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Agnelli: «Siamo un gruppo unito»

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^debby89^
view post Posted on 22/2/2011, 17:16     +1   -1




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Il giorno dopo, in casa bianconera, si pensa ancora alla gara di Lecce.
Difficile dimenticare il ko patito a “Via del Mare”. Una sconfitta che non è piaciuta a nessuno. Ai tantissimi tifosi bianconeri, a Luigi Del Neri e, soprattutto, ad Andrea Agnelli. Il Presidente ha commentato oggi la brutta prestazione offerta in Puglia. E lo ha fatto da Viareggio, dove è iniziato il celebre torneo giovanile (pari per la Primavera all’esordio) e dove lui stesso ha ricevuto il premio “Torquato Bresciani”.

Un riconoscimento che, in passato, è finito nelle mani di due suoi predecessori come Vittorio Chiusano e Giovanni Cobolli Gigli, e di Giuseppe Marotta, vincitore due anni fa. A margine della premiazione, Agnelli ha commentato così il momento bianconero. «Da parte mia e di tutti i tifosi c’è il dispiacere per il risultato e per la prestazione di ieri. In campo è andata la stessa formazione che ha battuto l’Inter. Questo non vuol dire scaricare la responsabilità sui giocatori. Loro devono giocare per mettere in pratica i progetti ambiziosi che tutti noi abbiamo. Purtroppo a Lecce non è stato fatto, la squadra è sembrata lontana parente di quella che aveva fatto molto bene nelle tre partite precedenti».

A chi mette in discussione la guida tecnica, il Presidente risponde prontamente: «Io, il gruppo dirigente e lo staff tecnico formiamo un gruppo unito e coeso. Non c’è nessuna idea di rifondazione. Siamo appena a metà del lavoro da fare, se l’anno prossimo a questo momento saremo nella stessa situazione, vorrà dire che avremo un problema. Sapevamo che avremmo avuto una situazione delicata e che avremmo dovuto ridare a tutti la giusta mentalità da Juventus».

Se Lecce ha lasciato un segno, dovrà essere un segno positivo per il proseguo del campionato. A partire dalla prossima gara con il Bologna. «Mancano 12 partite – prosegue Agnelli -, dobbiamo avere la mentalità per cercare di vincerle tutte. Questa squadra ha saputo battere Inter, Milan e Lazio, contro la Roma ha pareggiato dopo una gara bizzarra. Purtroppo la stessa mentalità non l’abbiamo sempre vista contro le squadre “meno grandi”. Bisognerà ritrovarla anche in queste partite».

Infine, una risposta a un unico argomento: i rinnovi di contratto. In particolare a quelli di due simboli della Juve di oggi come Alessandro Del Piero e Claudio Marchisio. «Del Piero è sempre il benvenuto. La situazione di Marchisio è diversa perché ha più di un anno di contratto. Lui ha qualità eccellenti, è uno juventino vero, un giocatore che sente le partite e soffre. Sa cosa vuol dire rappresentare la maglia della Juventus, avere 12 milioni di tifosi che ti seguono, andare a giocare a Lecce e avere una curva intera che tifa per te e camminare in ogni strada di ogni provincia italiana e sapere di avere dietro questo affetto».


 
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Th3BoSS85
view post Posted on 22/2/2011, 18:01     +1   -1




 
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1 replies since 22/2/2011, 17:16   21 views
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