TORINO, 28 aprile - «Alla Juventus è in corso un cambiamento che richiede del tempo per avere una squadra più giovane e più competitiva». Lo ha detto John Elkann, presidente di Exor, all'assemblea degli azionisti, alla quale partecipa il presidente della squadra bianconera, Andrea Agnelli. «Le prospettive - ha affermato - sono legate a un grande evento che accadrà quest'anno, l'inaugurazione del nuovo stadio e al piano a cui si sta lavorando al 2014. I prossimi cda della Juventus decideranno gli obiettivi e, se ci sarà bisogno di sostegno, come Exor lo daremo. Stiamo lavorando per ritrovare negli anni una squadra con un'età media più giovane, all'altezza del passato, ma anche delle ambizioni del futuro».
COINVOLGERE I TIFOSI - «Bisogna vedere come in futuro possano essere coinvolti di più i tifosi, anche grazie al nuovo stadio che sta per essere completato». Lo ha detto John Elkann, presidente e ad di Exor, nelle risposte agli azionisti durante l'assemblea in corso a Torino. Elkann ha aggiunto che il nuovo stadio sarà «un luogo molto bello, ci sarà un museo, diventerà un luogo di vita e aumenteranno i ricavi della società». «I modelli di successo in Europa - ha sottolineato - sono molto legati alla partecipazione dei tifosi e del territorio alla realtà sportiva, come avviene per il Barcellona che ieri ha ottenuto una grande vittoria e per il Bayern». «Bisogna capire in che modo i tifosi possono essere parte attiva con Exor e la famiglia al futuro della società per continuare a costruire un futuro positivo secondo i parametri che stanno cambiando», ha concluso Elkann.
ROMA E TORINO, FUOCHI DI PAGLIA - «Le direttive Uefa impongono un equilibrio tra il livello sportivo e l'equilibrio economico. Per i tifosi bisogna evitare i fuochi di paglia come quello della Roma o anche del Torino». Lo ha detto John Elkann, presidente e ad di Exor, nelle risposte agli azionisti durante l'assemblea in corso a Torino. Elkann ha detto che nel caso della Roma sono state costituite «multisocietà successive per assicurare risorse, ma spesso non lo fanno o lo fanno solo per un tempo determinato».