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Del Neri resta, decisivo il Milan. Nedved in attesa

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MiSsBlackWhitE
view post Posted on 28/2/2011, 15:32     +1   -1




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TORINO, 28 febbraio - Prosegue l’avventura di Gigi Del Neri sulla panchina bianconera, com’era peraltro scontato. Il mattino dopo la desolante sconfitta con il Bologna, la settima in meno di due mesi, il tecnico non ha ascoltato chi - noi tra questi - lo invitava a fare un passo indietro. Né la società ha inteso spingersi avanti sulla strada dell’esonero. Andrea Agnelli e Beppe Marotta hanno infatti deciso di proseguire con il tecnico di Aquileia, al quale però imputano di aver perso sicurezza e lucidità nelle scelte. In particolare in corso Galileo Ferraris contestano al proprio allenatore la decisione di inserire sia Toni, sia Del Piero dopo l’intervallo con il risultato di emarginare Matri a sinistra in un estemporaneo 4- 2- 3- 1 che ha di fatto concesso ampio spazio alle ripartenze del Bologna. Banalmente, sostengono in sede, sarebbe bastato sostituire Martinez con Pepe e Iaquinta con Toni mantenendo il 4-4- 2 di inizio match per evitare danni, perché fino a quel momento il Bologna si era limitato a stare sulle sue, soddisfatto di non andare sotto. Invece gli errori di Del Neri hanno spinto ai rossoblù a osare e, di conseguenza, a ottenere. Nello specifico una vittoria a Torino il cui ricordo si spegneva nella notte dei tempi ( 31 anni).

IL TUTOR - La seconda decisione maturata dai vertici bianconeri è di « Stare vicino al tecnico » . Ovvero di aiutarlo per evitargli nuovi passaggi a vuoto, ergo nuove sconfitte. E qui il discorso si fa complesso, perché si presume che sempre ( e ancor più dopo il ko di Lecce, persino più avvilente di quello con il Bologna) Agnelli, Marotta, Paratici e Nedved siano stati al fianco del tecnico. Sarebbe assurdo pensare il contrario. Quindi - se non si tratta di semplici slogan di facciata - lo stare vicino al tecnico sva inteso come una vera e propria tutela. Del Neri dovrà ascoltare i consigli di chi lo ha difeso a dispetto di una situazione sfuggita al suo controllo.

IL FAVORITO - Quanto alle scelte estive, il candidato forte resta Luciano Spalletti, allenatore ormai di statura internazionale e ancora in parabola ascendente. Come abbiamo spiegato nei giorni scorsi il tecnico toscano era intenzionato a proseguire l’avventura con lo Zenit fino all’estate 2012 ( cioè a chiuderla con sei mesi di anticipo rispetto a quanto stabilito dal contratto), ma il suo rapporto con lo spogliatoio si è incrinato di recente e non ci sono dubbi che una chiamata da parte della Juve non lo lascerebbe insensibile. Oltretutto i rapporti tra Spalletti e Beppe Marotta non si sono mai interrotti.

L’OUTSIDER - Altra pista: persone vicine a Roberto Mancini assicurano che anche il tecnico del City sarebbe pronto ad abbracciare la causa bianconera, qualora gli venisse richiesto. Il che incuriosisce, perché al momento il Mancio siede su una delle panchine più ambite del mondo e ha alle spalle una proprietà dalle disponibilità illimitate a supportarne le ambizioni. Evidentemente il fascino bianconero resta inalterato, ma dargli una rifrescata non sarebbe male. Prima, però, deve passare ‘ a nuttata. Cosa che ieri è riuscita a Del Neri.
 
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<<Nello>>
view post Posted on 28/2/2011, 17:50     +1   -1




TORINO - Contestato dai tifosi e commissariato dalla società. Delneri si gioca tutto sabato contro il Milan. E' cominciata la settimana della verità per il tecnico bianconero. Il suo lavoro verrà sorvegliato, le sue scelte valutate attentamente, i risultati pesati dalla società. Stando alla Juve di quest'anno, la partita contro il Milan potrebbe essere la migliore per rinascere, come dimostrato da una squadra sempre grande con le grandi, tanto da vincere sui rossoneri a San Siro. Agnelli vorrebbe proseguire con Delneri - che ha in Marotta un gran sostegno in società - per dare seguito al suo programma. Ma se la musica non dovesse cambiare nell'immediato sarà costretto a dichiarare il fallimento del mister (e di chi l'ha scelto?). In caso di un crollo clamoroso, un altro, sabato contro i rossoneri, il club deciderà infatti di cambiare il timoniere. Non succede, ma se succede... Intanto al fianco di Delneri e della squadra sarà sempre più presente Nedved, non ancora in odore di successione ma ormai chiaramente designato a riversare esperienza e passione sullo spogliatoio, sulla panchina e sul campo.

LIPPI TRAGHETTATORE - Puntuale, come in ogni crisi juventina che si rispetti, torna il nome di Lippi. E' lui il candidato numero uno al ruolo di traghettatore se la barca bianconera dovesse affondare. Ancora lui, quello a cui "Blanc aveva proposto di tornare ad essere l'allenatore della Juve, nonostante l'ottimo lavoro svolto da Ranieri", come confermò Cobolli
Gigli dopo il famoso "pranzo della focaccia" fra l'ad francese e il tecnico viareggino in quel di Recco. O per dirla con il tecnico romano, alle prese anche a Roma con il fantasma di Lippi, "l'uomo col sigaro che naviga nell'ombra". Immagine questa abbastanza spettrale, come se non bastasse quella di un mister Caronte.

SPALLETTI FUTURIBILE - Intanto si pensa anche all'ipotesi di un nuovo, ennesimo, anno zero. Il tecnico del futuro sarebbe Spalletti. Ipotesi suggestiva, ma allo stesso tempo molto onerosa. Così come un eventuale ritorno di Capello, il primo candidato dei tifosi bianconeri che spingono anche per gli altri ex Conte e Gasperini. Ma i grandi allenatori, in assenza di grandi giocatori, pretendono grandi campagne acquisti. Ecco che, per ripianare il pesante rosso rilevato dal cda di stamani (56,8 milioni) e per finanziare una nuova eventuale rinascita, la proprietà sarebbe costretta ad aprire i cordoni della borsa per un atto d'amore o con altre parole un aumento di capitale.

CDA: 56,8 MILIONI DI ROSSO - Lo sprofondo bianconero si vede, si sente, si tocca nei numeri del bilancio sul tavolo del cda di stamani. Il verdetto della semestrale al 31 dicembre 2010 è pesante: 39,5 milioni di euro di negativo, con un rosso di 56,8 milioni di euro, "in peggioramento rispetto al saldo positivo di 6,4 milioni del 30 giugno 2010 per effetto principalmente dei pagamenti effettuati nel semestre per la costruzione del nuovo Stadio". La prospettiva è di chiudere al 30 giugno vicino ai 60 milioni di euro. Terminato l'incarico di Michele Bergero, il nuovo responsabile finanziario nominato dal consiglio bianconero è Aldo Mazzia, uomo Exor, la finanziaria della Famiglia, già consigliere d'amministrazione del club. Assente Kalheb Zentuti, rappresentante della Lafico, la holding di Gheddafi che detiene il 7,5 per cento del pacchetto azionario del club bianconero. Sembra comunque scongiurata, per adesso, l'uscita di scena del gruppo libico: la quotazione in borsa delle loro azioni è decisamente inferiore al valore d'acquisto iniziale.


 
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~ Sonia ™
view post Posted on 1/3/2011, 12:25     +1   -1




sinceramente qui non sò proprio cosa dire, dopo la gloriosa vittoria con l'inter e le due sconfitte successiva a questo punto tutto resta un'incognita.
 
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.:._Silver_.:.
view post Posted on 1/3/2011, 18:11     +1   -1




quoto, il mistero s'infittisce :P
 
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*fLo_
view post Posted on 1/3/2011, 18:48     +1   -1




Tanto più in basso di così non possiamo scendere, giusto? :P
 
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4 replies since 28/2/2011, 15:32   18 views
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