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La Procura e la società fanno chiarezza: «L’audizione di alcuni giocatori appartenenti al Bologna Fc 1909 è avvenuta esclusivamente in qualità di persone informate sui fatti»
Verte su più di un permesso handicap l'indagine della Procura sui permessi associati alle targhe delle auto di alcuni giocatori del Bologna. E nessun giocatore è titolare di permessi handicap. Lo si desume da una dichiarazione rilasciata dalla Procura. «Si ritiene doveroso precisare - ha detto il procuratore aggiunto Valter Giovannini, titolare dell'inchiesta e anche portavoce della Procura - che nessun giocatore risulta titolare di permessi 'H', gli accertamenti tendono a chiarire esclusivamente il motivo per il quale le targhe di alcune vetture dei calciatori risultano associate a permessi handicap». A confermare l'estraneità dei giocatori del Bologna una nota della società: «La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna ha ritenuto di disporre l’audizione di alcuni giocatori appartenenti al Bologna Fc 1909, esclusivamente in qualità di persone informate sui fatti (e, pertanto, quali persone in grado di fornire elementi utili alle investigazioni), nell’ambito di una indagine penale. Trattandosi, per l’appunto, di una indagine penale nella quale, lo ricordiamo, allo stato, non risultano indagate persone ricollegabili alla società calcistica, il Bologna Fc 1909 – e con esso i propri giocatori e dirigenti – intende mantenere l’assoluto riserbo per rispetto verso l’Autorità Giudiziaria inquirente. Tuttavia, considerato il tenore delle notizie, così come riportare dagli organi di stampa, si prega di voler dar risalto al contenuto della presente nota anche al fine di riequilibrare l’informazione ed evitare così che l’opinione pubblica possa ricollegare l’audizione dei giocatori appartenenti al Bologna Fc 1909 ad un loro coinvolgimento (e, pertanto, ad una loro conseguente ipotetica responsabilità) nell’indagine in corso». |
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