i nostri giocatori non si sono nemmeno fatti la doccia".

"Non c'è nessun programma di rifondazione - ha aggiunto -.
Abbiamo iniziato l'estate scorsa un lavoro importante; abbiamo ancora un'altra metà del lavoro da svolgere l'estate prossima. Riparliamone il prossimo anno di questo periodo, sapevamo che avremmo dovuto gestire una situazione delicata. Dobbiamo ridare ai giocatori una mentalità che io e i tifosi vogliamo perché vogliamo giocatori che vadano in campo in ogni partita e dare il massimo".



Furia Agnelli: «Juve, a Lecce non hai nemmeno sudato. Ora voglio una squadra che vinca le ultime 12 partite»



VIAREGGIO, 21 febbraio - Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, è arrabbiatissimo per la sconfitta di Lecce di ieri. «Lo staff tecnico e la squadra sono uniti», ha dichiarato dopo il via del Torneo di Viareggio, ad allontanare le ipotesi di rottura con il tecnico Del Neri. «Adesso dobbiamo vincere tutte le partite - ha aggiunto il presidente bianconero - Se tra un anno avremo gli stessi punti, allora sarebbe davvero un problema». Una battuta eloquente sta a dimostrare quale sia lo stato d'animo del presidente dopo la sconfitta di Lecce: «Ieri i nostri giocatori non si sono nemmeno fatti la doccia».

LE PRECISAZIONI - «Ieri, al termine della gara non hanno nemmeno fatto la doccia; sono rammaricato e con me tutta la dirigenza della Juventus, perché avevamo tutta una curva che tifava per noi e abbiamo fatto davvero una brutta figura. Sono scesi in campo gli stessi giocatori della domenica prima in cui hanno fatto bene, è stata forse la mentalità diversa con la quale hanno interpretato la gara. Adesso dobbiamo pensare ad una partita alla volta, la prossima con il Bologna , poi faremo mi conti alla fine». Lo ha detto, riferendosi alla sconfitta subita a Lecce, Andrea Agnelli, il presidente della Juventus, a Viareggio per ritirare il premio 'Torquato Brescianì che gli è stato assegnato dagli organizzatori del torneo di Viareggio Cup che ha preso il via oggi con il pareggio della Juventus per 2-2 contro i belgi del Bruges. L'allenatore Luigi Del Neri corre qualche rischio, gli è stato chiesto?: «Il gruppo dirigente - ha risposto - lo staff tecnico è coeso e concentrato per raggiunger i risultati che ci siamo prefissi ad inizio stagione, ci restano da giocare 12 partite che dobbiamo vincerle tutte per sperare ancora di poterci piazzare in una posizione importante in classifica».

QUESTIONE DI MENTALITÀ - Secondo Andrea Agnelli, «Ciò che deve fare la squadra è il fatto che deve affrontare con la stessa mentalità e concentrazione le partite anche quando incontra squadre cosiddette provinciali, altrimenti succede come è avvenuto a Lecce. Una squadra come la Juventus che ha 12 milioni di tifosi non può perdere certe gare come è avvenuto ieri». In questo periodo si legge anche di qualche problema per il rinnovo dei contratti riguardo a Del Piero e Marchisio, è stata un'altra domanda. «Alex - ha proseguito - vuole continuare con noi, Marchisio è un giovane che sa interpretare al meglio la mentalità della Juventus, è cresciuto con noi è un interprete della mentalità juventina. A Lecce per la strada c'erano molti tifosi bianconeri ed è bella questa immagine, ecco perchè abbiamo il dovere di non deludere tutta questa gente. Tutta la società è coesa per conquistare più punti possibili». Al momento il punteggio in campionato è lo stesso dell'anno scorso: «Non guardo indietro - ha commentato Agnelli -, penso al presente e al futuro. Se a giugno la situazione fosse la stessa, allora mi preoccuperei».
 
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