Il capitano della Juve: «Il tecnico ha detto che sono un giocatore ritrovato? Io volevo giocare anche prima. 201 reti di Totti in serie A? È un traguardo strepitoso, come il rapporto che accomuna Francesco alla Roma»
Un gioiello per la vittoria, nel momento più buio per la Juve la gemma di Del Piero torna a brillare e con un sinistro chirurgico condanna il Brescia e regala tre punti importantissimi a Del Neri per reggere gli scossoni alla sua panchina e determinanti per la rincorsa europea dei bianconeri: «Il gol? Lo dedico a noi perché ne abbiam bisogno - afferma il capitano bianconero, matchwinner dell'incontro, ai microfoni di Sky Sport 24 - volevamo uscire da questo momento e speriamo sia di buon auspicio per continuare».
STOCCATA A DEL NERI - «Voglia di vincere, di lottare, di giocare a calcio: ecco quello che voglio dimostrare, sempre, nient'altro - aggiunge ancora il numero 10 - sono felice per aver segnato e aver vinto, non c'è altro nella mia testa. Volevo giocare anche qualche partita prima? Vi dico di sì, ma se si fa parte di un gruppo bisogna saper accettare le scelte dell'allenatore».
IL FUTURO - Ma Del Piero resterà alla Juve anche l'anno prossimo? «Sì, perché le parole mie e quelle del presidente, le nostre volontà sono comuni. Sarò felicissimo di giocare ancora qui. La mia priorità è il campo, non il contratto, le mie volontà sono chiare come la mia disponibilità per il prossimo anno, ma non voglio concentrarmi su questa cosa perché ci sono cose molto più importanti da fare, come le prossime nove partite da giocare. Totti? Un esempio di campione e di attaccamento alla maglia. Ha segnato più di me? Quando succederà ne parleremo, per ora non mi sembra abbia segnato più di me».