TORINO, 5 marzo - La Juve del futuro, le strategie di mercato, la situazione di Del Neri: il dg della Juve Beppe Marotta ha fatto il punto in casa bianconera ai microfoni di Sky Sport nel pre partita di Juventus-Milan.
Com’è andata questa settimana di vigilia, dopo la sconfitta contro il Bologna?Chiaramente un po’ di tensione c’era e c’è, perché evidentemente il rullino di marcia negativo ha lasciato un po’ il segno, però questo è il calcio, bisogna saper reagire. Abbiamo a che fare con un allenatore esperto, con una società molto compatta, con dei professionisti che sanno benissimo come ritrovare un po’ il bandolo della matassa.
Qual è la situazione di Delneri?È la Juventus che ha perso due partite, non Delneri, quindi le responsabilità vanno equamente divise tra tutti. Delneri non può essere sul banco degli imputati, ma tutti, evidentemente le responsabilità che ha lui sono marginali, non lo riteniamo colpevole e di conseguenza andremo avanti con lui sicuramente.
La Juve va di nuovo rivoluzionata o l’anno prossimo si può ripartire da qui?Quest’anno abbiamo lavorato sulla quantità, nel senso che abbiamo rinnovato quasi completamente la squadra, l’organico, sono arrivati dodici calciatori nuovi, sono tanti. L’anno prossimo ci sarà la quasi conferma di tutti, quindi dovremo agire nella qualità, dovremo prendere degli elementi di un tasso qualitativo migliore, senza togliere alcun merito a questi nostri giocatori, ma è logico che dobbiamo cercare di fare ancora meglio. Questo è un po’ il nostro modello che continua a prendere forma. Sicuramente i risultati, parallelamente, sono determinanti, nell’ultimo periodo sono stati negativi e questo ha dato un po’ una visione negativa a quello che era il modello di riferimento. Comunque noi andremo avanti per la nostra strada con grande lavoro, con grande ambizione, con grande orgoglio e con grandissima motivazione.
I giocatori si rendono conto che la riscossa passa anche attraverso di loro?Assolutamente sì, perché poi in campo ci vanno loro. In un’analisi attenta, il rapporto giocatori-allenatore è di massima compattezza e rispetto. È chiaro che dai giocatori c‘è sempre da aspettarsi di più ancora rispetto alle ultime partite, di conseguenza io non andrei ad analizzare l’aspetto tecnico e tattico, bensì quello motivazionale: lì sicuramente potremo migliorarci perché se no non è spiegabile come contro le grandi squadre abbiamo sempre fatto bene e contro le medie-piccole abbiamo fatto male.
Ha incrociato Cassano?Ci siamo salutati affettuosamente, è giusto così perché con lui ho passato due anni veramente straordinari. Mi fa piacere che sia ritornato alla ribalta del calcio, anche se nell’occasione con la Sampdoria devo dire che ha sbagliato lui.