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Del Neri punge i tifosi: «Non fischiate la Juve»

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*fLo_
view post Posted on 19/3/2011, 18:51     +1   -1





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Il tecnico bianconero: «Meglio fischiare me perché la squadra ha bisogno di sostegno. Capisco che i tifosi siano delusi, ma non bisogna essere prevenuti. La nostra stagione? È stata un'annata particolare, difficile da inquadrare. Avevamo innestato la marcia giusta ma a gennaio è successo di tutto, tra cui infortuni particolarmente gravi»


«I fischi me li prendo io, ma la squadra ha bisogno di sostegno. Capisco che i tifosi siano delusi, ma non bisogna essere prevenuti». È l'appello di Gigi Del Neri alla vigilia della gara della Juve con il Brescia, nella quale i bianconeri devono tornare alla vittoria per inseguire l'unico traguardo rimasto, l'Europa League. «È stata un'annata particolare, difficile da inquadrare - spiega Del Neri - avevamo innestato la marcia giusta ma a gennaio è successo di tutto, tra cui infortuni particolarmente gravi. Abbiamo dovuto combattere contro questa sfortuna e cercheremo di farlo fino alla fine». L'allusione è all'ultimo infortunato eccellente, Iaquinta, per il quale la stagione è finita. Sono molte altre le defezioni e anche questa volta gli uomini saranno contati.

 
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Th3BoSS85
view post Posted on 19/3/2011, 23:11     +1   -1




 
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MiSsBlackWhitE
view post Posted on 20/3/2011, 10:28     +1   -1




Juve, Del Neri ai tifosi: «Ora aiutate la squadra»

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TORINO, 19 marzo - I tifosi della Juve a inizio stagione non pensavano che a questo punto del campionato la Juve fosse già fuori dalla lotta per tutti gli obiettivi maggiori. La partita di domani contro il Brescia, però, deve dimostrare che i giocatori hanno ancora voglia di lottare, hanno ancora voglia di onorare questo campionato e di far sorridere il proprio pubblico. Gigi Del Neri prova a scuotere i suoi: «Sarà una partita da interpretare al meglio, la cosa più importante è avere la voglia di tornare alla vittoria. È un momento particolare, ma ripeto, dobbiamo valutare gli errori di questo periodo, ma anche le buone prestazioni come quella di Cesena. Bisogna avere la voglia e la forza di fare risultati importanti da qui alla fine».

GLI INFORTUNI - Il tecnico parla spesso di sfortuna, riferendosi ai tanti infortuni subiti dalla Juve in questa stagione: «Fino ad adesso è stata una stagione difficile: sono cambiate tante persone, riuscire a creare un equipe che dia sempre equilibrio non è semplice. Quando l'abbiamo trovato abbiamo fatto buone prestazioni. Poi a gennaio è successo di tutto: tante partite vicine e tanti infortuni pesanti. Quando si va male qualche volta è questione di singoli, altre di gruppo. E mi ci metto anche io». La Juve è ancora in emergenza in avanti, Toni come sta? «Non è così solo in attacco. Siamo nella stessa situazione anche a centrocampo, con fuori Sissoko e Giandonato. Dobbiamo riuscire a recuperare quelli che possiamo. Vediamo come starà Toni oggi: ha ancora qualche problema ma penso di poterlo portare. Non chiamo nessun Primavera perchè ora voglio soltanto giocatori che lavorano con me». Ma perchè tutti questi infortuni? «È anche una questione di logorio. Ci sono giocatori che tra campionato, coppe e nazionale non riposano mai».

DEL NERI E I TIFOSI - La Juve è chiamata ad un compito importante: ritornare a vincere anche per i tifosi. «Capisco la loro delusione, ma l'importante è non essere prevenuti. La squadra ora ha bisogno di sostegno, il pubblico può dare energia ai giocatori, e lo ha fatto tante volte in passato. I fischi me li prendo io e va bene. Spero che a fine partita domani ci siano soltanto applausi».

IL FUTURO - Del Neri molto difficilmente sarà l'allenatore della Juve. Domanda provocazione: si sente un traghettatore? «No, io sono l'allenatore della Juve fino a quando me ne verrà data l'opportunità. Stiamo tutti facendo il massimo, anche i ragazzi. È un'annata particolare, difficile da inquadrare. Abbiamo avuto grande sfortuna con gli infortuni, ma andiamo avanti per la nostra strada». Ma lo stupirebbe essere qui anche l'anno prossimo? «No, perchè? Dipende da come si finisce questo campionato e da tante altre cose... Ogni partita per me è una verifica. L'allenatore viene sempre giudicato per quello che fa. Ma la società deve scegliere non solo in base al risultato, ma anche in base ad impegno, al rapporto con i giocatori, al tipo di gioco espresso...». Cosa salva di questa stagione? «Il mio rapporto con la società e con il gruppo di lavoro».
 
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2 replies since 19/3/2011, 18:51   31 views
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