Il tecnico rossoblù carica la squadra alla viglia della sfida con il Brescia: «Noi lavoriamo su noi stessi per essere concentrati al massimo. Se si parla di motivazioni, penso che già la gara di domani è importante per capire chi farà parte del progetto Cagliari»
Il Cagliari vuole crederci fino alla fine. La sfida con il Brescia di domani è l'ultimissimo treno per l'Europa League, sogno che sembrava tramontato dopo i ko con Udinese e Napoli, ma che poi è diventato speranza grazie alla vittoria di domenica scorsa in casa del Genoa. Per ottenere il lasciapassare alle sfide internazionali, però, ci vogliono ancora molte vittorie. E anche tante sconfitte delle dirette concorrenti che stanno più avanti in classifica. Largo ai giovani rimandato, dunque, visto che c'è ancora qualcosa in palio. E big pronti a costruire l'impresa, difficile ma matematicamente ancora possibile, che manca dai tempi di Mazzone.
«Sarà fondamentale - ha detto Donadoni nella consueta conferenza stampa alla vigilia della gara col Brescia - l'interpretazione della partita. Noi lavoriamo su noi stessi per essere concentrati al massimo. Siamo pronti per il rush finale, e se si parla di motivazioni, penso che già la gara di domani è importante per capire chi farà parte del progetto Cagliari». Uno stimolo in più è legato al risultato dell'ultima partita giocata in casa, quasi un mese fa: finita quattro a zero per l'Udinese. I tifosi rossoblù che avevano assistito a quella partita potranno assistere gratis alla gara con le rondinelle: una sorta di risarcimento-premio della società per il comportamento sugli spalti (applausi sino alla fine al Cagliari e agli avversari) nonostante la sonora debacle casalinga.
Ancora assente Nenè, Donadoni è pronto a rispolverare quell' "albero di Natale" che sembra ormai diventato una soluzione collaudata ed efficace: davanti Acquafresca e, nella linea tra centrocampisti e punta, Cossu e uno dei due tra Lazzari e Missiroli. In mezzo Conti, dopo la squalifica, riprenderà la sua classica posizione davanti alla difesa, con Biondini e Nainggolan ai lati. Dietro l'unico dubbio è il ballottaggio Pisano-Perico: sembra favorito il primo.